Carissimi Amiche ed Amici, - Missale Romanum

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5. I Cardinali portano la cappa magna di seta tutto l’anno, tranne che il venerdì santo, quando
indossano una cappa di lana 13 . La cappa magna cardinalizia, rossa nei tempi ordinari, è violacea nei
tempi penitenziali, nei giorni di lutto e nelle cerimonie funebri 14 . In Roma, i Cardinali portano la
cappa magna rossa nei loro titoli e quando partecipano alle cappelle papali nel palazzo apostolico 15 .
Se la cappella papale si tiene in un luogo diverso dal palazzo apostolico, il cerimoniale vorrebbe che
i Cardinali indossassero la cappa magna violacea; ma riguardo a questa e ad altre questioni di
cerimoniale romano, i Cardinali che partecipano ad una funzione solenne ricevono in anticipo
istruzioni dettagliate dal Maestro delle cerimonie pontificie.
In Roma, i Cardinali hanno uno speciale caudatario, appartenente al “collegio dei caudatari” 16 .
6. Il Cerimoniale dei Vescovi riporta tutte le norme circa l’uso della cappa magna da parte dei
Vescovi. La cappa magna episcopale è fatta esclusivamente di lana ed è sempre violacea, anche nei
tempi di penitenza (ut sint [cappae] ... laneae et violaceae et non alterius coloris 17 ). Nessuna
consuetudine autorizza l’uso della seta per la cappa magna del Vescovo.
7. Cardinali e Vescovi appartenenti a Ordini religiosi non possono usare la cappa magna rossa o
violacea. Le loro cappe, fatte di lana, hanno lo stesso colore delle altre parti del loro abito. Quando
la fodera dell’abito prelatizio è bianca, la mantellina è in ermellino; ma di norma è fatta di altre
pellicce, che riprendono il colore della cappa, come vigogna, lontra, lince, volpe artica. In estate
queste pellicce vengono sostituite con seta dello stesso colore 18 .
Gli Abati che hanno il privilegio di portare la cappa magna seguono le stesse norme, a meno che
la concessione papale non contenga disposizioni particolari.
I Vescovi appartenenti a Congregazioni religiose o ad Ordini di Chierici regolari possono
portare la stessa cappa magna dei Prelati secolari; ma la cappa magna dei Cardinali appartenenti alle
stesse Congregazioni o Ordini non dev’essere di seta, come quella dei Cardinali secolari, poiché
questo tessuto è proibito ai religiosi; la loro cappa magna, identica a quella dei Cardinali per quanto
riguarda il colore, dev’essere di lana come quella dei Vescovi.
8. I Vescovi devono portare la cappa magna per l’ingresso in cattedrale nei giorni festivi; e,
laddove la cattedrale ha un Capitolo regolarmente costituito, il Vescovo in cappa magna ha il diritto
di essere accompagnato dal corpo dei Canonici e di avere due Canonici come assistenti 19 . Se non
indossa la cappa magna, però, non ha diritto a questi onori. Quando è vestito in mozzetta, occupa il
primo stallo del coro 20 ; ma quando porta la cappa magna, siede sul suo trono 21 .
Il cappuccio della cappa magna è usato dal Prelato per proteggere la testa dal freddo quando
assiste al Mattutino – il che accade piuttosto di rado ai giorni nostri – e, in segno di lutto, quando fa
il suo ingresso in chiesa negli ultimi tre giorni della Settimana santa 22 . Quando benedice dal trono, il
Vescovo si copre il capo con la berretta o col cappuccio della cappa, in segno di autorità. Il
cappuccio della cappa viene usato anche quando il Prelato indossa il cappello pontificale (galero),
poiché tale cappello non si mette direttamente sul capo, ma sopra il cappuccio della cappa magna.
13
BARBIER DE MONTAULT, op. cit., tom. I, pp. 361-362.
14
La terza domenica d’Avvento (Gaudete) e la quarta domenica di Quaresima (Laetare), i Cardinali, quando portano l’abito
ecclesiastico in seta rosacea, possono indossare la cappa magna violacea.
15
La “cappella” è una funzione religiosa celebrata o presieduta dal Papa. Quando il Papa officia, ha come prete assistente il più
anziano dei Cardinali Vescovi, come diacono uno dei Cardinali Diaconi, e come suddiacono uno degli Uditori di Rota.
16
I caudatari dei Cardinali in Roma appartengono ad un collegio che ha un Cardinale protettore e il cui Priore è il caudatario del
Papa. Ad essi è affidata la chiesa di San Salvatore in campo. – BARBIER DE MONTAULT, Traité de la construction..., tom. II, p. 531. –
GRIMALDI, op. cit., cap. VIII, p. 115 (testo e nota).
17
Caeremoniale Episcoporum, I, III, 3.
18
S. R. C., 1628. – MARTINUCCI, Manuale sacrarum caeremoniarum, lib. V, cap. II, pp. 9-12. – BARBIER DE MONTAULT, op. cit.,
tom. I, p. 266.
19
S. R. C., 2 settembre 1597, 13 gennaio 1646, 13 settembre 1646, 12 gennaio 1647, 22 marzo 1862, 22 marzo 1894. –
Caeremoniale Episcoporum, I, IV, 7.
20 S. R. C., 24 luglio 1638, 6 novembre 1906.
21 Caeremoniale Episcoporum, II, IX, 4.
22 Caeremoniale Episcoporum, II, XXII, 3.