I Vangeli di Matteo, Marco, Luca e del 'piccolo' - Il catecumeno
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Ma la relazione fra la psiche-anima ed il corpo è strettissima, perchè la Psiche<br />
'anima' il corpo, lo permea in ogni suo poro <strong>del</strong>la pelle, come voi <strong>di</strong>te, lo permea<br />
in ogni sua cellula, molecola, atomo.<br />
La 'psiche-anima' <strong>del</strong>l'uomo, nell'uomo, è quella che lo mantiene in vita.<br />
E' non solo un principio vitale - ché questo, per bontà <strong>del</strong> Signore che li ha<br />
voluti, e li ha voluti 'vivi' perché all'uomo servissero, è concesso agli animali, che<br />
lo meritano pienamente perché essi sì, come i fiori e le piante e le erbe (che pure<br />
hanno un loro <strong>di</strong>verso principio vitale) lo servono - ma è anche un principio<br />
'spirituale'.<br />
Perché questa è la <strong>di</strong>fferenza fra l'uomo e l'animale, o animali che, per<br />
credervi superiori, vi reputate inferiori a quello che siete: figli <strong>di</strong> Dio, Figli <strong>di</strong> Dio,<br />
grazie alla psiche-anima, non psiche-animale, che vi dà, che dà a voi uomini,<br />
animali ma <strong>di</strong> un gra<strong>di</strong>no superiore al resto <strong>del</strong> regno animale, quella <strong>di</strong>fferenza<br />
che vi rende appunto figli miei e pertanto degni <strong>di</strong> entrare nel mio Para<strong>di</strong>so.<br />
Un Para<strong>di</strong>so fatto su misura per voi: come per voi, uomini <strong>di</strong> carne, feci il<br />
primo para<strong>di</strong>so terrestre - poi per mia volontà decaduto - come per voi feci<br />
l'universo.<br />
Chi come Dio ?<br />
Ma nel mio Regno, in quello dove regno Io, che sono Amore, può entrare solo<br />
chi è in 'grazia', solo cioè chi conosce l'Amore.<br />
E come l'uomo primo perse la Grazia - e quin<strong>di</strong> il <strong>di</strong>ritto, per cominciare, al<br />
Para<strong>di</strong>so terrestre, anticipazione <strong>di</strong> quello celeste - così i 'successivi' perdono la<br />
Grazia, grazie al peccato: non quello d'origine ma quello che ogni giorno essi<br />
commettono contro se stessi andando contro la legge che Dio ha messo nei loro<br />
cuori, la legge dei coman<strong>di</strong>, e peccando d'amore per mancanza d'amore contro<br />
Dio e contro se stessi: omici<strong>di</strong> degli altri, <strong>del</strong>l'anima degli altri, grazie al saper<br />
o<strong>di</strong>are, suici<strong>di</strong> ad un tempo <strong>di</strong> se stessi uccidendo la Grazia in sè, quella che<br />
rende l' Anima 'viva', quella che la mantiene figlia <strong>di</strong> Dio e che, una volta perduta,<br />
vi fa figli <strong>di</strong> Satana.<br />
Ed ecco che allora - non tanto per Adamo ed Eva, che pur sbagliarono ma<br />
sbagliarono su istigazione perfetta <strong>del</strong> superbamente intelligente e superbo, il<br />
Lucifero, portatore <strong>di</strong> luce che a loro portò le tenebre - ecco che Io allora, per<br />
Pietà per i <strong>di</strong>scendenti che avrebbero automaticamente contratto la 'malattia' con<br />
la riproduzione <strong>del</strong>le specie (perché l'uomo, persa la Grazia, si può ben<br />
considerare un animale e quin<strong>di</strong>, certo, qui si può parlare <strong>di</strong> 'specie'), feci loro la<br />
promessa <strong>di</strong> salvezza.<br />
La feci per loro conforto, per dare loro forza ed aiutarli a ravvedersi, come<br />
infatti successe dopo l'omici<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Caino sul povero Abele, sul dolce Abele: prima<br />
anticipazione dei tanti omici<strong>di</strong> che i caini <strong>del</strong>la terra continuano a commettere,<br />
caini ed omici<strong>di</strong> nello spirito, prima ancora che dei corpi.<br />
Ma la feci anche per i successivi che sarebbero arrivati ad essere 'caini' non<br />
solo per loro merito ma anche a causa <strong>del</strong>la Colpa prima che li aveva privati <strong>del</strong>la<br />
Grazia.