Carissimi Amiche ed Amici, - Missale Romanum
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Questo titolo non viene quasi mai conferito motu proprio, poiché la curia romana vuole che sia<br />
osservato il precetto “Chi<strong>ed</strong>ete e vi sarà dato”. Ma, se un Vescovo ne fa richiesta, il titolo gli viene<br />
accordato senza la minima difficoltà 44 .<br />
Generalmente, insieme al titolo di “Assistente al soglio pontificio”, il Vescovo riceve anche<br />
quello di conte romano, cioè “conte del palazzo apostolico e della corte laterana” 45 .<br />
PRELATI REGOLARI. – Nel diritto canonico, il titolo di Prelato regolare viene attribuito a quei<br />
Superiori religiosi che esercitano sui loro sottoposti una giurisdizione quasi-episcopale 46 .<br />
Qui lo intendiamo come titolo di un Prelato (nel senso largo, liturgico del termine) appartenente<br />
ad un Ordine religioso; in questa accezione esso include soltanto Cardinali, Vescovi e Abati.<br />
I Cardinali e i Vescovi che provengono da un Ordine religioso rimangono sostanzialmente legati<br />
ai loro voti religiosi, nella misura in cui questi non sono in contrasto coi loro doveri e con la loro<br />
dignità di Prelati 47 .<br />
Secondo l’antico diritto comune, essi dovrebbero mantenere l’abito del loro Ordine e sono liberi<br />
di farlo ancora oggi, se preferiscono. È comunque tollerata la consuetudine di utilizzare un abito di<br />
forma identica a quello dei Prelati secolari. Invece il colore della veste prelatizia dev’essere lo<br />
stesso dell’abito religioso, a meno che non sia stabilito diversamente dalle tradizioni dell’Ordine<br />
(come per i Francescani) o da speciali concessioni e ordinamenti della Santa S<strong>ed</strong>e 48 .<br />
I differenti abiti dei Prelati provenienti da Ordini religiosi sono regolati come segue:<br />
I Chierici regolari, cioè coloro che seguono il nuovo tipo di vita religiosa inaugurato nel XVII<br />
secolo, quali Teatini, Barnabiti, Gesuiti, Oratoriani, Passionisti, R<strong>ed</strong>entoristi, Paolisti, ecc., quando<br />
vengono nominati Cardinali o Vescovi prendono l’abito dei Prelati secolari 49 , perché tali sono<br />
considerati; non hanno però la facoltà di utilizzare la seta, tranne che per le decorazioni e gli<br />
accessori del loro abito.<br />
Cardinali e Vescovi appartenenti agli Ordini di S. Basilio, di Vallombrosa, e dei Canonici<br />
regolari <strong>ed</strong> Eremiti di S. Agostino (Agostiniani) portano un abito completamente nero 50 .<br />
L’abito prelatizio dei Ben<strong>ed</strong>ettini è nero con fodera e decorazioni rosse. Il mantello (ferraloione)<br />
però, dev’essere interamente nero 51 .<br />
I monaci di S. Silvestro, se promossi alla Prelatura, indossano un abito blu scuro.<br />
Certosini, Camaldolesi, Premostratensi, Merc<strong>ed</strong>ari, Trinitari e Olivetani hanno un abito<br />
prelatizio completamente bianco.<br />
Cistercensi e Cistercensi riformati (Trappisti) hanno talare, abito piano 52 , fascia, collaro e calze<br />
di colore bianco; mozzetta, mantelletta e mantello (ferraiolone) sono neri. La cappa magna è pure<br />
nera, con mantellina d’ermellino in inverno e di seta bianca in estate. Il colore delle decorazioni è<br />
conforme a quello delle diverse parti dell’abito.<br />
I Prelati appartenenti all’Ordine di S. Domenico (Pr<strong>ed</strong>icatori) portano gli stessi colori dei<br />
Cistercensi, ma decorazioni, fodera e bottoni sono sempre bianchi, anche nelle parti nere dell’abito.<br />
I Francescani, se promossi alla Prelatura, abbandonano il marrone o il nero del loro abito e<br />
assumono una veste grigio cenere (colore che i pittori contemporanei attribuiscono all’abito portato<br />
da S. Francesco). La cappa magna di questi Prelati è del m<strong>ed</strong>esimo colore e, in inverno, guarnita in<br />
pelliccia di vigogna.<br />
44<br />
GRIMALDI, op. cit., cap. V, p. 62.<br />
45<br />
Mons. BARBIER DE MONTAULT, Traité pratique ... tom. I, p. 473. – GRIMALDI, loc. cit., op. cit., cap. XXVII, p. 484. – Mons. A.<br />
BATTANDIER, Annuaire pontifical 1899, p. 365.<br />
46<br />
Cfr. SUAREZ, De religiosis, tract. VIII, lib. II, cap. II, num. 7. – FERRARIS, Bibliotheca, art. Praelatus regularis e Regulares.<br />
47<br />
SUAREZ, De religiosis, tract. VIII, lib. III, cap. XVI. – S. C. C., 7 dicembre 1639.<br />
48<br />
FERRARIS, Bibliotheca, art. Episcopus, VIII. – Caeremoniale Episcoporum, I, I, 4. – Per consuetudine immemorabile i Legati<br />
della Santa S<strong>ed</strong>e appartenenti ad Ordini religiosi possono portare l’abito dei Cardinali secolari (Mons. BATTANDIER, Annuaire<br />
pontifical 1914, p. 121).<br />
49<br />
Caeremoniale Episcoporum, I, III, 4. – MARTINUCCI, Manuale sacrarum caeremoniarum, V, cap. 11.<br />
50<br />
BARBIER DE MONTAULT, op. cit., tom. II, p. 523. – MARTINUCCI, loc. cit.<br />
51<br />
GRIMALDI, op. cit., cap. VIII, p. 114; cap. XXIX, p. 514.<br />
52<br />
Con questa espressione (= ingl. simar) s’intende la veste talare con pellegrina e sovrammaniche. Cfr. parte II, cap. II (N.d.T.).<br />
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