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piano di organizzazione aziendale - Ospedale Maggiore Policlinico

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- in<strong>di</strong>viduazione delle prestazioni che necessitano <strong>di</strong> elevati volumi (è il caso del pap-test che<br />

dovrebbe raggiungere un numero <strong>di</strong> test superiore a 50.000, il che consentirebbe anche<br />

l’acquisizione <strong>di</strong> attrezzature per la lettura automatica).<br />

Conseguentemente dovrebbe essere progettata la rete, secondo metodologie peraltro abbastanza<br />

note (in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> centri <strong>di</strong> primo, secondo e terzo livello con relativi bacini <strong>di</strong> utenza), anche<br />

pensando ad alcuni step, con prime aggregazioni tra Laboratori/Servizi vicini, <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni<br />

complessive compatibili, e ove, ad esempio, sia cessato il Direttore <strong>di</strong> Struttura complessa.<br />

La razionalizzazione consentirebbe una ridefinizione delle dotazioni organiche, delle reperibilità e<br />

guar<strong>di</strong>e, degli acquisti/rinnovi <strong>di</strong> attrezzature, delle gare <strong>di</strong> appalto.<br />

La particolarità dei Servizi potrebbe anche consentire una nuova modalità <strong>di</strong> remunerazione da<br />

parte della ASL: le prestazioni potrebbero essere enucleate dal budget dei ricoveri e<br />

dell’ambulatoriale e invece essere rimborsate come servizi al costo effettivo. In pratica la rete<br />

laboratoristica avrebbe un unico coor<strong>di</strong>namento con un proprio controllo <strong>di</strong> gestione, con i costi<br />

effettivi sostenuti da ciascun polo e relativo rimborso.<br />

Un <strong>di</strong>scorso a sé meritano i Servizi <strong>di</strong> Fisica Sanitaria: gli attuali tre presenti in Aziende Pubbliche<br />

(AO Niguarda, Fondazione Ca’ Granda, Istituto Nazionale Tumori) potrebbero costituire una unica<br />

struttura complessa, con articolazioni locali e con prestazioni a favore anche degli altri ospedali<br />

(cosa che <strong>di</strong> fatto già avviene con molteplici convenzioni). Ciò consentirebbe anche <strong>di</strong><br />

standar<strong>di</strong>zzare le valutazioni <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>oprotezione sui <strong>di</strong>pendenti e attuare in modo integrato i corsi<br />

<strong>di</strong> aggiornamento previsti.<br />

1.5 Rete <strong>di</strong> emergenza e urgenza<br />

Come abbiamo riferito più sopra la rete dell’emergenza e urgenza è molto complessa, in<br />

particolare a Milano dove abbiamo una articolazione <strong>aziendale</strong> territoriale <strong>di</strong> AREU, con la Centrale<br />

Operativa – COEU sita presso l’AO Niguarda.<br />

Gli ospedali possono essere dotati <strong>di</strong> DEA - DIP. Emergenza Accettazione o DEAS - DIP. Emergenza<br />

Accettazione Specialistico.<br />

La Fondazione, congiuntamente con l’AO Gaetano Pini, costituisce un DEAS inter<strong>aziendale</strong>, poiché<br />

la parte traumatologica è gestita dal Pini stesso mentre il politrauma o il paziente traumatizzato<br />

critico o polipatologico è gestito dalla Fondazione.<br />

Grazie ad AREU da alcuni anni è <strong>di</strong>sponibile un portale con la registrazione in tempo reale e delle<br />

ultime 24 h degli accessi, sia da autoambulanza che su presentazione spontanea, sud<strong>di</strong>visi per<br />

co<strong>di</strong>ce.<br />

I temi principali che rendono il sistema dei PS milanesi spesso in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> criticità sono<br />

sostanzialmente riconducibili a:<br />

- accessi inappropriati, che potrebbero usufruire del me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina generale o <strong>di</strong> continuità<br />

assistenziale: per definizione si tratta <strong>di</strong> tutti i co<strong>di</strong>ci bianchi e <strong>di</strong> buona parte dei ver<strong>di</strong>; speculare a<br />

tale fenomeno è una scarsa utilizzazione del servizio <strong>di</strong> continuità assistenziale, che, dotato <strong>di</strong> circa<br />

90 me<strong>di</strong>ci operanti in una centrale telefonica e 13 postazioni, ha ricevuto circa 90.000 chiamate,<br />

<strong>di</strong> cui solo la metà hanno richiesto una visita domiciliare;<br />

- durata eccessiva degli accertamenti o loro ipereffettuazione: per i co<strong>di</strong>ci ver<strong>di</strong> spesso vengono<br />

previsti accertamenti che sarebbero <strong>di</strong>fferibili oppure non del tutto necessari e svolti più per<br />

me<strong>di</strong>cina <strong>di</strong>fensiva che per esigenze <strong>di</strong>agnostico-terapeutiche;<br />

- permanenza oltre le 24 ore in astanteria, per pazienti per i quali è previsto il ricovero: si tratta <strong>di</strong><br />

una parte dei co<strong>di</strong>ci gialli; i motivi <strong>di</strong> questa prolungata permanenza sono in parte riconducibili ad<br />

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