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Makinglife n.4 2023

Nell'ottica dell'economia circolare, il semplice recupero e riutilizzo dei prodotti non è più sufficiente. È fondamentale ricavare dagli scarti e dai sottoprodotti il massimo valore possibile. Ad esempio valorizzando i composti bioattivi contenuti negli scarti agroalimentari per produrre sostanze attive da utilizzare per la nutraceutica, la cosmesi e l’industria alimentare.

Nell'ottica dell'economia circolare, il semplice recupero e riutilizzo dei prodotti non è più sufficiente. È fondamentale ricavare dagli scarti e dai sottoprodotti il massimo valore possibile. Ad esempio valorizzando i composti bioattivi contenuti negli scarti agroalimentari per produrre sostanze attive da utilizzare per la nutraceutica, la cosmesi e l’industria alimentare.

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makinglife | settembre <strong>2023</strong><br />

INTEGRATORI<br />

ancora molti nodi<br />

da sciogliere<br />

INTERVISTA CON LA PRESIDENTE<br />

DELLA NEONATA ASSOINTEGRATORI,<br />

ASSOCIAZIONE CHE RIUNISCE LE AZIENDE<br />

DELLA FILIERA DEGLI INTEGRATORI<br />

ALIMENTARI<br />

degli esperti del settore,<br />

un costante e dinamico<br />

dialogo con le istituzioni<br />

per garantire sicurezza e<br />

sorveglianza dei prodotti,<br />

tutela delle aziende italiane<br />

ed europee sul territorio UE<br />

e supporto all’export.<br />

muoversi correttamente<br />

e comprendere gli aspetti<br />

regolatori.<br />

Quali sono le azioni<br />

concrete a cui state<br />

lavorando?<br />

Assointegratori è una nuova<br />

associazione, dedicata a tutti<br />

i rappresentati della filiera<br />

degli integratori alimentari<br />

dai produttori di materie<br />

prime ai distributori, che<br />

ha compiuto un anno a<br />

giugno <strong>2023</strong> ma ha già da<br />

raccontare diverse azioni<br />

messe in campo, oltre che<br />

molti progetti per il futuro.<br />

Ne abbiamo parlato con la<br />

presidente Daniela Giuriati.<br />

Partiamo dalle<br />

origini, perché nasce<br />

Assointegratori?<br />

Assointegratori vede la luce<br />

il 17 giugno dello scorso<br />

anno. Nasce in un momento<br />

di cambiamento, in cui molti<br />

associati della precedente<br />

Federsalus non riuscivano<br />

più a sentirsi rappresentati,<br />

tutelati e ascoltati.<br />

Il consiglio direttivo sposa<br />

una filosofia pratica,<br />

concreta, operativa e<br />

dinamica a tutela della<br />

Caterina Lucchini<br />

salute, della sicurezza e<br />

degli obiettivi comuni. In<br />

pochi mesi siamo riusciti<br />

a diventare una realtà<br />

associativa che conta già 50<br />

iscritti.<br />

Quali sono gli obiettivi<br />

dell’associazione?<br />

Il mercato degli integratori<br />

alimentari continua a<br />

crescere a due cifre, per un<br />

valore attuale di 4,5 miliardi<br />

di euro e quasi 200.000<br />

lavoratori impiegati. In<br />

Europa il mercato italiano<br />

è il primo per volumi<br />

(28,6% del totale) davanti a<br />

Germania (18,8%) e Francia<br />

(12%). Addirittura il termine<br />

integratore è stato inserito<br />

nel paniere Istat. Numeri di<br />

questo tipo possono attirare<br />

realtà che vantano soli scopi<br />

di lucro, a scapito della<br />

sicurezza dei consumatori<br />

e dell’aderenza alle norme.<br />

Per questo è dirimente che<br />

sia messo in atto, da parte<br />

Quali sono i principali<br />

problemi del settore?<br />

Gli obiettivi della nostra<br />

associazione nascono<br />

dall’analisi delle<br />

problematiche attuali. Ad<br />

esempio, la sorveglianza<br />

verso i Paesi extra europei<br />

che possono immettere nei<br />

nostri mercati sostanze non<br />

verificate e potenzialmente<br />

tossiche.<br />

Manca infatti un registro<br />

degli integratori e una<br />

corretta sorveglianza<br />

sui prodotti immessi<br />

in commercio. Inoltre,<br />

diversamente dai dispositivi<br />

medici e dai cosmetici, per<br />

gli integratori alimentari<br />

manca la possibilità di<br />

richiedere un certificato<br />

di libera vendita. In molti<br />

altri Paesi europei ciò<br />

è in essere, ma non da<br />

noi. Questo si ripercuote<br />

negativamente sulle aziende<br />

italiane che vogliono<br />

accedere ai mercati extraeuropei<br />

che faticano mesi<br />

in lungaggini burocratiche<br />

per sopperire alla mancanza<br />

del documento. Infine,<br />

per le aziende nascenti<br />

non è sempre semplice<br />

Assointegratori è stata la<br />

prima associazione a sedersi<br />

al tavolo con il ministero<br />

della Salute: abbiamo<br />

delineato ai rappresentanti<br />

istituzionali la nostra<br />

missione e abbiamo<br />

illustrato le tematiche più<br />

urgenti prospettando alcune<br />

iniziative per migliorare la<br />

sicurezza e la competitività<br />

delle aziende esportatrici. Un<br />

altro importante e ambizioso<br />

obiettivo è quello di creare<br />

un marchio, Assoquality,<br />

per certificare – su base<br />

volontaria – la qualità e<br />

l’etica delle aziende. Oltre<br />

agli aspetti di sorveglianza<br />

e sicurezza, Assointegratori<br />

è anche molto sensibile al<br />

benessere dei consumatori<br />

e crede fermamente che<br />

esso passi da una corretta<br />

informazione degli operatori<br />

sanitari e della popolazione.<br />

Per questo motivo stiamo<br />

partendo con diversi progetti<br />

sulla comunicazione, come<br />

quello che vedrà istituzioni,<br />

medici sportivi e personaggi<br />

dello sport riuniti per<br />

dialogare sul valore degli<br />

integratori e sulla cattiva<br />

e distorta informazione in<br />

questo campo.<br />

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