07.09.2023 Views

Makinglife n.4 2023

Nell'ottica dell'economia circolare, il semplice recupero e riutilizzo dei prodotti non è più sufficiente. È fondamentale ricavare dagli scarti e dai sottoprodotti il massimo valore possibile. Ad esempio valorizzando i composti bioattivi contenuti negli scarti agroalimentari per produrre sostanze attive da utilizzare per la nutraceutica, la cosmesi e l’industria alimentare.

Nell'ottica dell'economia circolare, il semplice recupero e riutilizzo dei prodotti non è più sufficiente. È fondamentale ricavare dagli scarti e dai sottoprodotti il massimo valore possibile. Ad esempio valorizzando i composti bioattivi contenuti negli scarti agroalimentari per produrre sostanze attive da utilizzare per la nutraceutica, la cosmesi e l’industria alimentare.

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Perché dobbiamo<br />

puntare su<br />

wellness e bellezza<br />

(non discriminatoria)<br />

Antonio Maturo<br />

Professore di Sociologia della Salute<br />

Università di Bologna, Campus della Romagna<br />

Diciamo la verità: se pensiamo ai prodotti per il benessere (integratori,<br />

nutraceutici e cosmeceutici) ci viene in mente qualcosa di<br />

superfluo e lussuoso, qualcosa per la cosiddetta “upper class”. Il<br />

miglioramento di sé, la bellezza, l’essere più che in forma sono cose<br />

che vengono dopo i bisogni fondamentali di salute. Forse però questa<br />

associazione mentale non è del tutto vera e, nei fatti, contempla<br />

delle eccezioni. Molte eccezioni.<br />

Partiamo dall’idea/concetto di wellness, ovvero quell’insieme di attività,<br />

legate alla promozione della salute, riassumibile in “stili di vita<br />

sani” rispetto ad attività fisica, alimentazione, benessere emotivo,<br />

astensione da comportamenti dannosi come il bere eccessivo e il<br />

tabagismo.<br />

Il wellness è oggi un sistema economico solido . Il turismo wellness,<br />

quello legato a eventi sportivi o comunque connessi all’attività fisica,<br />

è in forte crescita. La ricerca di cibi sani e addirittura a km 0 è<br />

ormai divenuta una tendenza consolidata. Sono milioni le persone<br />

che tutti i giorni calzano le scarpette per fare una corsa o inforcano<br />

la loro bicicletta sportiva per una scampagnata di gruppo. Il wellness<br />

è quindi un fenomeno sociale ampio e diffuso. È una moda,<br />

se vogliamo banalizzare, ma è anche un’esigenza per il nostro sistema<br />

di welfare.<br />

Il wellness è propedeutico al welfare. Puntare sul wellness significa<br />

fare prevenzione. E oggi in una società a invecchiamento crescente,<br />

dove oltre tre milioni di persone hanno ricevuto una diagnosi di<br />

cancro, oltre un milione e trecentomila persone hanno l’Alzheimer<br />

o un’altra forma di demenza, e comunque oltre 12 milioni di persone<br />

convivono con almeno due patologie croniche, la spesa sanitaria<br />

sarà presto insostenibile. Si pensi che negli Stati Uniti la spesa<br />

sanitaria è oggi il 20% del prodotto interno lordo. Specialmente in<br />

Italia, la longevità è stata raggiunta; tuttavia è necessario ridurre gli<br />

anni vissuti in disabilità. Detto con uno slogan: dalla crescita del life<br />

span all’aumento dell’health span. Abbiamo aggiunto anni alla vita,<br />

dobbiamo ora aggiungere salute agli anni (guadagnati).<br />

Fare prevenzione non è semplice. La prevenzione non riguarda solo<br />

l’accrescimento della competenza sanitaria delle persone. Questa<br />

è l’idea alla base del modello psicologico del deficit informativo.<br />

Oggi sappiamo tutti che fumare fa male, non abbiamo bisogno di<br />

sentircelo ripetere. Questo sapere deve essere tramutato in azione.<br />

Negli Stati Uniti il wellness, ovvero la mentalità wellness, l’essere<br />

una persona “wellness”, è legato all’idea di bellezza. Essere sani è<br />

bello. È vincente. È pulito. Tuttavia, non sempre è possibile scegliere<br />

di essere in salute. Per molti è davvero difficile, per motivi economici,<br />

stare lontani dal cibo spazzatura, ad esempio. Lo Stato ha<br />

quindi il dovere di agevolare le scelte sane, anche per chi non può<br />

permettersele. E tutti hanno un piccolo dovere morale di cercare di<br />

rimanere in salute e di volere bene a se stessi.<br />

Ma in questo contesto come si inseriscono i prodotti come integratori,<br />

nutraceutici e cosmeceutici? Questi prodotti hanno un’aura<br />

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