da Zabbini Augusto a Zydek Wilhelm - Comune di Bologna
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Dizionario Biografico Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel bolognese (1919-1945),<br />
a cura <strong>di</strong> A. Albertazzi, L. Arbizzani, N. S. Onofri.<br />
a <strong>Bologna</strong>. Marmista. Nel pomeriggio del 21/11/20 si recò in Piazza Vittorio Emanuele II (oggi<br />
Piazza Maggiore) per partecipare alla manifestazione indetta <strong>da</strong>lla federazione del PSI <strong>di</strong> <strong>Bologna</strong>,<br />
in occasione dell'inse<strong>di</strong>amento della secon<strong>da</strong> amministrazione comunale socialista. Quando le<br />
squadre fasciste, gui<strong>da</strong>te <strong>da</strong> Leandro Arpinati, assalirono Palazzo d'Accursio e cominciarono a<br />
sparare sulla folla — provocando la reazione delle «guar<strong>di</strong>e rosse», che vigilavano armate<br />
ali'interno della sede comunale - restò ferito e venne ricoverato in ospe<strong>da</strong>le. Nello scontro si ebbero<br />
10 morti e oltre 50 feriti, tra citta<strong>di</strong>ni e forze <strong>di</strong> polizia. [O]<br />
Zunarelli Nicola, «Max», <strong>da</strong> Cesare e Adelma Casarini; n. il 21/8/1924 a Monteveglio. Nel 1943<br />
residente a <strong>Bologna</strong>. Licenza elementare. Artigiano meccanico. Militò prima nella 1ª brg Irma<br />
Ban<strong>di</strong>era Garibal<strong>di</strong> e successivamente nella 7ª brg GAP Gianni Garibal<strong>di</strong> e operò a <strong>Bologna</strong>. Ferito.<br />
Riconosciuto partigiano <strong>da</strong>l 9/9/43 alla Liberazione.<br />
Zunarelli Pietro, <strong>da</strong> Ettore; n. il 25/5/1922 a <strong>Bologna</strong>; ivi residente nel 1943. Licenza elementare.<br />
Pasticciere. Militò nella 1ª brg Irma Ban<strong>di</strong>era Garibal<strong>di</strong>. Riconosciuto partigiano <strong>da</strong>ll'1/12/44 alla<br />
Liberazione,<br />
Zuntini <strong>Augusto</strong>, <strong>da</strong> Primo e Adelaide Bonfiglioli; n. il 14/2/1898 a Crespellano. Muratore. Nel<br />
1923 emigrò in Francia. Per ragioni non accertate, nel 1933 fu classificato comunista e nei suoi<br />
confronti emesso un or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> arrestò, se fosse rientrato in Italia. [O]<br />
Zuntini Bruno, <strong>da</strong> Marina Zuntini; n. il 30/12/1924 a <strong>Bologna</strong>. Nel 1943 residente a Crevalcore.<br />
Licenza elementare. Operaio meccanico. Fu attivo nella 3ª brg Brigonti Garibal<strong>di</strong>. Riconosciuto<br />
patriota <strong>da</strong>l 16/1/45 alla Liberazione.<br />
Zuntini Primo, <strong>da</strong> Onorato e Maria Lambertini;n. il 14/8/1870 a Crespellano. Muratore. Iscritto al<br />
PSI. Nel 1931 chiese il passaporto per la Francia, dove abitava il figlio <strong>Augusto</strong>*, ma gli fu negato<br />
perché entrambi sovversivi. Gli fu concesso nel 1933. Dopo il rientro in patria, venne<br />
perio<strong>di</strong>camente vigilato sino al 12/9/1941 quando morì. [O]<br />
Zuppiroli Amedeo, <strong>da</strong> <strong>Augusto</strong> e Anna Vannini; n. il 24/12/1900 a Me<strong>di</strong>cina. Nel 1943 residente a<br />
Castel S. Pietro Terme; 3ª elementare. Bracciante. Prestò servizio militare nei carabinieri a <strong>Bologna</strong><br />
<strong>da</strong>l 27/2/20 al 13/12/21. Militò nella 66ª brg Jacchia Garibal<strong>di</strong> ed operò a Castel S. Pietro Terme.<br />
Riconosciuto partigiano <strong>da</strong>ll'1/7/44 al 17/4/45.<br />
Zuppiroli Cesare, <strong>da</strong> Vincenzo e Maria Passatempi; n. il 26/1/1904 a Me<strong>di</strong>cina. Nel 1943 residente<br />
a Castel S. Pietro Terme. Licenza elementare. Operaio. Iscritto al PCI. L'8/10/26 fu arrestato con<br />
altri 276 militanti antifascisti e deferito al Tribunale speciale per «ricostituzione del PCI,<br />
appartenenza allo stesso, propagan<strong>da</strong> comunista». Contemporaneamente venne denunciato, con altri<br />
68 militanti antifascisti, per «attività sovversiva». Il 2/5/27 fu prosciolto <strong>da</strong>ll'accusa <strong>di</strong> «attività<br />
sovversiva» e liberato. Il 13.6 venne pure prosciolto in istruttoria <strong>da</strong>ll'altra accusa. Controllato in<br />
seguito, il 6/9/40 nella sua pratica fu annotato: «non ha <strong>da</strong>to finora alcuna prova sicura e concreta <strong>di</strong><br />
ravve<strong>di</strong>mento. E’ vigilato». Durante la lotta <strong>di</strong> liberazione militò nel btg SAP della 66ª brg Jacchia<br />
Garibal<strong>di</strong> e operò a Castel S. Pietro Terme. Riconosciuto partigiano <strong>da</strong>l1'1/5/44 al 17/4/45. [O]<br />
Zuppiroli Cesarina, «Daria», <strong>da</strong> Concetta Zuppiroli; n. il 2/8/1922 a Minerbio; ivi residente nel<br />
1943. Casalinga. Militò nel btg Oriente della 4ª brg Venturoli Garibal<strong>di</strong> e operò a Minerbio.<br />
Riconosciuta partigiana con il grado <strong>di</strong> tenente all'1/2/44 alla Liberazione.<br />
Zuppiroli Cesarino, «Rino», <strong>da</strong> Alessandro ed Enrica Gottar<strong>di</strong>; n. il 12/8/1923 a <strong>Bologna</strong>. Nel<br />
1943 residente a Calderara <strong>di</strong> Reno. Studente nella facoltà <strong>di</strong> giurisprudenza. Militò prima nel btg<br />
Armaroli della 63ª brg Bolero Garibal<strong>di</strong> e successivamente nel btg Ga<strong>da</strong>ni della 2ª brg Paolo<br />
Garibal<strong>di</strong>, con funzione <strong>di</strong> commissario politico <strong>di</strong> btg, e operò a Calderara <strong>di</strong> Reno e Pieve <strong>di</strong><br />
Istituto per la storia <strong>di</strong> <strong>Bologna</strong>; <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bologna</strong>;<br />
Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nella provincia <strong>di</strong> <strong>Bologna</strong> “Luciano Bergonzini”; Regione Emilia-Romagna.