I Vangeli di Matteo, Marco, Luca e del 'piccolo' - Il catecumeno
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<strong>Il</strong> Dio-Verbo che era in Gesù - alludendo misteriosamente al Tempio <strong>del</strong><br />
proprio Corpo e alla propria futura morte e resurrezione dopo tre giorni –<br />
risponderà ‘Disfate questo Tempio e in tre giorni lo rimetterò in pie<strong>di</strong>’,<br />
come a <strong>di</strong>re che il ‘segno’ <strong>del</strong>la sua ‘autorità’, e cioè <strong>del</strong> suo essere Dio,<br />
sarebbe stato dato dalla propria futura resurrezione al terzo giorno.<br />
Non comprenderanno l’allusione, i sacerdoti, ma non la <strong>di</strong>menticheranno<br />
e gliela faranno pagare quella cacciata dal Tempio, perché questa frase -<br />
<strong>di</strong>storta da dei falsi testimoni e travisata come un ‘Distruggerò questo<br />
Tempio e in tre giorni lo rimetterò in pie<strong>di</strong>’ - verrà utilizzata tre anni dopo,<br />
al suo processo nella notte <strong>del</strong>la cattura, come prova <strong>del</strong>le sue intenzioni<br />
se<strong>di</strong>ziose nei confronti <strong>del</strong> Tempio, aggiunta all’accusa <strong>di</strong> spirito blasfemo<br />
per aver osato successivamente <strong>di</strong>chiararsi ‘Dio’.<br />
Ritornato da Gerusalemme a Cafarnao, non senza aver fatto nel<br />
contempo altri <strong>di</strong>scepoli come Giuda <strong>di</strong> Keriot, Simone Zelote e<br />
Tommaso, Gesù continua ad andare in giro per la Galilea sanando malati,<br />
esorcizzando indemoniati ma, soprattutto, pre<strong>di</strong>cando l’ormai prossimo<br />
Regno dei Cieli.<br />
Per gli ebrei <strong>di</strong> allora il Regno era, a <strong>di</strong>re il vero, l’attesa <strong>di</strong> un regno<br />
messianico <strong>di</strong> un condottiero, un ‘unto’, insomma un Messia che avrebbe<br />
chiamato il popolo a raccolta guidandolo alla riscossa contro tutti i suoi<br />
nemici, sottomettendoli.<br />
Gesù doveva dunque andare controcorrente e combattere contro questa<br />
credenza <strong>di</strong>ffusa, ideologicamente forte ed umanamente più gra<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> un<br />
molto ipotetico spirituale Regno dei ‘Cieli’.<br />
Egli doveva riuscire a far loro capire che il vero Nemico da abbattere <strong>di</strong><br />
cui parlavano le Scritture non erano gli altri popoli ma Satana che –<br />
grazie alla catena <strong>del</strong> Peccato - teneva in schiavitù tutti gli uomini, senza<br />
che essi se ne rendessero neanche conto.<br />
<strong>Il</strong> Regno dei Cieli era ormai prossimo, come aveva già pre<strong>di</strong>cato il<br />
Precursore.<br />
Ma, ‘prossimo’, perché? Perché con la Redenzione – <strong>di</strong> lì a tre anni, cioè<br />
dopo poco – si sarebbero finalmente aperte le porte <strong>del</strong> Para<strong>di</strong>so celeste che<br />
dopo il Peccato originale era stato precluso all’Umanità tra<strong>di</strong>trice.<br />
Prima <strong>del</strong>la Redenzione - che si sarebbe compiuta grazie al Sacrificio<br />
sulla Croce <strong>di</strong> un Dio - l’anima <strong>del</strong>l’uomo, dopo la morte <strong>del</strong> corpo, aveva<br />
due possibilità.<br />
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