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piano di organizzazione aziendale - Ospedale Maggiore Policlinico

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Di seguito espliciteremo dunque, con alcune esemplificazioni, gli ambiti nei quali si potrebbe<br />

intervenire.<br />

1.1. Le raccolte sanitarie della Fondazione IRCCS Ca’ Granda <strong>Ospedale</strong> <strong>Maggiore</strong> <strong>Policlinico</strong><br />

La Lombar<strong>di</strong>a è sempre stata all’avanguar<strong>di</strong>a in Europa e nel mondo per <strong>organizzazione</strong> sanitaria,<br />

attività <strong>di</strong> ricerca, cura e prevenzione delle malattie. In particolar modo l’<strong>Ospedale</strong> <strong>Maggiore</strong> <strong>di</strong><br />

Milano ha sempre accolto con sorprendente velocità le innovazioni che si presentavano a livello<br />

internazionale, apportando <strong>di</strong> frequente contributi assolutamente originali. Raccontando i punti<br />

salienti della sua storia, in sostanza, si ripercorre l’intera storia della me<strong>di</strong>cina degli ultimi seicento<br />

anni.<br />

All’interno della Fondazione nell’ultimo decennio è stata svolta una vasta operazione volta al<br />

recupero, inventario, stu<strong>di</strong>o e creazione <strong>di</strong> un primo allestimento espositivo <strong>di</strong> strumenti me<strong>di</strong>ci e<br />

sanitari. L’esperienza dell’<strong>Ospedale</strong> <strong>Maggiore</strong> ha aperto la strada anche al censimento avviato<br />

dalla Regione Lombar<strong>di</strong>a dal 2007 sui patrimoni scientifici e tecnici degli enti del sistema regionale.<br />

I materiali dell’<strong>Ospedale</strong> acquistano ulteriore rilevanza dalla possibilità <strong>di</strong> una lettura congiunta tra<br />

opere d’arte, documenti d’archivio, materiali bibliografici, immagini fotografiche storiche, e<strong>di</strong>fici e<br />

architetture. Inoltre i beni sono strettamente legati alle vicende <strong>di</strong> un istituto tuttora vivo ed<br />

operante, con un incremento delle raccolte nel tempo.<br />

La Fondazione ha già in programma un articolato progetto <strong>di</strong> recupero degli e<strong>di</strong>fici storici e dei<br />

beni in essi conservati per la loro salvaguar<strong>di</strong>a e promozione; in esso è previsto un percorso<br />

espositivo relativo alla storia dell’assistenza ospedaliera e alla storia della me<strong>di</strong>cina.<br />

Si segnala come a Milano manchi un museo <strong>di</strong> storia ospedaliera e della me<strong>di</strong>cina e in tutta la<br />

Lombar<strong>di</strong>a si possano menzionare unicamente le raccolte dell’Università <strong>di</strong> Pavia e il museo Gorini<br />

<strong>di</strong> Lo<strong>di</strong>, entrambe però centrate essenzialmente sull’anatomia. Anche sul territorio nazionale si<br />

possono menzionare solo pochi esempi, mentre su scala mon<strong>di</strong>ale sono presenti numerose realtà<br />

vitali e affermate.<br />

In quest’ottica si ritiene che, in una ipotizzata prospettiva museale, la Fondazione possa <strong>di</strong>ventare<br />

il centro <strong>di</strong> riferimento citta<strong>di</strong>no e regionale, per la cura, conservazione e promozione dei beni<br />

storico sanitari.<br />

Se un approccio <strong>di</strong> rete è giustificato dalle relazioni e dai legami storicamente intercorrenti tra le<br />

<strong>di</strong>fferenti realtà del territorio, il possesso <strong>di</strong> specifiche competenze, l’esperienza maturata, la<br />

<strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> un vasto patrimonio a cui connettersi, permetterebbero <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nare gli interventi<br />

e le azioni ottimizzando le risorse.<br />

La creazione <strong>di</strong> spazi idonei alla conservazione e <strong>di</strong> un percorso espositivo potrà consentire in<br />

futuro anche <strong>di</strong> accogliere beni provenienti o appartenenti ad altri Istituti, consentendo così la loro<br />

salvaguar<strong>di</strong>a e l’integrazione delle collezioni per fornire una panoramica il più possibile esaustiva<br />

della sanità lombarda.<br />

1.2. Funzioni <strong>di</strong> base e funzioni specialistiche<br />

L’assistenza ospedaliera ha oggi <strong>di</strong> fronte un “panorama” epidemiologico con due forti esigenze:<br />

da una parte la popolazione <strong>di</strong> anziani e/o pazienti con malattie croniche invalidanti, dall’altra<br />

persone con patologie prevalentemente acute che richiedono interventi ad alto contenuto<br />

tecnologico e professionale.<br />

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