Carissimi Amiche ed Amici, - Missale Romanum

CAPITOLO VII.
Mozzetta.
1. Descrizione. – 2. Segno di giurisdizione ordinaria. – 3. Papa. – 4. Cardinali. – 5. Vescovi. –
6. Abati. – 7. Mozzetta sopra la mantelletta. – 8. Canonici.
1. Mozzetta è una parola italiana derivante da mozzo, che significa tagliato. La mozzetta è un
indumento ecclesiastico, una corta mantellina che copre le spalle, è abbottonata sul petto e munita
di un piccolo cappuccio 1 .
2. La mozzetta è di per sé un segno di giurisdizione 2 . Di conseguenza, può essere
legittimamente portata dal Papa, dai Cardinali e – entro i limiti della loro giurisdizione – da
Arcivescovi, Vescovi e Abati.
La mozzetta è fatta di vari tessuti e colori a seconda dei diversi gradi della sacra gerarchia.
3. Il Papa, avendo giurisdizione illimitata, può indossare la mozzetta dappertutto. La sua
mozzetta è di velluto cremisi bordata di ermellino 3 . In estate, la mozzetta di velluto viene sostituita
da una mozzetta di seta rossa senza pelliccia. Nei tempi di penitenza, il Papa abbandona il velluto e
la seta, e indossa una mozzetta di lana fine o saia. Dal sabato santo fino al sabato dopo Pasqua, la
mozzetta è in seta bianca damascata 4 .
Il Papa ha l’esclusivo privilegio di indossare la stola sopra la mozzetta; tale stola è sempre rossa,
salvo che durante l’ottava di Pasqua, quando ne porta una bianca: rosso e bianco, è bene ricordarlo,
sono gli unici colori dei paramenti papali.
4. I Cardinali, in quanto consiglieri della Santa Sede, partecipano della giurisdizione universale
del Papa e dunque portano la mozzetta dappertutto. La mozzetta cardinalizia è sempre dello stesso
colore della talare da chiesa, cioè rossa nei tempi ordinari; violacea, con fodera e decorazioni rosse,
nei giorni di penitenza e nelle cerimonie funebri; e rosacea la terza domenica d’Avvento (Gaudete)
e la quarta domenica di Quaresima (Laetare). Anche il tessuto varia con la stagione liturgica,
secondo i princìpi espressi nel capitolo sulla talare: seta ondulata in estate 5 e nelle due “domeniche
rosacee”, e lana fine in inverno.
5. I Vescovi portano una mozzetta di lana (panno in inverno e merino in estate); la seta non è
mai permessa 6 . È vero che i Vescovi Assistenti al soglio pontificio hanno il diritto d’indossare un
abito di seta, ma soltanto quando sono a Roma, dove non possono portare la mozzetta 7 .
Il colore della mozzetta di un Vescovo dev’essere lo stesso della talare corale, cioè violaceo 8 ,
eccetto che nei tempi di penitenza e nei giorni di lutto, quando, come la talare, è nero con filettature,
bottoni, asole e fodera violacei. La mozzetta episcopale violacea è foderata e decorata in seta
cremisi 9 .
1 Questo piccolo cappuccio è retaggio di un cappuccio più ampio, ancora in uso in alcuni luoghi nel XVIII sec.
2 Caeremoniale Episcoporum, I, I, 1.
3 Barone GERAMB, Visit to Rome, p. 104, e altri. – In estate Pio IX era solito indossare una mozzetta di seta rossa bordata di
piuma.
4 FISQUET, Cérémonies de Rome, p. 37 e passim. – A. BATTANDIER, Annuaire pontifical 1901, p. 77.
5 Dopo il Motu proprio Valde solliciti (1952) la mozzetta violacea dev’essere sempre di lana, anche in estate (N.d.T.).
6 Caeremoniale Episcoporum, I, III, 1.
7 I soli Prelati che hanno il privilegio di portare una mozzetta di seta violacea sono i Patriarchi, poiché la mozzetta è parte
integrante dell’abito che indossano in Roma; essi sono ex officio Assistenti al soglio pontificio e quindi portano una mozzetta dello
stesso tessuto delle altre parti del loro abito da Assistenti.
8 Caeremoniale Episcoporum, ibid.
9 S. R. C., 17 aprile 1827.
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