I Vangeli di Matteo, Marco, Luca e del 'piccolo' - Il catecumeno
I Vangeli di Matteo, Marco, Luca e del 'piccolo' - Il catecumeno
I Vangeli di Matteo, Marco, Luca e del 'piccolo' - Il catecumeno
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
Che umiliazione quell’accusa rovente <strong>di</strong> non aver saputo far ricca ‘quella<br />
povera creatura <strong>di</strong> sua figlia’, mentre lui – Pietro – se ne andava in giro a<br />
perder tempo dandosela da ‘santo’.<br />
Per inciso, nell’Opera, ‘quella povera creatura <strong>di</strong> sua figlia’ si chiama<br />
Porfirea, è una gran brava donna - proprio l’opposto <strong>del</strong>la madre - e<br />
<strong>di</strong>venterà anch’ella una premurosa <strong>di</strong>scepola <strong>di</strong> Gesù, con le altre donne <strong>del</strong><br />
gruppo apostolico come Maria Maddalena, sorella <strong>di</strong> Marta e <strong>di</strong> Lazzaro,<br />
Giovanna, moglie <strong>di</strong> Cusa, Maria Salomè, mamma <strong>di</strong> Giacomo e<br />
Giovanni, figli <strong>di</strong> Zebedeo, e Maria <strong>di</strong> Cleofe, detta anche Maria d’Alfeo,<br />
madre dei due fratelli Giuda e Giacomo d’Alfeo, i due futuri apostoli cugini<br />
<strong>di</strong> Gesù.<br />
E come è comprensibile quel panico <strong>di</strong> Pietro, <strong>di</strong> fronte al suggerimento<br />
<strong>di</strong> Gesù al quale egli per amore non osa opporsi, all’idea <strong>di</strong> trasferirsi<br />
nuovamente da Betsaida a Cafarnao, per dormire sotto lo stesso tetto e<br />
mangiare alla stessa tavola <strong>del</strong>la suocera.<br />
Tetto e tavola che Pietro conosceva bene perché dall’opera si capisce che<br />
lui, pur essendo <strong>di</strong> Betsaida, sposandosi si era trasferito con la moglie in<br />
quella casa <strong>del</strong>la suocera a Cafarnao, salvo poi rientrarsene alla prima<br />
occasione a Betsaida, e ora forse ne capiamo il perché.<br />
Infine c’è l’episo<strong>di</strong>o <strong>del</strong> bambinello Giacomo.<br />
Insignificante <strong>di</strong> per sé, ma acquisterà una sua grande luce nell’opera<br />
valtortiana una quarantina <strong>di</strong> capitoli dopo.<br />
Al momento <strong>del</strong>la conversione <strong>di</strong> <strong>Matteo</strong> e <strong>del</strong>la sua chiamata nel gruppo<br />
apostolico, Gesù <strong>di</strong>rà finalmente agli altri apostoli - esterrefatti che vi<br />
venisse ammesso quel pubblico peccatore <strong>di</strong> un pubblicano - che quel<br />
misterioso sconosciuto personaggio che attraverso l’interposta persona <strong>del</strong><br />
bambino faceva loro regolarmente pervenire ricchi oboli per i poveri e per il<br />
sostentamento <strong>del</strong> gruppo apostolico altri non era che <strong>Matteo</strong>, desideroso <strong>di</strong><br />
espiazione e <strong>di</strong> redenzione.<br />
Convinto <strong>di</strong> rimanere ignoto al Gesù-uomo, <strong>Matteo</strong> non poteva sapere <strong>di</strong><br />
non poterlo essere <strong>di</strong> fronte all’occhio spirituale <strong>del</strong> Gesù-Messia, che<br />
infatti - conoscendo il suo cuore - lo avrebbe poi chiamato a sé. 13<br />
Di <strong>Matteo</strong> e <strong>del</strong>la sua conversione avevo parlato a lungo nel primo<br />
capitolo <strong>del</strong> precedente volume quando avevo spiegato perché –<br />
nell’accingermi a scrivere un commento ai tre vangeli dei ‘sinottici’ –<br />
13 G.L.: “I <strong>Vangeli</strong> <strong>di</strong> <strong>Matteo</strong>, <strong>Marco</strong>, <strong>Luca</strong> e <strong>del</strong> ‘piccolo’ Giovanni” – Vol. I - Cap. 1 – Ed. Segno<br />
87