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I Vangeli di Matteo, Marco, Luca e del 'piccolo' - Il catecumeno

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sardonico, forse aspettando che ora io gli ricambi quel suo ultimo invito a<br />

pranzo, a meno che non aspetti invece quest’altro libro.<br />

A proposito <strong>di</strong> Betlemme, <strong>del</strong>la Festa <strong>del</strong>le Luci e <strong>del</strong>la nascita <strong>di</strong><br />

Gesù, stavo dunque prima per <strong>di</strong>rvi che mi aveva molto colpito la visione <strong>di</strong><br />

Maria Valtorta sulla nascita <strong>di</strong> Gesù nella stalla con il bue e l’asinello e che<br />

parlava anche <strong>del</strong>la verginità <strong>di</strong> Maria.<br />

Ho scoperto che – oggi che la sessualità è così <strong>di</strong> moda – quello <strong>del</strong>la sua<br />

verginità è un argomento che interessa moltissimo, perché pare una cosa<br />

proprio impossibile.<br />

Come detto, lo avevo già affrontato nell’altro libro, rivolto idealmente a<br />

quel mio amico, ma ora lo tocco con un altro ‘taglio’ per voi, che avrete<br />

magari già cominciato ad aggrottare le sopracciglia, forse un poco<br />

scandalizzati se siete dei fe<strong>del</strong>i ‘ortodossi’, o forse un poco curiosi ed<br />

ironici se siete ‘miscredenti’ o rotti a tutte le malizie.<br />

Maria, figlia <strong>di</strong> Gioacchino ed Anna, era nata con l’anima priva <strong>di</strong><br />

macchia d’origine, priva cioè <strong>del</strong>l’impronta <strong>del</strong> Peccato originale.<br />

Parlando <strong>del</strong>la Immacolata Concezione <strong>di</strong> Maria, che è un dogma <strong>del</strong>la<br />

dottrina cristiana, mi esprimerò – come al solito quando affronto temi <strong>di</strong><br />

questo genere - con un linguaggio comune.<br />

Vi prego <strong>di</strong> interpretarlo ‘giornalisticamente’, vale a <strong>di</strong>re con i suoi<br />

limiti, comprendendo che non sto cercando <strong>di</strong> spiegare appropriatamente<br />

<strong>del</strong>le verità <strong>di</strong> fede – cosa che non saprei neanche fare - ma <strong>di</strong> far<br />

comprendere appunto con stile ‘giornalistico’ dei concetti che espressi con<br />

precisione dogmatica risulterebbero magari un poco astrusi e forse poco<br />

convincenti, per non <strong>di</strong>re un pochino ‘eretici’.<br />

Dire dunque <strong>di</strong> Maria che venne concepita ‘immacolata’ è come <strong>di</strong>re che<br />

ella venne concepita nel seno <strong>del</strong>la madre senza che la sua anima contraesse<br />

il Peccato <strong>di</strong> origine trasmesso <strong>di</strong> padre in figlio fin dai due Primi<br />

Progenitori.<br />

Poiché la dottrina cristiana spiega che l’anima viene donata all’embrione<br />

da Dio, è bene allora chiarire che Dio <strong>di</strong> norma non fa ‘figli e figliastri’,<br />

non ‘fabbrica’ cioè alcune anime – come appunto quella <strong>di</strong> Maria - senza<br />

Peccato ed altre invece – come la mia e la vostra - con il Peccato d’origine.<br />

Tutte le anime degli uomini (e <strong>del</strong>le donne!) sono create da Dio senza<br />

Peccato, ma il Peccato, o meglio le sue conseguenze, vi ho già spiegato che<br />

esse lo contraggono al momento in cui - in qualche modo che non

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