Carissimi Amiche ed Amici, - Missale Romanum

CAPITOLO XIV.
Calze.
1. Due tipi diversi di calze prelatizie. – 2. Calze ordinarie. – 3. Segno distintivo della Prelatura. –
4. Chierichetti. – 5. Calze liturgiche o calzari. – 6. Dove e quando indossarle.
1. Vi sono due tipi di calze prelatizie: le calze ordinarie, portate dai Prelati nella vita di tutti i
giorni e nelle funzioni ecclesiastiche, e le calze liturgiche, indossate dai Vescovi e dagli altri Prelati
aventi il privilegio dei pontificali 1 quando celebrano la Messa pontificale.
2. Le calze ordinarie sono in seta lavorata a maglia, nera, violacea, rossa o bianca, a seconda del
colore della talare corale del Prelato. Quindi le calze del Papa sono bianche, quelle dei Cardinali
rosse, quelle dei Vescovi e dei Prelati di mantelletta violacee; gli altri membri del clero le portano
nere. I Prelati appartenenti a Ordini religiosi indossano calze dello stesso colore della loro talare 2 .
In passato il colore variava, come quello della talare, a seconda del periodo liturgico, ma il
cerimoniale attuale prescrive calze dello stesso colore per tutto l’anno 3 .
Di regola queste calze dovrebbero coprire i piedi e le gambe fino alle ginocchia, perché si
presuppone che siano abbinate con pantaloni alla zuava e assicurate con un legaccio sopra o sotto il
ginocchio; ma, considerata la scomodità d’indossarle coi pantaloni lunghi in uso negli Stati Uniti,
nel nostro paese sono state sostituite da calzini dello stesso tessuto e colore.
3. Le calze violacee o rosse sono, tra il clero, un segno distintivo della Prelatura. Pertanto
nessun ecclesiastico secolare che non sia Prelato ha il diritto di portare calze o calzini di un colore
diverso dal nero, a meno che non goda di un privilegio personale, come alcuni Capitoli in Europa 4 .
4. I chierichetti, anche se indossano talari rosse o violacee, non possono portare calze di questi
colori col pretesto di riprendere le altre parti della loro veste. Se per lo svolgimento del loro servizio
usano calze speciali, queste devono essere nere. La stessa norma si applica a tutti coloro che portano
la talare violacea come abito di livrea, compresi i Prelati di mantellone 5 .
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5. Le calze liturgiche o calzari sono prescritte dalle rubriche e dal Cerimoniale dei Vescovi per
la celebrazione della Messa pontificale 6 . Sono diverse dalle calze ordinarie, perché hanno
mantenuto l’antica foggia delle calze non lavorate a maglia.
Sono in seta, non lavorata a maglia, ma ordita e tessuta; il colore è quello richiesto dall’ufficio
del giorno, bianco, rosso, verde o violaceo 7 . Queste calze non si usano alle Messe di Requiem 8 .
1 I “pontificali” sono le insegne di dignità utilizzate da Cardinali e Vescovi nell’officiatura solenne della Messa: calze, sandali,
anello, guanti, croce pettorale, mitra, pastorale, tunicella e dalmatica, bugia e grembiale.
2 I membri degli Ordini scalzi, come Francescani, Carmelitani, Trinitari, Passionisti, ecc., quando sono promossi all’episcopato o
al cardinalato non devono più stare a piedi scalzi, ma indossare calze e scarpe analoghe a quelle degli altri Prelati, anche se, per loro
scelta, continuano a portare l’abito dell’Ordine.
3 BARBIER DE MONTAULT, op. cit., tom. I, pp. 61-62. – Il venerdì santo, i Cardinali sono tenuti a indossare calze violacee e tutti gli
altri Prelati nere. – BATTANDIER, Annuaire pontifical 1903, p. 361.
4 S. R. C., 11 Aprile 1840. – S. C. dei Vescovi, 1848. – Papa GREGORIO XVI, Breve dell’8 giugno 1841.
5 Clemente VIII concesse ai Prelati di mantellone il privilegio di portare calze violacee fuori Roma.
6 Caeremoniale Episcoporum, I, X, 2. - II, VIII, 7. – Rubriche del Messale.
7 Pio VII, Cost. Ap. Decet Romanum Pontificem (1823).
8 Caeremoniale Episcoporum, II, XI, 2.
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