Carissimi Amiche ed Amici, - Missale Romanum
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CAPITOLO IV.<br />
Pastorale.<br />
1. Descrizione. – 2. Uso. – 3. Pastorale dei Vescovi orientali.<br />
1. Il bastone pastorale (baculus pastoralis) è un ornamento ecclesiastico che simboleggia<br />
l’autorità pastorale di Vescovi e Abati. Il suo significato simbolico fu avvertito molto presto nella<br />
storia della Chiesa, ma la sua vera origine va probabilmente ricercata nel comune bastone da<br />
viaggio usato dagli Apostoli nei loro lunghi itinerari 1 .<br />
Il pastorale è un lungo bastone, con la parte superiore ricurva e quella inferiore appuntita.<br />
Quando non viene usato, può essere smontato in vari pezzi e riposto in una custodia 2 .<br />
Secondo il cerimoniale stretto, il pastorale dovrebbe essere d’oro o d’argento dorato per<br />
Cardinali e Patriarchi, e d’argento per Arcivescovi, Vescovi e Abati 3 ; ma questa norma non viene<br />
osservata che raramente e la maggior parte dei pastorali sono fatti, più modestamente, di ottone<br />
dorato.<br />
Alcuni autori sostengono che gli Abati appartenenti all’Ordine dei Cistercensi riformati<br />
(Trappisti) dovrebbero utilizzare un pastorale di legno; ma si tratta semplicemente di un eccesso di<br />
austerità, caratteristico di una branca dell’Ordine, che non trova riscontro nella legge generale della<br />
Chiesa e neppure nelle tradizioni dell’Ordine cistercense; S. Bernardo, il grande Abate cistercense<br />
fondatore di Chiaravalle e strenuo difensore della disciplina monastica antica, usò un pastorale<br />
metallico.<br />
2. Cardinali, Prelati investiti del carattere episcopale e Abati hanno per diritto la facoltà di usare<br />
il pastorale; e le Badesse hanno ottenuto quasi dappertutto lo stesso privilegio. Gli altri Prelati che<br />
godono del privilegio dei pontificali non possono usare il pastorale, salvo eccezioni personali 4 .<br />
Gli antichi documenti attestano che, fino al X secolo, il Pontefice Romano utilizzava il pastorale<br />
come gli altri Vescovi. Quando tale prassi sia cessata è ignoto; certamente fu presto dimenticata, e<br />
si azzardarono ragioni leggendarie o simboliche per spiegare l’uso attuale. Una delle più comuni<br />
sostiene che la sommità ricurva è simbolo di giurisdizione limitata e quindi non si addice al Papa, la<br />
cui giurisdizione è universale 5 .<br />
Il pastorale, essendo un segno di giurisdizione, viene usato dai Cardinali nei loro titoli in Roma,<br />
e dappertutto fuori Roma; dai Legati Apostolici nel territorio della loro legazione; dagli Arcivescovi<br />
nella loro provincia; dai Vescovi nella loro diocesi; dagli Abati nel loro monastero. Il Vescovo<br />
diocesano può permettere a un Vescovo esterno di utilizzare il pastorale nella sua diocesi; ma è<br />
preferibile non farlo, specialmente quando l’esterno celebra in presenza del diocesano, in modo da<br />
mantenere una distinzione ben marcata tra l’Ordinario e il Prelato in visita. Un Abate, però, non può<br />
1<br />
P. MORRISROE, Crosier (in Catholic Encyclop<strong>ed</strong>ia, IV, 515-6). – W. SMITH e S. CHEETAM, A Dictionary of Christian Antiquity,<br />
art. Pastoral Staff.<br />
2<br />
La forma, l’uso e il significato simbolico del pastorale sono ricordati nei seguenti versi mnemonici:<br />
In baculi forma, praesul, datur haec tibi norma:<br />
Attrahe per curvum, m<strong>ed</strong>io rege, punge per imum;<br />
Attrahe peccantes, rege iustos, punge vagantes;<br />
Attrahe, sustenta, stimula, vaga, morbida, lenta.<br />
(Cap. Cum venisset. De sacra unctione).<br />
3<br />
BARBIER DE MONTAULT, Le costume et les usages ecclésiastiques, II, 308.<br />
4<br />
Marchese DE SÉGUR, Vie de Mgr. de Ségur, I, 280.<br />
5<br />
Un’altra spiegazione ben nota è quella di Papa Innocenzo III: Il Pontefice Romano non usa il bastone pastorale perché S. Pietro<br />
Apostolo di<strong>ed</strong>e il suo bastone ad Eucario, primo Vescovo di Treviri, da lui scelto, insieme a Valerio e Materno, per annunciare il<br />
Vangelo al popolo germanico. Gli succ<strong>ed</strong>ette nell’episcopato Materno, che fu resuscitato da morte grazie al bastone di S. Pietro.<br />
Tale pastorale è custodito ancora oggi con grande venerazione dalla Chiesa di Treviri. (INNOCENZO III, De sacro Altaris Mysterio, I,<br />
62, in MIGNE, PL, CCXVII, col. 796). – S. Pietro deve essersi privato più di una volta del proprio bastone pastorale, visto che vari<br />
luoghi sostengono di poss<strong>ed</strong>erlo.<br />
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