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I Vangeli di Matteo, Marco, Luca e del 'piccolo' - Il catecumeno

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Quanti intellettuali e teologi contagiati dalle dottrine revisioniste <strong>di</strong><br />

università e ambienti protestanti, e quanti teologi tra<strong>di</strong>zionali messi in un<br />

angolo, timorosi <strong>di</strong> esprimere la loro opinione, per il timore <strong>di</strong> esser<br />

scambiati per dei semplici e creduloni.<br />

Ma via Satana, il ‘mitico’ Serpente, non ha più senso dar valore alla<br />

tentazione <strong>del</strong> Peccato Originale.<br />

E via il Peccato Originale come <strong>di</strong>ceva Voltaire - non ha più senso<br />

nemmeno parlare <strong>di</strong> Redenzione, visto che non vi era alcun peccato da<br />

re<strong>di</strong>mere.<br />

Via la Redenzione non ha neanche più senso l’incarnazione <strong>del</strong> Verbo.<br />

Via l’Incarnazione rimane il Gesù, ma il Gesù-uomo e non Dio.<br />

Ridotto Gesù a Uomo cade il Cristianesimo.<br />

Ma la realtà <strong>di</strong> Satana non va sostenuta solo per una esigenza <strong>di</strong><br />

coerenza logica con gli insegnamenti <strong>del</strong>le Scritture, ma anche perché<br />

senza questa presenza nulla potremmo comprendere <strong>del</strong>la tremenda<br />

realtà <strong>del</strong> mondo che ci circonda.<br />

Quello intaccato dal Peccato originale è un uomo nel quale è stato<br />

inoculato il virus <strong>del</strong>l’orgoglio, <strong>del</strong>la superbia, <strong>del</strong>l’egoismo,<br />

<strong>del</strong>l’o<strong>di</strong>o.Tutto quello che ci ve<strong>di</strong>amo insomma ruotare intorno – e ne<br />

conosciamo solo una minima parte – quando apriamo ad esempio le pagine<br />

dei giornali o accen<strong>di</strong>amo un canale <strong>del</strong>la televisione.<br />

Quest’uomo – come abbiamo già spiegato - non è più quello originario<br />

ma uno che ha perso la sua spiritualità che emerge ora solo a sprazzi, fra<br />

mille <strong>di</strong>fficoltà, e che non saprebbe da solo salvarsi senza l’aiuto <strong>di</strong> Dio che<br />

gli <strong>di</strong>a forza e gli insegni come condursi.<br />

E’ un uomo che ha assunto senza nemmeno rendersene conto una<br />

personalità <strong>di</strong> peccato che lo rende – per quanto questa immagine ci possa<br />

scuotere - più simile ad un ‘demone’ che ad un angelo, un uomo che<br />

deve quin<strong>di</strong> ripercorrere il cammino inverso per purificarsi e meritarsi, se<br />

non altro per la buona volontà <strong>di</strong>mostrata, la salvezza.<br />

Mi rendo conto che possa sembrare stravagante e forse anche un poco<br />

schoccante l’assimilazione <strong>del</strong>l’uomo ad una sorta <strong>di</strong> ‘posseduto’, sia pur<br />

in misura minimale, ma è una verità che rende cre<strong>di</strong>bile e giustificato<br />

l’intervento nella Storia <strong>di</strong> un Dio che viene appunto a liberarci da questi<br />

monili dorati che abbiamo ai polsi ma che sono in realtà catene che ci<br />

imprigionano.

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