Elevatori Magazine 2020-6

This explains some choices, such as leaving
the electromechanical components in sight and
opening a large window to the Ocean,
to admire the landscape. The aim, stated
in the project reports and in the presentations
to the community, is the safeguarding of some
original features (the alignments with the
existing buildings and with the street level,
the internal spaces, the distribution articulation),
as identity elements, also proposing solutions
uncommon in the Chilean buildings,
favouring the insertion of new public
and collective functions in a renewed container,
which does not hide the technological
components and shows itself as a product
of the Third Millennium society.
del quartiere in cui è inserito. In questa chiave
di lettura sono da interpretare alcune scelte,
come quella di lasciare a vista le componenti
elettromeccaniche e aprire una grande finestra
verso l’Oceano, per poterne ammirare la vista.
L’obiettivo, dichiarato nelle relazioni di progetto
e nelle presentazioni alla comunità, è la tutela di
alcuni caratteri originari (gli allineamenti con gli
edifici esistenti e con il filo strada, le spazialità
interne, l’articolazione distributiva), in quanto
elementi identitari, proponendo anche soluzioni
non proprie della tradizione costruttiva cilena,
favorendo l’inserimento di nuove funzioni
pubbliche e collettive in un contenitore rinnovato,
che non nasconde le componenti tecnologiche e si
dichiara prodotto della società del Terzo millennio.
Ascensor Villaseca, upstream station, project. | Ascensor Villaseca, stazione monte, progetto.
Las Monjas lift
The Las Monjas lift was built thanks to
the work of Ricardo Onfray (who, together
with his brother Ernesto, installed nine elevators
in Valparaíso, between 1899 and 1913).
The lower station is in Avenida Baquedano.
The lift travel is 110 metres and reaches Calle
Bianchi, 45 metres above sea level.
It is one of the most significant in the city for
the length of the travel and, above all, for the
dimensional ratio of the volume of the mountain
station with the
scale of the urban
fabric: the building
stands out in its
context, detached
from the hill, almost
suspended on the
slope, like a sheet
metal spaceship
floating between
the ocean and the
sky, connected to
the mainland by a
wooden pedestrian
bridge of some ten
metres, connected
to the Calle.
Ascensor Las Monjas, upstream station.
Ascensor Las Monjas, stazione monte.
Photo credits: Giorgio Pecoraro, 2015.
Ascensore Las Monjas
L’ascensore Las Monjas venne realizzato grazie
all’attività di Ricardo Onfray (che con il fratello
Ernesto pose in opera ben nove ascensori a
Valparaíso tra il 1899 e il 1913).
La stazione inferiore è su Avenida Baquedano.
L’ascensore ha una corsa di 110 metri e raggiunge
Calle Bianchi, 45 metri sul livello del mare.
È uno dei più significativi della città per
lunghezza della corsa e, soprattutto, per il rapporto
dimensionale del volume della stazione monte con
la scala del tessuto
urbano: l’edificio
spicca nel contesto,
distaccato dalla
collina, quasi sospeso
sul declivio, come
un’astronave in lamiera
fluttuante tra l’Oceano
e il cielo, collegata alla
terra ferma da un ponte
pedonale di legno di
una decina di metri,
connessione con la
Calle.
Al contrario, la
stazione di valle
è inglobata in un
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