Elevatori Magazine 2020-6

The Valparaíso case
Having become aware of the loss of a unique
heritage, in terms of size and value, both
physical and socio-cultural, with the urban
fabric, the Chilean Government decided, in
2010, to promote studies and researches on the
urban lifts of Valparaíso and, in 2014, to launch
various competitions, in parallel, for their
recovery, redevelopment and enhancement,
with the intention of giving back to the City its
historic transportation system.
The population of Valparaíso lives distributed
between El Plan (mainly tertiary area, at ocean
level) and forty-two cerros (hills), with narrow
streets between small houses (mainly made of
wood and sheet metal). The connection between
the different orthometric heights was facilitated
by 31 lifts; 16 of them are still visible today, only
9 are in operation, declared as World Heritage
Site by UNESCO in 2003.
These infrastructures are synergistically connected
with the urban fabric: besides cars and tracks,
with the most complex technological components,
they are equipped with a sort of stations, at the two
ends of each section, downstream and upstream,
located in buildings (some of the on several levels)
with extensive functional destinations, including
commercial and socio-cultural.
The international design group of which we
are part, in 2015, won the competition for the
recovery and redevelopment of the Villaseca
and Las Monjas lifts, considering them not only
objects with historical and documentary value
to be protected, but essential elements of the
relevant social and urban context.
Competition and methods
The Design Competition ‘Restauracion Nueve
Ascensores de Valparaíso. Grupo 4 - Ascensor
Monjas y Villaseca’ is launched by the Chilean
government aiming not only at reactivating
the vertical connection systems, but also at
reopening the stations in order to meet the new
requirements of contemporary urban life.
The tender (part of a package with five other
competitions, each related to some of the
sixteen lifts still recognizable, aimed at an
overall urban redevelopment action) is awarded
to an international team, led by professor
architect Jaime Migone Rettig, from Santiago
de Chile, including twenty-six professionals of
heterogeneous specialized expertise, from Chile,
Italy and Germany.
The work, a preliminary proposal which has
finally developed into practice, was developed
through three main phases, according to
methodological lines defined and organized
by the group leader (Jaime Migone Rettig)
with the Italian (Prof. eng. Alessandro Greco
and Arch. Giorgio Pecoraro) and German
(eng. Johannes Maasberg and eng. Olaf Hartwig
Ziegler) professionals.
Il caso di Valparaíso
Acquisita la consapevolezza di come fosse
in corso la perdita di un patrimonio unico,
per dimensioni e rapporto, sia fisico che
socioculturale, con il tessuto urbano, il Governo
cileno decide, nel 2010, di promuovere studi
e ricerche sugli ascensori urbani di Valparaíso
e, nel 2014, di bandire vari concorsi, in
parallelo, per il loro recupero, riqualificazione
e valorizzazione, con l’intento di restituire alla
Città lo storico sistema di trasporto.
La popolazione di Valparaíso vive distribuita tra
El Plan (area prevalentemente terziaria, a livello
dell’Oceano) e quarantadue Cerros (colline), con
strette strade, che si inerpicano tra abitazioni di
piccole dimensioni (prevalentemente in legno e
lamiera). Il collegamento tra le differenti quote
ortometriche fu agevolato da trentuno ascensori;
ne restano oggi visibili sedici, solo nove
funzionanti, dichiarati Patrimonio dell’Umanità
dall’Unesco nel 2003.
Si tratta di infrastrutture sinergicamente connesse
con il tessuto urbano: oltre a cabine e binari, alle
più complessive componenti tecnologiche, sono
dotate di una sorta di stazioni, ai due capi di ogni
tratta, valle e monte, poste in edifici (alcuni su
più livelli) con articolate destinazioni funzionali,
anche di tipo commerciale e socioculturale.
Il gruppo internazionale di progettazione di cui
siamo parte, nel 2015, si aggiudica il concorso
per il recupero con riqualificazione degli
ascensori Villaseca e Las Monjas, considerandoli
non solo oggetti di riconosciuto valore storicodocumentale,
da tutelare, ma essenziali tasselli
del contesto socio-urbano di riferimento.
Concorso e metodi
Il Concorso di progettazione ‘Restauracion
Nueve Ascensores de Valparaíso. Grupo 4 –
Ascensor Monjas y Villaseca’ è bandito dal
Governo cileno con l’obiettivo non solo di
riattivare gli impianti di collegamento verticale,
ma di riaprire contestualmente le stazioni a
funzioni capaci di soddisfare nuove istanze della
vita urbana contemporanea.
Il bando (parte di un pacchetto, con altri cinque
concorsi, ciascuno con oggetto alcuni dei sedici
ascensori ancora riconoscibili, orientati a una
complessiva azione di riqualificazione urbana)
è aggiudicato a un team internazionale, guidato
dal professor architetto Jaime Migone Rettig,
di Santiago del Cile, composto da ventisei
professionisti di eterogenea competenza
specialistica, provenienti da Cile, Italia e Germania.
Il lavoro, di proposta preliminare prima e di
suo sviluppo definitivo ed esecutivo poi, si è
sviluppato attraverso tre fasi principali, secondo
linee metodologiche definite e organizzate
dal Capogruppo (Jaime Migone Rettig) con le
componenti italiana (prof. ing. Alessandro Greco
ed arch. Giorgio Pecoraro) e tedesche (ing.
Johannes Maasberg e ing. Olaf Hartwig Ziegler).
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