piano di organizzazione aziendale - Ospedale Maggiore Policlinico
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Si <strong>di</strong>stinguono dalle aree omogenee del primo tipo – con UOC <strong>di</strong> uguale <strong>di</strong>sciplina - e dalle Unit –<br />
con UOC <strong>di</strong> <strong>di</strong>scipline <strong>di</strong>verse ma aggregabili intorno al percorso <strong>di</strong>agnostico-terapeutico - in<br />
quanto si tratta <strong>di</strong> ambiti con UOC che non presentano ambiti <strong>di</strong> sovrapposizione o forte<br />
integrazione, ma che tuttavia necessitano <strong>di</strong> avere numerosi collegamenti funzionali.<br />
Quin<strong>di</strong> non si tratta <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare ambiti <strong>di</strong> con<strong>di</strong>visione – <strong>di</strong> strutture, posti letto, equipe me<strong>di</strong>che<br />
e infermieristiche - ma <strong>di</strong> definire gli spazi <strong>di</strong> collaborazione.<br />
Nel caso della Fondazione possiamo in<strong>di</strong>viduare:<br />
- Area dell’emergenza urgenza: comprende aree assistenziali quantitativamente contenute,<br />
ma con elevata intensità; riguarda <strong>di</strong>scipline me<strong>di</strong>che - car<strong>di</strong>ologia, neurologia,<br />
pneumologia - e chirurgiche, soprattutto per i quadri del politrauma;<br />
- Area pe<strong>di</strong>atrica: oltre all’area omogenea più sopra in<strong>di</strong>viduata con le UOC <strong>di</strong> pe<strong>di</strong>atria, vi è<br />
poi una rete che lega i <strong>di</strong>versi ambiti specialistici, relativa ovviamente alle patologie<br />
croniche, che sono gestiti nelle unità operative per pazienti adulti; in questo caso è<br />
necessario definire alcune regole che permettano una gestione unitaria del bambino e per<br />
la transizione da bimbo ad adulto;<br />
- Area delle malattie rare: in questo caso si tratta <strong>di</strong> una funzione <strong>di</strong>ffusa a quasi tutte le UO<br />
<strong>di</strong> Fondazione; non avremo dunque un Dipartimento o area omogenea, ma la necessità <strong>di</strong><br />
creare percorsi clinici e raccor<strong>di</strong> per i pazienti che siano guidati da professionisti, più sul<br />
<strong>piano</strong> dell’accessibilità che della competenza specifica, alla quale concorrono numerosi<br />
specialisti nelle rispettive aree.<br />
Per queste aree, che prevedono molti collegamenti funzionali, si sono pre<strong>di</strong>sposti specifici<br />
organigrammi che hanno natura esclusivamente funzionali.<br />
A fronte dunque <strong>di</strong> queste preliminari definizioni e aggregazioni, si è quin<strong>di</strong> intervenuti per<br />
l’obiettivo richiesto <strong>di</strong> riduzione numerica delle UOC, in <strong>di</strong>verse <strong>di</strong>rezioni, considerando :<br />
- le in<strong>di</strong>cazioni regionali della nota del 2/8/12 e in particolare considerando le strutture<br />
organizzative non coperte da più <strong>di</strong> un anno dall’approvazione della DGR n. IX/3822 del<br />
25/7/2012 o per le quali la scadenza/cessazione del titolare è prevista entro il 2013, le UOC<br />
non accre<strong>di</strong>tate, le UOC afferenti alla medesima specialità 24 , il rior<strong>di</strong>no delle reti <strong>di</strong> patologia<br />
in corso e le caratteristiche che ne configurano la complessità 25 ;<br />
- l’esperienza delle aree omogenee maturata in Fondazione grazie al Piano strategico 2011 e<br />
agli in<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> programmazione 2012;<br />
- le opportunità <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento con altre AAOO nella logica <strong>di</strong> sistema sanitario regionale e<br />
<strong>di</strong> sviluppo per aree <strong>di</strong> particolare strategicità.<br />
Conseguentemente a quanto sopra si è configurata la seguente proposta:<br />
A) UOC presenti nel POA, ma per le quali è presente un facente funzioni o è prevista cessazione<br />
dall’incarico entro il 31/12/2013 e per le quali è già presente/prevista UOC <strong>di</strong> medesima <strong>di</strong>sciplina<br />
nell’ambito della quale le risorse possono essere riassorbite costituendo una unica UOC;<br />
24 “ … nel caso in cui nella stessa azienda vi fossero più strutture complesse della stessa specialità, si richiama l’attenzione sulla<br />
necessità <strong>di</strong> valutare se sussistano le motivazioni del loro mantenimento, e non possano invece essere ridotte. Il loro mantenimento<br />
dovrà essere quin<strong>di</strong> giustificato sulla base delle singole specificità supportate da dati <strong>di</strong> produzione adeguati”.<br />
25<br />
“ …strategicità rispetto alla “mission” <strong>aziendale</strong>; grado <strong>di</strong> complessità e <strong>di</strong> specializzazione delle materie o delle patologie<br />
trattate; numerosità e rilevanza economica delle risorse gestite e relativo livello <strong>di</strong> autonomia; responsabilità gestionale;<br />
inter<strong>di</strong>sciplinarietà; sistema <strong>di</strong> relazioni e <strong>di</strong> servizi sul territorio”.<br />
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