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piano di organizzazione aziendale - Ospedale Maggiore Policlinico

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Riteniamo invece che si debba in<strong>di</strong>viduare un’unica Azienda Ospedaliera che sia capofila per la<br />

Psichiatria e per la Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, così che da essa <strong>di</strong>penda<br />

l’intera rete territoriale, analogamente a quanto già fatto per i poliambulatori territoriali, tutti<br />

ricondotti all’AO ICP.<br />

Ciò consentirebbe <strong>di</strong> utilizzare al meglio le risorse, comunque ridotte e frammentate, e insieme <strong>di</strong><br />

sviluppare alcune specifiche vocazioni/specializzazioni nei singoli ospedali, che comunque<br />

agirebbero nell’ambito <strong>di</strong> un unico Dipartimento. Innegabili i benefici: possibilità <strong>di</strong> confronto tra i<br />

<strong>di</strong>versi specialistici, flessibilità tra i <strong>di</strong>versi reparti e strutture territoriali, gestione comune della<br />

reperibilità notturna.<br />

1.3. Rete <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina interna e geriatria<br />

Come abbiamo visto la maggior quota <strong>di</strong> ricoveri or<strong>di</strong>nari si colloca nell’area della me<strong>di</strong>cina interna<br />

e della geriatria in pazienti anziani, per i quali viene richiesto un ricovero <strong>di</strong> urgenza: è pur vero<br />

che non sempre il ricovero in una struttura per acuti sia la risposta più appropriata, ma va preso<br />

atto che la costruzione <strong>di</strong> esse richiederebbe risorse oggi non <strong>di</strong>sponibili (e non necessariamente<br />

meno onerose, se si pensasse <strong>di</strong> portare al domicilio o in strutture socio-sanitarie la complessità<br />

dell’assistenza in fase <strong>di</strong> acuzie).<br />

Inoltre, in molti casi, al momento del ricovero vi è l’esigenza <strong>di</strong> un’assistenza ad elevata intensità,<br />

ma è dopo, esaurita la fase <strong>di</strong> acuzie, che il ricovero si protrae in modo inappropriato, spesso per<br />

l’incapacità o impossibilità dei famigliari <strong>di</strong> farsi carico <strong>di</strong> una persona comunque in con<strong>di</strong>zioni non<br />

ottimali.<br />

Si tratta dunque, in un’ottica <strong>di</strong> breve-me<strong>di</strong>o termine, <strong>di</strong> organizzare tali aree <strong>di</strong> degenza in modo<br />

più articolato sul territorio citta<strong>di</strong>no, non lasciandone l’intero onere perlopiù alle sole strutture<br />

pubbliche: date le caratteristiche del fabbisogno è infatti evidente che tali posti dovranno essere<br />

<strong>di</strong>stribuiti tra i <strong>di</strong>versi erogatori, pubblici e privati, proporzionalmente al complesso dei posti letto<br />

rispettivamente accre<strong>di</strong>tati, dando così risposta ad un altro fenomeno, tipico della città Milano,<br />

ossia la <strong>di</strong>fficoltà a procedere a ricovero <strong>di</strong> pazienti presenti nei PS, con allungamento dei tempi <strong>di</strong><br />

messa a <strong>di</strong>sposizione delle autoambulanze.<br />

Se invece guar<strong>di</strong>amo ai dati <strong>di</strong> ricovero or<strong>di</strong>nario 2010, selezionando i DRG <strong>di</strong> area me<strong>di</strong>ca in<br />

urgenza in pazienti adulti, pari a 60.341, ve<strong>di</strong>amo che più del 60% è assicurato da erogatori<br />

pubblici (rispettivamente 15% AO Niguarda, 12% AO San Carlo, <strong>Policlinico</strong> 10%, AO Sacco 10%, AO<br />

San Paolo 9%, AO Fatebenefratelli 6%), mentre i due principali erogatori privati, San Raffaele e<br />

Humanitas, garantiscono insieme il 15% <strong>di</strong> tali accessi; naturalmente la situazione è speculare per i<br />

ricoveri elettivi.<br />

E’ quin<strong>di</strong> necessario che sia valutato il fabbisogno prospettico <strong>di</strong> posti letto <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina generale e<br />

geriatria, compresi i subacuti, si operi una riattribuzione <strong>di</strong> pl <strong>di</strong> tali aree specialistiche, da<br />

destinare prioritariamente a ricoveri <strong>di</strong> pazienti anziani polipatologici, nelle fasi <strong>di</strong> acuzie, con un<br />

equilibrio adeguato tra i <strong>di</strong>versi erogatori.<br />

1.4. Rete specialistica<br />

Riprendendo quanto sopra evidenziato, si riportano <strong>di</strong> seguito le principali aree (alcune specialità<br />

<strong>di</strong> base possono mantenersi come nell’attuale assetto) rispetto a cui avviare una riflessione sulla<br />

ri<strong>organizzazione</strong>.<br />

Oltre all’area <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Generale e Geriatria, che dovrebbe essere presente in tutte le strutture<br />

<strong>di</strong> ricovero con <strong>di</strong>versi gra<strong>di</strong> <strong>di</strong> intensità, sono poi enucleabili altre aree rispetto a cui è possibile<br />

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