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Per la stagione 2008/2009 sono operanti due Comitati Consultivi IN ...

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secondo piano, di cui si sapeva che aveva <strong>la</strong>sciato <strong>la</strong> scuo<strong>la</strong><br />

dopo il “fattaccio”. Qui Juno non solo non <strong>la</strong>scia <strong>la</strong> scuo<strong>la</strong><br />

ma <strong>la</strong> sua involontaria gravidanza diventa quasi una protesta<br />

ed una sfida alle convenzioni (invece di diventare una<br />

madre inadatta o di ricorrere all’aborto sceglie l’adozione).<br />

La penna molto felice dal<strong>la</strong> quale è nato questo piccolo<br />

gioiello altri non è che Diablo Cody (al secolo Brook<br />

Busey-Hunt) ex spogliarellista poi diventata giornalista<br />

che ha goduto di una certa notorietà grazie al suo blog<br />

“Pussy Ranch”, in cui re<strong>la</strong>zionava in maniera semiseria<br />

delle sue avventure nel mondo dello strip-tease.<br />

Ragazzo Selvaggio - Elio Gir<strong>la</strong>nda<br />

Premiato con il Marco Aurelio come Miglior Film al<strong>la</strong><br />

Festa Internazionale del Cinema di Roma (app<strong>la</strong>uditissimo<br />

dai più giovani nel<strong>la</strong> sezione ‘Alice in città’) e reduce dai<br />

successi americani (vincitore del<strong>la</strong> dodicesima edizione dei<br />

Satellite Awards per film, attrice e sceneggiatura, con un<br />

incasso di $ 50 milioni solo nel primo weekend), “Juno” è<br />

una commedia bril<strong>la</strong>nte in chiave adolescenziale.<br />

Il regista, figlio di Ivan, l’autore di “Ghostbuster”, è al<strong>la</strong><br />

seconda prova dopo “Thank You for Smoking” (2006). La<br />

sua messinscena ritmata come una sitcom e il cast assortito<br />

<strong>sono</strong> funzionali al<strong>la</strong> sceneggiatura del<strong>la</strong> trentenne<br />

Diablo Cody, ex spogliarellista e pornotelefonista, che ora<br />

scrive dialoghi di un umorismo acre e malizioso.<br />

Evidentemente <strong>la</strong> Cody, peraltro tito<strong>la</strong>re di un blog frequentato<br />

sul Web, ricrea una vicenda autobiografica, generazionalmente<br />

vicina agli adolescenti che guardano Mtv e<br />

producono contenuti in Rete. Quelli che stanno trasformando<br />

lo scenario mediatico sia nei consumi che nei meccanismi<br />

di produzione.<br />

Secondo ricerche recenti (cfr. ‘Nòva 24’,10 gennaio <strong>2008</strong>),<br />

i ragazzi ‘scrivono blog, partecipano ai social network,<br />

guardano video online, condividono contenuti: nel<strong>la</strong> vita<br />

dei ragazzi <strong>sono</strong> centrali i media sociali. Lo sostiene uno<br />

studio del Pew Research Center sulle abitudini degli adolescenti<br />

negli Stati Uniti, dai 12 ai 17 anni. Sette su dieci creano<br />

contenuti come audio, testi e foto che pubblicano sul<br />

web: se il 35% delle ragazze ha un blog, i maschi invece<br />

preferiscono guardare video. Sono soprattutto le fotografie<br />

pubblicate online a stimo<strong>la</strong>re <strong>la</strong> partecipazione dei teenager:<br />

nove su dieci ricordano di aver ricevuto commenti alle<br />

immagini che hanno portato sul web. I filmati, invece,<br />

hanno avviato una conversazione in tre casi su quattro’.<br />

Dall’interazione all’autoproduzione il passo è breve, anche<br />

nel contesto europeo e italiano, e che comprende <strong>la</strong> ‘generazione’<br />

dai 18 ai 30 anni. ‘Un teenager su quattro, inoltre,<br />

rie<strong>la</strong>bora in creazioni proprie i contenuti trovati durante <strong>la</strong><br />

navigazione sul web, remixando filmati, immagini, musiche<br />

e testi. Il Pew Research Center ha coniato <strong>la</strong> definizione<br />

di ‘teens multicanale’ per i protagonisti dei media sociali:<br />

<strong>sono</strong> quei ragazzi che preferiscono comunicare attraverso<br />

cellu<strong>la</strong>ri, messaggini e social network’.<br />

Le situazioni del film si susseguono con battute fulminanti<br />

e spregiudicate di Juno che sembrano derivare dai blog o<br />

dai video diYouTube, e che spiazzano i luoghi comuni sugli<br />

adolescenti. Reitman le sistema in una serie di strisce a<br />

36<br />

fumetti intorno all’unico tema: sessualità precoce e maternità,<br />

ma anche maturità degli adolescenti. “Juno” poi<br />

mostra nobili ascendenze: da “Una donna tutta so<strong>la</strong>” fino ad<br />

Annie Hall di Woody Allen (Io e Annie), in quel tipo di<br />

commedia sull’emancipazione femminile. E che ora marca<br />

l’evoluzione del genere teen movie. “Juno” è in sintonia<br />

con gli autori attenti al<strong>la</strong> condizione giovanile che stanno<br />

dando risultati nel<strong>la</strong> comprensione dei fenomeni e nei processi<br />

di formazione. “Marie Antoinette2 di Sofia Coppo<strong>la</strong>,<br />

“XXY” di Lucia Puenzo, “Paranoid Park” di Gus Van Sant,<br />

“Into the Wild” di Sean Penn, dimostrano come il ‘disagio’<br />

espressivo degli autori sul pianeta giovanile stia volgendo<br />

al racconto ‘dal punto di vista dei protagonisti’. Esempi che<br />

segna<strong>la</strong>no una tendenza di valore estetico e di grande profondità<br />

nell’analisi psico-sociologica.<br />

Il Messaggero - Fabio Ferzetti - 04/04/<strong>2008</strong><br />

Una ragazzina che resta incinta a soli 15 anni e naturalmente<br />

non sa cosa fare. Un ‘padre’ che frequenta il suo stesso<br />

liceo ma non ha proprio il fisico né il carattere per affrontare<br />

<strong>la</strong> situazione. Un’amica che le consiglia di cercare una<br />

coppia che voglia adottare il bambino (‘<strong>sono</strong> fra gli annunci<br />

economici accanto ai terrier, alle iguana e alle attrezzature da<br />

fitness usate’...). E una coppia perfetta di belli-ricchi-e-colti<br />

che così perfetti forse non <strong>sono</strong>, ma avranno almeno il merito<br />

di accompagnare <strong>la</strong> picco<strong>la</strong> ma tutt’altro che fragile Juno<br />

in quei nove mesi di dubbi e di attesa.<br />

Càpita a tutti, anche se càpita sempre più di rado, di vedere<br />

un film e dimenticarsi completamente di essere al cinema.<br />

Càpita di sorprendersi a credere ciecamente in un personaggio<br />

e a tutto quello che dice e che fa, per bizzarro e<br />

improbabile che sia, dimenticando che c’è dietro un attore<br />

(in questo caso un’attrice, <strong>la</strong> deliziosa Ellen Page, che con<br />

“Juno” meritava l’Oscar). Càpita anche di chiedersi, giustamente,<br />

da dove venga quel potere di incantamento. <strong>Per</strong><br />

decidere che una risposta so<strong>la</strong> non c’è, ce ne <strong>sono</strong> tante.<br />

È il tema a toccarci da vicino. È <strong>la</strong> regia insieme abile e dannatamente<br />

semplice di Ivan Reitman a rendere così credibile<br />

ed emozionante una storia che in altre mani sarebbe stata<br />

ambigua o zuccherosa, fino a farci credere o perlomeno<br />

sperare in quel<strong>la</strong> picco<strong>la</strong> città di provincia così diversa dalle<br />

nostre (al cinema in fondo e tutta questione di fede). È <strong>la</strong><br />

sceneggiatura che sprizza verità in ogni dettaglio (ambienti,<br />

sentimenti, dialoghi pepati e irresistibili: in 90 minuti<br />

l’ex-blogger e spogliarellista Diablo Cody ci mostra come<br />

amano, pensano, par<strong>la</strong>no, scherzano, decidono le ragazze di<br />

oggi). Anche se forse il segreto di “Juno”, che comincia<br />

come un cartoon e finisce con una canzone, sta tutto nel<br />

tocco lieve e sapiente con cui stempera argomenti ‘pesanti’<br />

mesco<strong>la</strong>ndoli con mano felice a tutto ciò che entra nel<strong>la</strong> vita<br />

di una 15enne e che magari pesante non è, dal rock ai film<br />

horror (impagabile il derby all’ultimo squartamento fra<br />

Dario Argento e H.G. Lewis), dagli shopping center ai flirt<br />

consumati o solo sognati fra le mura del liceo, dal<strong>la</strong> scoperta<br />

del mondo con le sue divisioni (fra ricchi e poveri, ma<br />

anche fra chi veste ‘giusto’ e chi no) al rapporto di Juno col<br />

padre e <strong>la</strong> sua seconda moglie (perfetti J.K. Simmons e<br />

Allison Janney).

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