07.09.2023 Views

Makinglife n.4 2023

Nell'ottica dell'economia circolare, il semplice recupero e riutilizzo dei prodotti non è più sufficiente. È fondamentale ricavare dagli scarti e dai sottoprodotti il massimo valore possibile. Ad esempio valorizzando i composti bioattivi contenuti negli scarti agroalimentari per produrre sostanze attive da utilizzare per la nutraceutica, la cosmesi e l’industria alimentare.

Nell'ottica dell'economia circolare, il semplice recupero e riutilizzo dei prodotti non è più sufficiente. È fondamentale ricavare dagli scarti e dai sottoprodotti il massimo valore possibile. Ad esempio valorizzando i composti bioattivi contenuti negli scarti agroalimentari per produrre sostanze attive da utilizzare per la nutraceutica, la cosmesi e l’industria alimentare.

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makinglife | settembre <strong>2023</strong><br />

Un’altra problematica rilevante che<br />

sovente ci troviamo ad affrontare è<br />

legata alla corretta gestione delle utility<br />

di processo a impatto GMP, come<br />

acqua, azoto e gas, soggetta a un<br />

controllo sempre più stringente da parte<br />

degli enti regolatori. La qualità di queste<br />

utility, infatti, impatta direttamente sulla<br />

qualità del prodotto finale. Si tratta di<br />

sistemi impiegati in maniera estesa in<br />

tutto lo stabilimento, che subiscono<br />

spesso diverse modifiche nel corso<br />

degli anni. Gli aggiornamenti degli<br />

impianti, però, non vengono sempre<br />

eseguiti – e documentati – in maniera<br />

corretta, seguendo le migliori pratiche<br />

per garantirne il corretto funzionamento<br />

e il mantenimento della qualità nel<br />

tempo e questo genera problemi anche<br />

in fase di verifica da parte degli enti.<br />

Anche la giustificazione delle attività di<br />

mappatura, taratura, manutenzione e<br />

riqualifica degli impianti sta accrescendo<br />

la sua importanza, con le autorità che<br />

avanzano richieste sempre più stringenti.<br />

Anche in questo caso, però, le attività<br />

eseguite dalle aziende non sono<br />

sempre svolte con una metodologia e<br />

un razionale sufficientemente solidi in<br />

termini di tempi, procedure e attività.<br />

INTERVENIRE<br />

PRECOCEMENTE<br />

Come in molti altri casi, l’ottimizzazione<br />

dei sistemi si rivela più efficace ed<br />

economica se viene condotta fin dalle<br />

prime fasi di progettazione. Questo<br />

ovviamente è più facilmente applicabile<br />

ai nuovi progetti. In questi casi, il<br />

coinvolgimento di società specializzate<br />

come PVS già nelle prime fasi di<br />

progettazione consente di ottimizzare<br />

le attività di qualifica evitando inutili<br />

duplicazioni e riducendo tempi e costi<br />

di intervento. Eseguire le attività del<br />

FAT (Factory Acceptance Test) presso i<br />

fornitori ci consente spesso di eseguire<br />

alcuni specifici test in modo più efficiente<br />

e di individuare eventuali problematiche<br />

quando gli impianti sono ancora nuovi e<br />

le modifiche possono essere apportate<br />

in modo più immediato ed efficace.<br />

IL RUOLO DEL<br />

RISK ASSESSMENT<br />

In questo contesto così complesso esiste<br />

però uno strumento particolarmente<br />

efficace per aiutare le aziende a gestire<br />

le richieste sempre più numerose e<br />

complesse delle autorità regolatorie.<br />

Si tratta del “risk assessment” o analisi<br />

del rischio, la valutazione sistematica e<br />

metodica mirata a identificare i potenziali<br />

rischi, valutare la probabilità che<br />

accadano, e definire eventuali misure<br />

preventive e di mitigazione. Proprio per<br />

sostenere le imprese nelle sfide sempre<br />

più complesse che devono affrontare,<br />

la linea guida di riferimento (ICH Q9) è<br />

stata recentemente aggiornata.<br />

Nel tempo, una delle principali<br />

criticità emerse nell’analisi del rischio<br />

riguarda l’incidenza della componente<br />

soggettiva nel processo di valutazione.<br />

Per garantire una stima affidabile è<br />

infatti fondamentale che si adotti un<br />

approccio più oggettivo possibile<br />

riducendo al minimo il ricorso a<br />

valutazioni discrezionali. Per raggiungere<br />

questo obiettivo è necessario definire<br />

una procedura solidamente strutturata<br />

che specifichi con chiarezza quali sono<br />

i fattori da considerare per definire<br />

il rischio in modo oggettivo e senza<br />

incorrere in valutazioni personali.<br />

Tipicamente, i fattori da analizzare<br />

per identificare il rischio e le eventuali<br />

priorità sono:<br />

la severità di impatto sul prodotto<br />

la probabilità che il rischio si verifichi<br />

la capacità del sistema di rilevare una<br />

failure<br />

I VANTAGGI DELLA<br />

MULTIDISCIPLINARIETÀ<br />

Un elemento che può contribuire<br />

in modo sostanziale ad ottenere<br />

una valutazione oggettiva è il<br />

coinvolgimento di diverse figure<br />

professionali, con competenze<br />

complementari. In questi casi, infatti, la<br />

presenza di un team multidisciplinare si<br />

rivela un fattore cruciale per la riuscita<br />

ottimale dell’attività. Spesso PVS viene<br />

coinvolta per portare una visione<br />

esterna rispetto a chi lavora all’interno<br />

della struttura e potrebbe affidarsi a<br />

una prospettiva limitata alla tipologia<br />

di impianto che gestisce e conosce. In<br />

queste situazioni, il miglior risultato nelle<br />

attività di analisi del rischio si ottiene<br />

proprio quando riusciamo a coinvolgere<br />

diversi dipartimenti come ingegneria,<br />

manutenzione, produzione, qualità<br />

e talvolta anche la parte di controllo<br />

qualità.<br />

PVS<br />

Nata come spin off di una società di<br />

ingegneria del settore farmaceutico,<br />

PVS Srl – società specializzata in servizi<br />

di convalida e qualifica a carattere<br />

GxP – festeggia quest’anno i suoi primi<br />

dieci anni di vita con un bilancio più che<br />

soddisfacente: dai 4 soci fondatori, il<br />

numero di operatori è passato agli attuali<br />

45 collaboratori, mentre il parco clienti ha<br />

superato quota 90. L’attività di PVS spazia<br />

dalla consulenza ai servizi di convalida<br />

e qualifica a carattere GxP, nonché la<br />

consulenza, assistenza e convalida per<br />

gli analizzatori di carbonio organico totale<br />

(TOC) a uso farmaceutico ed elettronico.<br />

Elemento chiave per poter mitigare le<br />

criticità e garantire la migliore qualità<br />

di prodotto è considerata l’attività di<br />

Risk Assessment (ICH Q9) che PVS è in<br />

grado di sviluppare attraverso differenti<br />

metodologie, integrando ove necessario<br />

strumenti per la preventiva mappatura dei<br />

processi.<br />

PVS Srl – Process Validation Service<br />

Via Varese 6/B, 20037<br />

Paderno Dugnano (MI)<br />

Tel 02 83595688<br />

e-mail info@pvsgroup.it<br />

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