Carissimi Amiche ed Amici, - Missale Romanum
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La decorazione, sia anteriormente che posteriormente, consiste in due strisce verticali che<br />
scendono dalle spalle all’orlo inferiore, incrociate, nella parte inferiore dell’indumento, da due<br />
strisce perpendicolari; i tagli laterali, l’orlo inferiore e le estremità delle maniche sono bordati con<br />
un gallone dorato. Tutte queste decorazioni dovrebbero essere in oro per Cardinali, Vescovi e Abati,<br />
e in seta per Prelati inferiori e Canonici.<br />
Il colore di tunicella e dalmatica è quello richiesto dall’ufficio del giorno, tranne che nelle<br />
domeniche Gaudete e Laetare, quando sotto la pianeta rosacea si possono portare tunicella e<br />
dalmatica violacee; per contro, non sarà inutile ricordare che alla Messa pontificale di Requiem si<br />
devono utilizzare tunicella e dalmatica nere, non violacee.<br />
Grembiale.<br />
3. Il grembiale, in latino gremiale, è una pezza di stoffa oblunga che il Prelato mette sulle<br />
ginocchia quando si<strong>ed</strong>e durante la Messa pontificale celebrata al trono o al faldistorio. Il grembiale<br />
ha la sola funzione di evitare che le mani del Prelato, restando appoggiate alle ginocchia, insudicino<br />
la pianeta, visto che non va usato in nessuna altra cerimonia 5 .<br />
Il grembiale è in seta foderata e opportunamente ricamata; spesso, ma non necessariamente, la<br />
figura centrale è una croce; lo stemma del Prelato può essere ricamato al centro o ai quattro angoli.<br />
Poiché non viene considerato un vero e proprio paramento, non richi<strong>ed</strong>e la ben<strong>ed</strong>izione, però deve<br />
essere del colore appropriato alla Messa del giorno, come la pianeta e gli altri paramenti pontificali.<br />
Dev’essere di dimensioni abbondanti, circa 90 centimetri in lunghezza e poco meno in larghezza, e<br />
privo di fettucce o cordoncini, dato che nessuna rubrica prescrive di assicurarlo intorno al Prelato o<br />
al suo s<strong>ed</strong>ile.<br />
Per alcune cerimonie speciali, come l’offerta delle candele alle ordinazioni, la ben<strong>ed</strong>izione degli<br />
Olii santi, la distribuzione di candele, ceneri e palme ben<strong>ed</strong>ette, e le unzioni all’ordinazione dei<br />
sacerdoti o alla consacrazione dei Vescovi, il cerimoniale prescrive al Prelato di portare un<br />
grembiule lavabile in lino, cioè una sorta di tovagliolo col bordo a ricamo o a pizzo, delle stesse<br />
dimensioni del grembiale di seta. Poiché questo grembiule di lino ha la sola funzione di evitare che<br />
l’olio, la cera delle candele, le ceneri o la polvere cadano sulle vesti del Prelato, il suo uso non è<br />
limitato alla celebrazione della Messa pontificale, ma può essere esteso a tutte le occasioni in cui sia<br />
necessario 6 .<br />
Formale.<br />
4. Il formale, designato nei documenti latini coi vari nomi di fibula, firmale, formale, morsus,<br />
pectorale e rationale, è un fermaglio metallico per il piviale 7 . Oggi la maggior parte dei piviali è<br />
indebitamente munita di una specie di fermaglio, ma, a rigor di termini, il piviale dovrebbe essere<br />
chiuso con un lembo di tessuto. Il formale viene normalmente agganciato a tale lembo.<br />
Il formale è un ornamento pontificale, il cui uso è riservato al Papa, ai Cardinali e<br />
all’Ordinario 8 , <strong>ed</strong> essendo un segno di giurisdizione, l’Ordinario non può portarlo in presenza di un<br />
Prelato di grado superiore o fuori del proprio territorio. È in oro o in argento, decorato più o meno<br />
riccamente con pietre preziose o smalti, e dotato, nel lato posteriore, di uno o più ganci che servono<br />
per assicurarlo al lembo del piviale.<br />
5 Caeremoniale Episcoporum, I, XI, 9.<br />
6 Caeremoniale Episcoporum, I, XVI, 3 - II, XVIII, 1 - II, XXI, 6.<br />
7 Caeremoniale Episcoporum, II, I, 4.<br />
8 S. R. C., 15 settembre 1753.