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Vela libre 12_4_2012:Layout 1 12/04/12 14.22 Pag<strong>in</strong>a 11<br />
Per andare a vela è necessario essere ricchi?<br />
No, perché se il mare è libero e il vento gratuito, non può<br />
certo essere costoso viaggiare a vela.<br />
La considerazione è talmente retorica che non occorrerebbe<br />
dilungarsi, se non fosse che il diporto si è sviluppato negli<br />
ambienti aristocratici <strong>in</strong>glesi dell’Ottocento, per essere<br />
poi spesso decl<strong>in</strong>ato nel Novecento nella sua dimensione<br />
consumistica. Scriviamo consumistica e non commerciale,<br />
perché chi non riesce a fare a meno di possedere una barca<br />
dovrà <strong>in</strong> qualche modo acquistarne una, preferibilmente<br />
usata, o comprare i materiali per costruirsela. Qu<strong>in</strong>di, la<br />
dimensione commerciale è, nella concretezza dell’oggi, una<br />
parte impresc<strong>in</strong>dibile per chi vuole prendere il largo con la<br />
propria vela. Inutile, anzi deleteria, è <strong>in</strong>vece la frenesia<br />
consumistica del “metro <strong>in</strong> più” che <strong>in</strong>fetta tanti appassionati,<br />
ossia la malattia di una barca sempre più grande, comoda,<br />
tecnologica, luccicante. Eppure, la grandezza non è<br />
detto sia s<strong>in</strong>onimo di sicurezza, la comodità come <strong>in</strong>segnano<br />
gli stoici è un vizio, la tecnologia è spesso <strong>in</strong>affidabile, la<br />
lucentezza è madre di tante <strong>in</strong>utili fatiche, un tempo cruccio<br />
di mar<strong>in</strong>ai, proprio costretti a “lucidare gli ottoni”.<br />
Per andare a vela serve certamente qualche soldo, l’equivalente<br />
del prezzo di una buona bicicletta o di uno scooter<br />
usato, ma non è assolutamente necessario essere ricchi. Al<br />
contrario la barca grossa e nuova <strong>in</strong>duce spesso a schiavitù<br />
lavorativa o pirateria f<strong>in</strong>anziaria. Schiavitù e pirateria<br />
che con gli antichi eroismi di alcune storie mar<strong>in</strong>aresche<br />
non hanno niente <strong>in</strong> comune.<br />
Veleggiando su una piccola barca, si scopre l’immutato fasc<strong>in</strong>o<br />
di sostantivi oggi desueti, quali sobrietà e frugalità,<br />
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