processamento di dati lidar per l'analisi dell'evoluzione ... - CO.RI.STA
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Uno dei fattori principali che influisce sullo spessore del PBL è la<br />
variazione <strong>di</strong>urna della tem<strong>per</strong>atura in prossimità della su<strong>per</strong>ficie<br />
terrestre. Questo ciclo <strong>di</strong>urno della tem<strong>per</strong>atura non è dovuto<br />
all’assorbimento <strong>di</strong>retto della ra<strong>di</strong>azione solare da parte del PBL; sono le<br />
ra<strong>di</strong>azioni trasmesse dalla terra che influiscono sul PBL, portando ad un<br />
riscaldamento <strong>di</strong> giorno ed al raffreddamento ra<strong>di</strong>ativo nell’IR <strong>di</strong> notte,<br />
con conseguenti continui cambiamenti della struttura interna.<br />
I cambiamenti del PBL indotti dai forzanti su<strong>per</strong>ficiali avvengono<br />
attraverso tipici movimenti che caratterizzano questo strato e che sono<br />
responsabili del trasporto da una regione all’altra <strong>di</strong> grandezze come<br />
l’umi<strong>di</strong>tà, il calore, la quantità <strong>di</strong> moto e gli inquinanti.<br />
Tali movimenti hanno un’influenza notevole sul tempo meteorologico e<br />
sul piano ambientale e possono essere generalmente classificati in<br />
movimenti verticali rispetto alla su<strong>per</strong>ficie terrestre e in movimenti<br />
orizzontali. I movimenti orizzontali, i venti, sono sicuramente più<br />
complessi e più comuni <strong>di</strong> quelli verticali e agiscono su scale molto<br />
<strong>di</strong>verse: quelli a larga scala, che costituiscono la circolazione generale<br />
della troposfera, e una serie <strong>di</strong> circolazioni su scale più piccole, meno<br />
regolari e più localizzate (cicloni ed uragani). Questi processi sono<br />
dovuti ad un ineguale riscaldamento solare della su<strong>per</strong>ficie terrestre,<br />
dovuto all’inclinazione dell’asse terrestre; la <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> tem<strong>per</strong>atura<br />
sulla su<strong>per</strong>ficie terrestre, infatti, produce piccole <strong>di</strong>fferenze orizzontali <strong>di</strong><br />
pressione atmosferica tra punti che si trovano alla stessa quota dal livello<br />
del mare e ciò favorisce lo spostamento orizzontale <strong>di</strong> masse d’aria, da<br />
zone ad alta pressione verso zone a bassa pressione, cioè, l’insorgere dei<br />
venti. I movimenti verticali, invece, sono responsabili della formazione<br />
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