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Vela libre 12_4_2012:Layout 1 12/04/12 14.23 Pag<strong>in</strong>a 104<br />
to utile è saper dar volta correttamente a una castagnola o<br />
ad una bitta.<br />
Opera<br />
Nel l<strong>in</strong>guaggio mar<strong>in</strong>aresco è sempre accoppiata a un aggettivo,<br />
facendosi <strong>in</strong>sieme sostantivo: opera viva e opera<br />
morta. L’opera viva è la parte dello scafo che sta sotto la l<strong>in</strong>ea<br />
di galleggiamento, quella che consente alla barca di<br />
galleggiare e navigare, perciò di vivere. L’opera morta è la<br />
parte posta sopra la l<strong>in</strong>ea di galleggiamento. L’occhio del<br />
vero mar<strong>in</strong>aio prende perciò <strong>in</strong> esame lo scafo sempre a<br />
partire dall’opera viva, quella che per prima regola le sorti<br />
della barca. È <strong>in</strong>vece l’occhio di Plimsoll, dal nome dell’<strong>in</strong>glese<br />
che lo fece <strong>in</strong>trodurre nella seconda metà dell’Ottocento,<br />
a <strong>in</strong>dicare sullo scafo di una nave la l<strong>in</strong>ea di galleggiamento<br />
di massimo carico.<br />
Orzare<br />
Verbo fondamentale della vela, che significa portare la<br />
prua verso la direzione da cui proviene il vento. Una barca<br />
ben equilibrata tende leggermente ad orzare, abitud<strong>in</strong>e <strong>in</strong>valsa<br />
tra i timonieri. “Orza che a poggiar c’è tempo”, si dice<br />
ai pr<strong>in</strong>cipianti, ricordando loro che è sempre più facile<br />
raggiungere un punto sottovento che uno sopravento. Poggiare<br />
è il suo contrario, significa <strong>in</strong>fatti allontanare la prua<br />
dalla direzione da cui spira il vento. Entrambi i verbi derivano<br />
dai sostantivi corrispondenti: orza, il lato sopravento<br />
della nave, poggia, il lato di sottovento. “Nave <strong>in</strong><br />
fortuna,/v<strong>in</strong>ta da l’onda, or da poggia, or da orza”, si legge<br />
nel Purgatorio dantesco.<br />
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