Carissimi Amiche ed Amici, - Missale Romanum

CAPITOLO II.
Tessuti.
1. Vari tipi di tessuti. – 2. Velluto, riservato al Papa. – 3. Altri tessuti propri del Papa. – 4. Seta
ondulata. – 5. Seta liscia. – 6. Stoffa fine e altri tessuti di lana. – 7. Stagioni.
1. I tessuti usati per gli abiti ecclesiastici sono velluto, seta ondulata, seta liscia, stoffa fine e
altri tessuti di lana, come saia, merino (drap d’été), ecc.
2. Il velluto è riservato esclusivamente al Papa. A nessun ecclesiastico, quale che sia la sua
dignità, è lecito avere parti di abito fatte con questo tessuto 1 . È necessario sottolineare che questa
norma si oppone alla prassi di portare berrette in velluto o di ornare la talare con colletti o paramani
in velluto.
Alcuni vecchi cerimoniali o altri libri di etichetta ecclesiastica, generalmente di provenienza
francese o tedesca, affermano che i paramani in velluto sulla talare episcopale violacea sono un
privilegio degli Assistenti al soglio pontificio; ma questa asserzione non trova riscontro nel diritto o
nella prassi.
3. Oltre al velluto, il Papa usa la seta, ondulata o liscia; ma, tra i tessuti in seta, il satin è pure
riservato esclusivamente a lui. In inverno smette la veste di seta e ne porta una leggera di lana fine.
Nei giorni di penitenza, sia in inverno che in estate, indossa una veste di saia 2 .
4. La seta ondulata è riservata ai Cardinali. Essi fanno uso di questo tessuto ricco e bello per
l’abito corale, la cappa magna, la mantelletta e la mozzetta durante la stagione estiva. In inverno,
talare, mantelletta e mozzetta sono in lana fine 3 .
5. La seta liscia è il tessuto con cui sono confezionati gli abiti della curia e della famiglia
pontificia 4 .
In estate i Prelati di mantelletta e di mantellone, sia nella curia romana che fuori Roma, devono
portare una talare di seta liscia violacea e, rispettivamente, mantelletta o mantellone dello stesso
tessuto. In inverno la seta viene sostituita da lana fine 5 .
Gli Arcivescovi e i Vescovi che hanno ricevuto il titolo di Assistenti al soglio fanno parte della
famiglia pontificia e di conseguenza hanno il diritto di portare abiti di seta, ma solo quando sono a
Roma. Fuori della città papale non possono indossare abiti diversi da quelli degli altri Vescovi 6 .
6. Secondo il Cerimoniale dei Vescovi, per la confezione degli abiti dei Cardinali appartenenti a
Ordini religiosi, e degli Arcivescovi, Vescovi e chierici, sia secolari che regolari, sono permessi
soltanto la stoffa fine e gli altri tessuti di lana. Per tutti questi Prelati e per il clero secolare, il
1 BARBIER DE MONTAULT, Le costume et les usages ecclésiastiques, tom. I, p. 53 seq. – A questa regola generale si danno due sole
eccezioni: la prima è l’abito dei caudatari, che indossano una talare violacea con bottoni e decorazioni in velluto nero; la seconda è il
mantello prelatizio invernale, che ha un colletto in velluto dello stesso colore del mantello (cfr. cap. V, n. 6).
2 BARBIER DE MONTAULT, loc. cit. – BATTANDIER, Annuaire pontifical 1902, p. 104. – GRIMALDI, op. cit., cap. I, p. 6 seq. –
Barone GERAMB, Visit to Rome, pp. 98-104.
3 BARBIER DE MONTAULT, op. cit., tom. I, p. 54. – GRIMALDI, op. cit., cap. V, p. 60. – Dopo il Motu proprio Valde solliciti di PIO
XII (30 novembre 1952), talare, mantelletta e mozzetta violacee dei Cardinali devono essere sempre di lana, anche in estate; per gli
altri indumenti violacei si continua ad usare seta ondulata in estate e lana fine in inverno (N.d.T.).
4 Stessi riferimenti.
5 Stessi riferimenti.
6 BARBIER DE MONTAULT, ibid. – GRIMALDI, op. cit., cap. V, pp. 61-62. Questo privilegio è accordato esclusivamente ai prelati
secolari: Arcivescovi e Vescovi appartenenti a Ordini religiosi non possono mai portare vesti di seta.
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