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piano di organizzazione aziendale - Ospedale Maggiore Policlinico

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Appen<strong>di</strong>ce – Riflessioni <strong>di</strong> un Istituto a carattere Scientifico nello sviluppo della rete sanitaria,<br />

soprattutto milanese, stante l’attuale situazione economica.<br />

1. La Fondazione nel contesto della Città, Provincia <strong>di</strong> Milano e Regione Lombar<strong>di</strong>a.<br />

L’aggiornamento del POA, così come sopra evidenziato, non può prescindere da un’analisi del<br />

contesto in cui la Fondazione si pone, sia in termini culturali, cioè lo storico contesto milanese, sia<br />

in termini funzionali, ossia il Sistema Sanitario <strong>di</strong> Regione Lombar<strong>di</strong>a.<br />

Ciò a maggior ragione viste le determinazioni regionali che prevedevano, già con la DGR n. IX/2633<br />

del 6/12/2011 “Determinazioni in or<strong>di</strong>ne alla gestione del servizio socio sanitario regionale per<br />

l'esercizio 2012”, la presentazione <strong>di</strong> “ … progetto <strong>di</strong> integrazione logistica del farmaco, dei presi<strong>di</strong>,<br />

dei laboratori <strong>di</strong> analisi, delle attività <strong>di</strong> sterilizzazione oltre che dei servizi amministrativi e generali<br />

aziendali, in conformità alle seguenti funzioni:…. Integrazione dei servizi amministrativi e generali<br />

aziendali”; intento recentemente riba<strong>di</strong>to con la DGR n. IX/3976 del 6/08/2012 “Ulteriori<br />

determinazioni in or<strong>di</strong>ne alla gestione del servizio sanitario regionale per l’anno 2012 anche alla<br />

luce dei provve<strong>di</strong>menti nazionali” ove nell’allegato 5 32 si prevede esplicitamente una<br />

ri<strong>organizzazione</strong> delle reti <strong>di</strong> alta specialità.<br />

In tal senso l’ASL <strong>di</strong> Milano si è attivata ad organizzare un tavolo con i Direttori Generali delle<br />

Aziende Ospedaliere milanesi, al fine <strong>di</strong> dare concretezza ai contenuti del citato allegato 5 della<br />

suddetta delibera.<br />

E’ infatti ormai opinione <strong>di</strong>ffusa che l’incremento della domanda <strong>di</strong> assistenza sanitaria,<br />

principalmente dovuto all’invecchiamento e alla cronicizzazione grazie alla nuove terapie <strong>di</strong><br />

numerose malattie, insieme alla contrazione <strong>di</strong> risorse, propria del presente ma verosimilmente<br />

anche del futuro, deve trovare una risposta nella ri<strong>organizzazione</strong> della rete e dei presi<strong>di</strong>, con una<br />

regia che non può essere quella del singolo ospedale o ad<strong>di</strong>rittura della singola Unità Operativa e<br />

rispettivo Direttore.<br />

Ciò è vero a maggior ragione nella città <strong>di</strong> Milano, dove l’offerta quali quantitativa è notevole e in<br />

grado <strong>di</strong> dare una risposta adeguata, e dunque le <strong>di</strong>fficoltà che oggi tutti gli ospedali incontrano<br />

non possono che trovare una risposta nella riprogrammazione della loro <strong>di</strong>stribuzione e delle<br />

funzioni assegnate a ciascuno <strong>di</strong> essi.<br />

Se tale ri<strong>organizzazione</strong> non dovesse avvenire, ne risulterebbe un’inevitabile riduzione dei servizi,<br />

non tanto in termini <strong>di</strong> numerosità delle prestazioni, quanto rispetto alla qualità ed efficienza delle<br />

stesse: in particolare la frammentazione <strong>di</strong> specialità <strong>di</strong> elevato costo tra più presi<strong>di</strong>, quale è quella<br />

attuale, non potrà che generare criticità in tutti i punti, in una sorta <strong>di</strong> “taglio lineare” che tutti<br />

vorrebbero scongiurare (ma per evitare il quale quasi nessuno è pronto a farsi carico delle<br />

necessarie azioni).<br />

Sono riflessioni talmente necessarie, che la stessa Conferenza delle Regioni si è posta, tra gli<br />

obiettivi del Patto della salute, la revisione della rete ospedaliera, che dovrebbe rispondere a<br />

principi che prevedano «La presenza <strong>di</strong> no<strong>di</strong> principali, <strong>di</strong> carattere regionale, nelle patologie a<br />

maggior complessità e <strong>di</strong> no<strong>di</strong> secondari, per il trattamento delle acuzie, nonché <strong>di</strong> no<strong>di</strong> <strong>di</strong> cure<br />

interme<strong>di</strong>e, prevalentemente destinati alla riabilitazione ed alla post acuzie…. l’integrazione, la<br />

qualificazione e l’equilibrata <strong>di</strong>stribuzione dei servizi d’eccellenza sul territorio regionale, il<br />

32 Allegato 5 - Ri<strong>organizzazione</strong> rete emergenza car<strong>di</strong>ovascolare ed emo<strong>di</strong>namiche, reti <strong>di</strong> patologia, reti per l’alta specialità, punti<br />

nascita, ra<strong>di</strong>oterapia, appropriatezza farmaci e procedure in ambito onco-ematologico<br />

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