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piano di organizzazione aziendale - Ospedale Maggiore Policlinico

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ambulatori ad accesso <strong>di</strong>retto con apertura <strong>di</strong>urna, 8-18, dal lunedì al venerdì/sabato, con<br />

pagamento del ticket e personale de<strong>di</strong>cato in base al fabbisogno. Sicuramente potrebbero<br />

essere in<strong>di</strong>viduati:<br />

<strong>Policlinico</strong>: dermatologia e odontoiatria<br />

Fatebenefratelli: Oculistica<br />

- profili <strong>di</strong> triage avanzato: sperimentati proprio al <strong>Policlinico</strong>, consentono, per alcuni quadri<br />

sintomatologici, <strong>di</strong> effettuare a cura dell’infermiere un set <strong>di</strong> accertamenti, non ra<strong>di</strong>ologici,<br />

da sottoporre al me<strong>di</strong>co in modo da accelerare il percorso dei co<strong>di</strong>ci ver<strong>di</strong>;<br />

- ambulatori e accertamenti <strong>di</strong>fferiti: si tratta <strong>di</strong> approcciare gli accertamenti <strong>di</strong>fferibili<br />

rinviandoli al giorno successivo, pur con un percorso preferenziale, con pagamento del<br />

ticket. Ciò dovrebbe ridurre sia gli accertamenti effettuati in urgenza, sia la durata della<br />

permanenza in PS, sia, non da poco, il pagamento del ticket (evitando <strong>di</strong>scussioni al<br />

momento della visita in PS).<br />

1.5.3. Ricoveri<br />

Come <strong>di</strong>cevamo nella prima parte, uno dei problemi centrali è l’in<strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> posti letto per i<br />

pazienti in co<strong>di</strong>ce giallo, derivante da un insieme <strong>di</strong> fattori già illustrati. Per questo è necessario<br />

che da una parte ci sia una re<strong>di</strong>stribuzione dei posti letto internistici fra tutte le strutture, sia<br />

quelle dotate <strong>di</strong> DE-DEAS (e in questo caso abbiamo visto che dovrebbero essere gli erogatori<br />

privati ad incrementare i propri accessi in urgenza, riconvertendo parte dei ricoveri elettivi) che<br />

anche quelle non dotate, cui i PS debbono poter inviare pazienti, con programmi definiti.<br />

Dell’ipotesi <strong>di</strong> lavoro si è già parlato nel progetto sulla rete dei posti letto <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina interna e<br />

geriatria.<br />

Infine il progetto prevede lo sviluppo del DEAS inter<strong>aziendale</strong> <strong>Policlinico</strong>-Pini in due fasi:<br />

- inizialmente, in tempi brevi, interruzione del PS notturno e festivo presso il Pini, con<br />

trasferimento delle risorse presso la Fondazione, unificando il punto guar<strong>di</strong>a;<br />

- a conclusione dei lavori del nuovo PS della Fondazione, trasferimento presso <strong>di</strong> esso della<br />

Traumatologia, con relative risorse, e quin<strong>di</strong> cessazione DEAS inter<strong>aziendale</strong> e avvio unico<br />

PS, anche traumatologico, presso la Fondazione.<br />

Infine nell’ambito della rete dei DEA-DEAS si pone il problema <strong>di</strong> postazioni limitate con<br />

particolare specializzazione in quadri clinici <strong>di</strong> rilievo che richiedono competenze e dotazioni<br />

ultraspecialistiche: ci si riferisce in particolare al paziente politraumatizzato e al paziente con<br />

accidenti car<strong>di</strong>ocerebrovascolari.<br />

Vi è dunque, <strong>di</strong> concerto con AREU, il problema <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzare ad alcuni specifici ospedali i quadri<br />

più gravi che necessitano <strong>di</strong> interventi altamente specialistici: l’infarto del miocar<strong>di</strong>o, che richiede<br />

prestazioni <strong>di</strong> emo<strong>di</strong>namica, ma insieme una buona neurologia, nefrologia e <strong>di</strong>alisi e<br />

car<strong>di</strong>ochirurgia; lo stroke, che richiede neurologia, neurora<strong>di</strong>ologia interventistica e<br />

neurochirurgia; il politrauma, che oltre alla traumatologia richiede plurispecialità chirurgiche ed<br />

eccellenza ra<strong>di</strong>o<strong>di</strong>agnostica.<br />

Per quanto riguarda le patologie cerebrovascolari acute un gruppo <strong>di</strong> lavoro regionale ha già<br />

stabilito, in base ai criteri delle linee guida, i centri <strong>di</strong> terzo livello: San Raffaele, AO Niguarda,<br />

<strong>Policlinico</strong>.<br />

Per quanto riguarda invece la patologia car<strong>di</strong>aca acuta la dotazione <strong>di</strong> laboratori <strong>di</strong> emo<strong>di</strong>namica<br />

è, come noto, eccessiva e peraltro insostenibile, richiedendo h24. In questo caso i tre-quattro<br />

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