piano di organizzazione aziendale - Ospedale Maggiore Policlinico
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prevedere una <strong>di</strong>versa articolazione, in base ai criteri già detti: riduzione della polverizzazione,<br />
in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> uno o più centri cui ricondurre i flussi <strong>di</strong> ricovero e specialistica ambulatoriale<br />
sulla base della esperienza/eccellenza sviluppata, della presenza nello stesso presi<strong>di</strong>o <strong>di</strong><br />
specializzazioni integrate, della localizzazione geografica.<br />
Naturalmente non verranno trattate tutte le aree specialistiche, ma solo quelle che, per elevata<br />
specializzazione o per unicità, richiedano una razionalizzazione e rior<strong>di</strong>no.<br />
1.4.1. Area ematologica<br />
Costituisce un ambito che presenta due gran<strong>di</strong> sottoaree, quella <strong>di</strong> oncoematologia e quella <strong>di</strong><br />
ematologia non oncologica; per entrambe la principale modalità <strong>di</strong> erogazione è in DH (52.909<br />
giornate nel 2010), mentre il ricovero, quasi esclusivamente elettivo, è utilizzato in minor misura<br />
(5.321).<br />
Nell’area <strong>di</strong> oncoematologia esistono quattro centri <strong>di</strong> polarizzazione (Niguarda, Istituto Tumori,<br />
San Raffaele, <strong>Policlinico</strong>), con anche l’effettuazione <strong>di</strong> trapianti, mentre per l’ematologia nononcologica<br />
è sicuramente il <strong>Policlinico</strong> a gestire quasi in esclusiva talassemie, emofilia, anemie<br />
congenite e malattie ematologiche rare, sia a livello pe<strong>di</strong>atrico sia nell’adulto. Invece<br />
l’oncoematologia pe<strong>di</strong>atrica ha un suo esclusivo centro presso l’Istituto Nazionale dei Tumori.<br />
Da alcuni anni è stato dato il via alla Rete Ematologica Lombarda, che ha concentrato l’attività<br />
sulla con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> protocolli <strong>di</strong>agnostico-terapeutici soprattutto nel campo della<br />
oncoematologia e sulla costituzione <strong>di</strong> un sistema informativo.<br />
Una prima ri<strong>organizzazione</strong> potrebbe prevedere il mantenimento dell’attuale situazione, con la<br />
riconduzione alla Fondazione dell’attività non oncologica, che per gli altri centri è residuale;<br />
verosimilmente ciò non richiederebbe incremento <strong>di</strong> posti letto, né sostanziali investimenti.<br />
Successivamente dovrebbe essere impostata una vera e propria rete:<br />
- in<strong>di</strong>viduando il fabbisogno assistenziale, sulla base dei dati epidemiologici, con in<strong>di</strong>catori<br />
quali-quantitativi;<br />
- definendo i poli con iperspecializzazioni per patologia;<br />
- valutando gli standard assistenziali necessari (numero posti letto, accessi ambulatoriali da<br />
garantire con relativi tempi <strong>di</strong> attesa)<br />
- prevedendo percorsi per il primo livello (prime visite, decentrabili su poli periferici o<br />
secondo protocolli concordati coi MMG) e preferenziali per secondo livello, presa in carico<br />
e follow-up;<br />
- rivedendo il sistema informatico e cominciando ad elaborare i dati correnti già <strong>di</strong>sponibili<br />
con stu<strong>di</strong> epidemiologici da definire a priori con contributo statistico-epidemiologico ed<br />
evitando la moltiplicazione <strong>di</strong> software o raccolte dati.<br />
1.4.2 Area neurologica<br />
In ambito neurologico possiamo riconoscere l’area della cronicità, ove si collocano le malattie<br />
neurodegerative e neuromuscolari, e quella dell’acuzie, sia <strong>di</strong> natura cerebrovascolare che<br />
traumatica.<br />
In entrambe le aree le risorse necessarie sono notevoli; nelle malattie degenerative e<br />
neuromuscolari oltre all’assistenza, prevalentemente <strong>di</strong> tipo ambulatoriale, ha una particolare<br />
valenza la ricerca, trattandosi <strong>di</strong> patologie per le quali vi sono ampie prospettive <strong>di</strong> innovazione<br />
terapeutica.<br />
Nelle malattie traumatiche e neurovascolari insieme alla competenza iperspecialistica è richiesto<br />
il concorrere delle <strong>di</strong>verse specialità – neurologia, me<strong>di</strong>cina d’urgenza, neurochirurgia,<br />
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