I Vangeli di Matteo, Marco, Luca e del 'piccolo' - Il catecumeno
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tanti giovani appositamente convocati e che sarebbe stato scelto a sorte,<br />
contando sull’ispirazione <strong>di</strong> Dio.<br />
Maria non ha il coraggio <strong>di</strong> <strong>di</strong>subbi<strong>di</strong>re e piange perché – anche se il<br />
Sacerdote non lo sa - fin dall’infanzia lei si era votata alla castità affinchè<br />
Dio mandasse finalmente il Messia la cui manifestazione sulla terra tutto<br />
Israele considerava ormai imminente, secondo i calcoli <strong>del</strong>le Scritture.<br />
Giuseppe le confida che mai avrebbe pensato <strong>di</strong> doversi sposare, e per <strong>di</strong><br />
più con lei che egli aveva visto nascere in quanto compaesano e amico dei<br />
suoi genitori, ma <strong>di</strong> non aver avuto il coraggio <strong>di</strong> sottrarsi all’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong><br />
Sacerdote <strong>del</strong> Tempio.<br />
Si era presentato insieme agli altri alla cerimonia <strong>del</strong> Tempio non per<br />
desiderio <strong>di</strong> matrimonio ma perché convocato: egli era infatti un ‘nazareo’.<br />
Se Giuseppe le apre il cuore, a Maria il cuore a questo punto si spalanca<br />
e – luminosa in volto - si fa coraggio e gli confida anche lei il suo grande<br />
analogo segreto fin da quand’era giovinetta.<br />
La conclusione non può essere che una: i due decidono <strong>di</strong> unire i<br />
rispettivi sacrifici e <strong>di</strong> amare, con la loro castità, così tanto l’Eterno che<br />
Questi certamente avrebbe dato al più presto alla terra il Salvatore.<br />
Essi giurano quin<strong>di</strong> che si sarebbero amati <strong>di</strong> amore spirituale come gli<br />
angeli si amano fra loro.<br />
Cafarnao, per tornare all’inizio <strong>del</strong>la <strong>di</strong>gressione, non era posta sulle rive<br />
<strong>del</strong> mare (Me<strong>di</strong>terraneo) come si potrebbe pensare dal testo evangelico, ma<br />
su quelle <strong>del</strong> Lago <strong>di</strong> Tiberiade, in Galilea, che era detto però anche Mare <strong>di</strong><br />
Galilea.<br />
Era una ridente citta<strong>di</strong>na situata alla confluenza <strong>del</strong> fiume Giordano con<br />
il lago, dalla parte <strong>del</strong>la sponda destra seguendo in <strong>di</strong>scesa il corso <strong>del</strong><br />
fiume.<br />
Ed è da Cafarnao, come dalle citta<strong>di</strong>ne limitrofe <strong>di</strong> Betsaida, Corozim,<br />
Tiberiade, che si irra<strong>di</strong>a la pre<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong> Gesù.<br />
Gesù parlava con grande capacità oratoria e sapienza, e per un popolo<br />
abituato ai profeti dei quali da secoli conservava e stu<strong>di</strong>ava nelle sinagoghe<br />
i ‘rotoli’ con i loro scritti, non era <strong>di</strong>fficile intuire in lui la figura <strong>di</strong> un<br />
‘profeta’, ma ancora più sapiente e quin<strong>di</strong> dotato <strong>di</strong> maggior autorità <strong>di</strong><br />
quelli che lo avevano preceduto e degli altri Scribi e Dottori <strong>del</strong>la Legge in<br />
circolazione.<br />
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