Carissimi Amiche ed Amici, - Missale Romanum

40
CAPITOLO X.
Cappa magna.
1. Origine del nome. – 2. Descrizione. – 3. Diversi tipi. – 4. Papa. – 5. Cardinali. – 6. Vescovi. –
7. Prelati religiosi. – 8. Uso. – 9. Cappa dei Canonici.
1. Cappa magna significa letteralmente ampia cappa o mantello. Cappa è termine basso-latino
che sembra derivare da capere (quia capit totum hominem – “poiché copre l’intera persona”) e
originariamente fu usata dagli scrittori ecclesiastici per indicare il piviale, come risulta da Durando
e Onorio 1 .
Non esistono parole inglesi corrispondenti. Il solo termine appropriato sarebbe stato cope, e di
fatto cope deriva da cappa, ma poiché questa parola è riservata, nella terminologia ecclesiastica, al
paramento liturgico che le rubriche chiamano pluviale, è necessario ricorrere al termine straniero
cappa.
2. La cappa magna è un ampio mantello con una lunga coda o strascico. Completamente chiusa,
ad eccezione di un’apertura verticale sul petto lunga circa 25 centimetri, è guarnita con una
mantellina di pelliccia chiusa sul davanti, poco aperta dietro e chiusa da un fermaglio nella parte
posteriore all’altezza del collo 2 . Alla mantellina è attaccato un cappuccio, il cui uso è determinato
dal Cerimoniale dei Vescovi 3 . Quando non è in uso, il cappuccio viene ripiegato sulla spalla destra e
assicurato alla cappa con una fila di bottoni e occhielli di seta.
Anticamente l’intero indumento era foderato di pelliccia per proteggere chi lo indossava dal
freddo; intorno al XIII secolo, il cappuccio, che veniva lasciato cadere sulle spalle, prese la forma di
una mantellina, la fodera di pelliccia da interna divenne esterna, e probabilmente si stabilì il
principio generale che sugli abiti prelatizi l’ermellino costituiva la fodera invernale. In estate,
dunque, quando l’ermellino non si usava, la parte dell’abito prelatizio che in inverno era ricoperta di
pelliccia doveva recare, al posto della pelliccia, una fodera estiva in seta.
Tale è il caso della cappa magna. Sebbene da molti secoli il corpo di questo indumento non sia
più foderato, la pelliccia è considerata fodera invernale della mantellina; perciò la mantellina di
pelliccia dev’essere sostituita, in estate, con una simile mantellina di seta, dello stesso tipo e colore
della fodera della mozzetta o mantelletta che il Prelato indossa nei giorni festivi 4 .
Mentre la parte esterna e visibile della mantellina è foderata di pelliccia o di seta, l’altra parte,
che risulta nascosta alla vista, dev’essere fatta dello stesso tessuto e colore del corpo della cappa
magna.
Alcuni sarti tagliano due fenditure ai lati della cappa magna per farvi passare le braccia, ma
questo non dev’essere fatto; la cappa magna è un indumento completamente chiuso, senza altra
apertura che il taglio verticale sul davanti. Quando il Prelato sta in piedi o cammina, tiene la parte
anteriore della cappa sollevata sugli avambracci; quando è seduto o inginocchiato, la lascia ricadere
a terra, risultando interamente coperto dall’indumento (capit totum hominem); se necessario, può far
passare le mani attraverso l’apertura frontale, il che, bisogna riconoscerlo, non è molto comodo se il
Prelato vuole leggere il breviario; ma è evidente che un Prelato, mentre presiede una cerimonia, non
deve leggere il proprio ufficio in privato.
1 DURANDUS MIMATENSIS, Rationale divinorum officiorum, lib. III, cap. I, n. 13. – HONORIUS AUGUSTODUNENSIS, Opera liturgica,
lib. I, cap. 227 (in MIGNE, PL, vol. 172, col. 612). – Catholic Dictionary, art. Cappa magna.
2 LEVAVASSEUR-HAEGY, Fonctions pontificales, tom. I, p. 439 (ed. 1904).
3 Caeremoniale Episcoporum, II, V, 1 - II, XXII, 3, ecc.
4 Caeremoniale Episcoporum, I, III, 3.