cover - Blue Liguria - Sagep

lue
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interview
cio di ferro a New York, ndr) mi ero appena trasferito
a Parigi, erano gli anni Sessanta: realizzavo biglietti
d’auguri e non conoscevo il francese, così ho
iniziato a ritrarre per immagini.
Vignette fulminanti e divertenti.
Lo dico sempre: il mio non è un lavoro, ma una terapia.
Cerco di trasmettere gioia in un mondo in cui
ce ne sarà sempre bisogno. Basta informarsi, leggere
un giornale o guardare certa tv, per accorgersi
delle cose terribili che succedono, tra gli uomini
e in natura. Si può reagire solo con l’umore, con la
forza dell’umorismo, quello che io definisco “la tenerezza
della paura”.
Senza lingua e senza tempo, le sue opere vanno
bene per grandi e piccini, fanno ridere e fanno
pensare. C’è qualcosa che non è mai riuscito a
disegnare?
Sì, la soluzione ai problemi di noi abitanti di questo
povero pianeta. O la ricetta per dare la felicità: per
ora il modo più efficace che conosco è regalare un
gelato a un bambino.
Gli omini di Mordillo sono sempre ritratti in un
mondo più grande di loro: nella galassia, nel
paesaggio, in enormi campi da calcio. L’ambiente
coloratissimo, loro lasciati in bianco…
Lo faccio per catalizzare l’attenzione dell’occhio su di
loro, rispetto al colore dello sfondo. È la mia impronta
personale, una combinazione per dare una
L'illustratore argentino ritratto con Pelè negli anni Sessanta (a sinistra) e una
delle sue opere dedicate al futbol in mostra a Genova. Nelle immagini a destra, il
Museo Luzzati e Mordillo nei giorni dell'inaugurazione della mostra
The Argentine illustrator with Pelè in the seventies (at left), and one of his works
dedicated to futbol on show in Genoa. At right, Mordillo at the Museo Luzzati
the day of the inauguration, his biggest in Europe
bubbles, but the mute nature of my style was born from
a personal need. When I began to draw my own things
[Editor’s note: Mordillo began his career making
illustrations for advertising and Popeye comic strips in
New York] I had just moved to Paris – this was in the
sixties – and I drew greeting cards without knowing any
French. So I began to make portraits as images.
Cartoons that immediately caught the eye and
amused.
I have been saying this for years: mine is not a job, it is a
therapy. I try to transmit joy in a world which needs it
desperately. Just open a newspaper or turn on the
television, and you will see terrible things happening, by
men, by nature. You can react only with humor, through
the force of humor, what I call “the tenderness of fear”.
Without language and timeless, your works are
loved by young and old. They make us laugh, and
they make us think. Is there anything that you
haven’t drawn?
Yes, the solution to our problems, we, the inhabitants of
this poor planet. Or the magic formula for happiness –
the only way I know is to give ice cream to a child.
Mordillo’s people are always drawn inside of a world
that is greater than they are: in the galaxy, in
landscapes, in enormous football fields. The world
around them is colored, but they are left in black
and white…
I do this to focus the attention of the eye onto my
Photo Flickr/Fede 0253