piano di organizzazione aziendale - Ospedale Maggiore Policlinico

presidi necessari a soddisfare il fabbisogno in acuzie dovrebbero essere identificati ricorrendo ai
criteri già individuati dalla ASL Milano.
Ulteriori centri potrebbero essere individuati per l’attività elettiva: ma anche in questo caso il
numero non dovrebbe essere superiore ad altri tre punti di erogazione, sia per consentire di
sviluppare sufficiente expertise, sia per evitare sovratrattamento indotto dall’alta remunerazione
dei DRG.
Per quanto riguarda il politrauma solo grandi ospedali polispecialistici possono essere adeguati e
quindi, di fatto: Niguarda, che è dotato anche di centro grandi ustionati, San Raffaele, per le
polispecialità, e la Fondazione, per la collocazione geografica, potrebbero mantenere l’attuale
vocazione.
Per quanto riguarda la Fondazione è tuttavia necessaria l’evoluzione dell’attuale DEAS
interaziendale con il Pini, che preveda, come già accennato, dapprima lo spostamento del
traumatologo presso il PS della Fondazione nelle ore notturne e poi, una volta completato il nuovo
PS, la costituzione di una UO di Traumatologia.
1.6. Aspetti formali e di budget
Quanto sopra illustrato, con modifiche anche di assetti accreditati, ampliamento, riduzione o
riconversione di UO e Servizi, necessita evidentemente di passaggi formali da parte di ASL e
Regione.
Al fine di rendere praticabile e sostenibili tali passaggi, potrebbero essere percorse le seguenti
ipotesi:
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a) individuazione, in collaborazione con AREU, dei ricoveri internistici da PS necessari a Milano
e individuazione degli ospedali, sia dotati di DEA che non, che debbono garantirne una
derminata quota; in questo caso non sarà necessario modificare alcun assetto, ma
semplicemente gli ospedali coinvolti dovranno ricalibrare ricoveri in urgenza vs ricoveri elettivi.
AREU e ASL monitoreranno l’effettiva aderenza a quanto previsto;
b) individuazione di Ospedali dotati di UUOO Specialistiche (Neurochirurgia, Emodinamiche,
Neuroradiologie): in questi casi il maggior carico che deriverà dall’esclusione di altri ospedali
sinora dotati di tali UUOO/Servizi, è determinato dalle risorse umane; per gli ospedali pubblici
si prevederà la mobilità degli specialisti verso i centri individuati, con contestuale modifica
delle rispettive dotazioni organiche e modifica dei budget (derivante in parte dal trasferimento
dei DRG e ambulatoriale di tale settore, in parte dagli effettivi maggiori costi di personale, beni
e servizi, ecc.);
c) centralizzazione di prestazioni, non comportante passaggio di pazienti, relativo a servizi di
laboratorio o lettura in differita di diagnostica per immagini: in tali casi si potrà mantenere
l’attuale sistema convenzionale, operando dove necessario, anche la ridefinizione delle
dotazioni organiche.
1.7. La ricerca nel panorama milanese e lombardo
Dal 1981 l’Ospedale Maggiore Policlinico è Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico
(IRCCS).
In Italia 43 ospedali sono IRCCS, denominazione e missione a loro attribuite dal Ministero della
Salute in accordo con le Regioni di appartenenza (in Lombardia sono ben 16). Si distinguono dagli