07.09.2023 Views

Makinglife n.4 2023

Nell'ottica dell'economia circolare, il semplice recupero e riutilizzo dei prodotti non è più sufficiente. È fondamentale ricavare dagli scarti e dai sottoprodotti il massimo valore possibile. Ad esempio valorizzando i composti bioattivi contenuti negli scarti agroalimentari per produrre sostanze attive da utilizzare per la nutraceutica, la cosmesi e l’industria alimentare.

Nell'ottica dell'economia circolare, il semplice recupero e riutilizzo dei prodotti non è più sufficiente. È fondamentale ricavare dagli scarti e dai sottoprodotti il massimo valore possibile. Ad esempio valorizzando i composti bioattivi contenuti negli scarti agroalimentari per produrre sostanze attive da utilizzare per la nutraceutica, la cosmesi e l’industria alimentare.

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icerche sul prodotto e<br />

una maggiore chiarezza<br />

nella classificazione. Ad<br />

esempio sarebbe utile<br />

distinguere più nettamente<br />

tra un supplemento come<br />

il ferro, la cui assunzione è<br />

necessaria in condizioni di<br />

carenza, e un integratore<br />

come un antiossidante, che<br />

mira invece a migliorare<br />

la funzionalità generale<br />

dell’organismo. Senza<br />

dimenticare le molecole<br />

bioattive come i fitoestratti,<br />

in alcuni casi veri e propri<br />

principi attivi con azione<br />

terapeutica.<br />

Le molecole funzionali<br />

possono quindi avere anche<br />

un’azione terapeutica<br />

e rientrare nella<br />

formulazione di farmaci?<br />

Certo. Pensiamo ad<br />

esempio alla melatonina<br />

o alla vitamina D. A bassi<br />

dosaggi questi composti<br />

sono considerati integratori<br />

alimentari che possiamo<br />

acquistare anche al<br />

supermercato, mentre a<br />

dosaggi più elevati sono<br />

farmaci. Il limite del<br />

dosaggio è comunque una<br />

discriminante piuttosto<br />

labile per distinguere tra<br />

ciò che è farmaco e ciò<br />

che non lo è, visto che<br />

varia in base al Paese che<br />

prendiamo in considerazione.<br />

Un confine più marcato<br />

è invece quello stabilito<br />

dagli studi clinici che<br />

valutano la biodisponibilità<br />

di un composto, oltre che<br />

l’efficacia e la comparsa<br />

di effetti avversi in base<br />

al dosaggio e ai tempi di<br />

“<br />

La dieta può<br />

svolgere azioni<br />

terapeutiche o<br />

coadiuvanti la<br />

terapia<br />

somministrazione. È il caso<br />

della curcumina, le cui note<br />

proprietà farmacologiche<br />

faticano a esprimersi<br />

nell’uomo a meno che non<br />

sia coniugata con altre<br />

molecole che le permettono<br />

di arrivare alla cellula e<br />

svolgere la propria azione.<br />

Infine anche la dieta può<br />

svolgere azioni terapeutiche<br />

o coadiuvanti la terapia,<br />

specialmente laddove ci<br />

sia ancora molto da fare<br />

e poco da proporre ai<br />

pazienti affetti da malattie<br />

non trasmissibili, come<br />

quelle neurodegenerative.<br />

Un esempio è la Mind Diet<br />

elaborata da Martha Morris,<br />

ex direttrice della Sezione di<br />

nutrizione ed epidemiologia<br />

nutrizionale presso il<br />

Dipartimento di medicina<br />

interna del Rush University<br />

medical center di Chicago<br />

che, dopo venti anni di studio<br />

sul morbo di Alzheimer, ha<br />

messo a punto una dieta<br />

che fonde alcuni elementi<br />

di quella mediterranea<br />

con altri della dieta Dash<br />

(Dietary approaches to<br />

stop hypertension), con<br />

particolare attenzione ad<br />

alimenti contenenti vitamine<br />

del gruppo B, antiossidanti<br />

di origine vegetale e omega<br />

3. Studi scientifici hanno<br />

dimostrato che questa dieta<br />

permette una importante<br />

riduzione del rischio<br />

di Alzheimer, con una<br />

proporzionalità tra la sua<br />

efficacia e il rigore con cui<br />

viene seguita.<br />

Quali sono gli sviluppi futuri<br />

di una branca promettente<br />

come quella della<br />

nutraceutica?<br />

Il futuro della nutraceutica<br />

è ricco di possibilità. Il suo<br />

processo di diffusione è<br />

stato lento perché ci è voluto<br />

molto tempo per capire che<br />

una dieta davvero bilanciata<br />

è difficile da seguire,<br />

specialmente per alcuni<br />

target. Ora però, in un mondo<br />

“<br />

Vige la necessità<br />

di coniugare la<br />

produzione di<br />

sempre maggiori<br />

quantità di cibo<br />

con la qualità<br />

nutrizionale e<br />

con la riduzione<br />

dell’impatto<br />

ambientale<br />

sempre più popoloso, in cui<br />

vige la necessità di coniugare<br />

la produzione di sempre<br />

maggiori quantità di cibo<br />

con la qualità nutrizionale e<br />

con la riduzione dell’impatto<br />

ambientale della filiera<br />

alimentare, la nutraceutica<br />

diventa una interessante via<br />

da esplorare.<br />

Inoltre, una dieta equilibrata<br />

con l’eventuale aggiunta di<br />

nutraceutici può aiutarci<br />

a combattere una delle<br />

più attuali problematiche<br />

di salute globale:<br />

l’antimicrobicoresistenza.<br />

Alimentarsi correttamente<br />

significa infatti anche<br />

aiutare il nostro sistema<br />

immunitario a contrastare le<br />

infezioni e a ridurre quindi<br />

la necessità di assumere<br />

antibiotici.<br />

Il tutto, infine, va considerato<br />

in un’ottica di medicina e<br />

nutrizione personalizzata,<br />

poiché la regola one fits all<br />

anche in nutrizione è ormai<br />

superata. Il fabbisogno<br />

energetico e di nutrienti di<br />

una persona varia infatti in<br />

base al sesso, all’età, allo<br />

stato di salute, allo stile di<br />

vita, a volte addirittura alla<br />

stagione, e la scelta degli<br />

alimenti è influenzata anche<br />

da fattori culturali, religiosi,<br />

geografici e legati alle<br />

tradizioni. Allo stesso tempo<br />

anche gli integratori saranno<br />

sempre più precisi: grazie<br />

all’ausilio delle cosiddette<br />

scienze omiche sarà infatti<br />

possibile formulare prodotti<br />

di qualità sempre più elevata,<br />

sempre più efficaci e sempre<br />

più mirati a soddisfare<br />

esigenze specifiche.<br />

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