28 7. Tutti coloro che portano la talare violacea come abito di livrea o di casa devono indossare anche la fascia violacea. Fanno eccezione solo i membri del seminario 4 , che sopra la talare violacea mettono un altro indumento chiamato soprana, simile al mantellone. 8. I chierichetti che nelle funzioni liturgiche svolgono i compiti dei chierici devono portare talare e cotta; ma la Sacra Congregazione dei Riti proibisce loro di indossare la fascia 5 . 4 Caeremoniale Episcoporum, I, V, 2-3. – S. R. C., 3 aprile 1900. 5 S. R. C., 9 luglio 1859.
CAPITOLO V. Mantello. 1. Uso. – 2. Tessuto e forma. – 3. Mantello dei semplici sacerdoti e degli altri chierici inferiori. – 4. Mantello dei Prelati. – 5. Cardinali. – 6. Mantelli invernali. 1. Il mantello romano, detto ferraiolo o ferraiolone 1 , è parte integrante dell’abito ecclesiastico e viene portato da tutti i membri del clero. In questo paese sarebbe opportuno indossarlo nelle occasioni solenni, quando è richiesto e ammesso l’intero abito clericale, quali banchetti, feste, ricevimenti di ospiti importanti, ricorrenze accademiche e affini. Si richi<strong>ed</strong>e il mantello romano anche al sacerdote o Prelato che tiene un’orazione funebre 2 ; ai giudici del tribunale vescovile 3 e agli ispettori del clero nell’esercizio del loro ufficio. Sacerdoti e Prelati che seguono un trasporto funebre prendono posto nella processione vestiti del mantello romano. I cappellani (familiares) del Vescovo, alla Messa pontificale e alle altre funzioni solenni, servono in talare e mantello nero, senza cotta 4 . 2. Il mantello dev’essere fatto di tessuto leggero. È molto largo, in modo da ricadere in eleganti pieghe lungo tutto il corpo, dalle spalle ai pi<strong>ed</strong>i. Si chiude all’altezza del collo con due fettucce; un ampio colletto rigido ripiegato sulle spalle completa l’indumento. Il mantello non deve avere alcuna fodera se non al colletto. 3. Il mantello dei semplici sacerdoti e degli altri membri del clero inferiore è sempre nero e di lana leggera. 4. I prelati di mantellone, nelle occasioni ufficiali in cui non vestono la talare violacea, portano un mantello (ferraiolone) di seta liscia nera. Patriarchi, Arcivescovi, Vescovi e Prelati di mantelletta portano il ferraiolone di seta violacea descritto al paragrafo 17 della Costituzione Apostolica Inter multiplices, e i sarti tengano presente che le decorazioni di tale mantello, quali orli, fettucce, filettature e fodera del colletto, devono essere nella stessa tonalità di viola del resto dell’indumento. Quando questi Prelati vestono a lutto, come, per esempio, quando un Vescovo tiene un’orazione funebre, insieme alla talare penitenziale indossano un ferraiolone di seta liscia nera identico a quello dei Prelati di mantellone 5 . 5. I cardinali hanno due mantelli diversi; il primo, in seta scarlatta ondulata, per i tempi ordinari; l’altro, violaceo, per i tempi di penitenza o di lutto. Ma questo mantello violaceo, a differenza di quello dei Vescovi, è fatto di seta ondulata con decorazioni in seta liscia rossa 6 . Il mantello dei Prelati appartenenti a Ordini religiosi è dello stesso colore delle altre parti dell’abito religioso, come indicato nel capitolo sulla talare. Possono darsi alcune eccezioni a questa 1 C’è una lieve differenza tra ferraiolo e ferraiolone. Il ferraiolo è il mantello che viene indossato per le vie di Roma e delle altre città dei paesi cattolici, mentre il ferraiolone, più largo e solenne, è riservato alle occasioni pubbliche. Il ferraiolo è sempre nero e di lana leggera; attualmente i Prelati lo usano solo di rado; quando escono per una passeggiata o un ricevimento informale, indossano una specie di lungo soprabito a doppio petto (la “greca”, N.d.T.), conosciuto dai sarti col nome francese di douillette, che i chierici romani chiamano ironicamente copri-miseria. – Il termine ferraiolo non dev’essere corrotto in feriola, come spesso accade nei cataloghi delle sartorie ecclesiastiche. 2 Caeremoniale Episcoporum, I, XXII, 6 - II, XI, 10. – UN ÉVÊQUE SUFFRAGANT, op. cit., p. 295. 3 A meno che gli statuti diocesani non stabiliscano diversamente. 4 Caeremoniale Episcoporum, I, XI, 2-12 - I, XV, 2. – LEVAVASSEUR, Fonctions pontificales (<strong>ed</strong>. 1904), p. 263. 5 Un Prelato domestico, non potendo vestirsi a lutto per nessuno che non sia il Papa, quando tiene un’orazione funebre deve indossare il mantello violaceo. 6 BARBIER DE MONTAULT, op. cit., tom. I, pp. 107-108. – GRIMALDI, op. cit., cap. VIII, p. 113. 29