da Zabbini Augusto a Zydek Wilhelm - Comune di Bologna
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Dizionario Biografico Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel bolognese (1919-1945),<br />
a cura <strong>di</strong> A. Albertazzi, L. Arbizzani, N. S. Onofri.<br />
alla Liberazione.<br />
Zaniboni Giuseppe, «Pino», <strong>da</strong> Raffaele e Cesira Mengoli; n, il 2/8/1926 a <strong>Bologna</strong>. Nel 1943<br />
residente a Castenaso. Licenza elementare. Tornitore. Militò nella 7ª brg GAP Gianni Garibal<strong>di</strong> ed<br />
operò a Castenaso. Mentre era con altri partigiani accasermato in una casa <strong>di</strong>sabitata <strong>di</strong> via<br />
Scandellara in attesa <strong>di</strong> entrare in azione, fu sorpreso <strong>da</strong>llo scoppio improvviso delle munizioni e<br />
morì, con altri 12, il 18/4/1945. Riconosciuto partigiano <strong>da</strong>ll'1/10/43 al 18/4/45. [AR]<br />
Zaniboni Guido, <strong>da</strong> Evaristo e Olga Romagnoli; n. il 23/2/1923 a Castel S. Pietro Terme. Nel 1943<br />
residente a <strong>Bologna</strong>. Manovale. Prestò servizio militare in marina <strong>da</strong>l 12/11/42 all'8/9/43. Militò nel<br />
btg Carlo della 36ª brg Bianconcini Garibal<strong>di</strong> con funzione <strong>di</strong> caposquadra. Il fratello Oriello*<br />
cadde nella Resistenza. Riconosciuto partigiano con il grado <strong>di</strong> sergente maggiore <strong>da</strong>l 18/6/44 al<br />
22/2/45.<br />
Zaniboni Oriello, «Nolasco», <strong>da</strong> Evaristo e Olga Romagnoli; n. il 22/6/1929 a Castel S. Pietro<br />
Terme. Nel 1943 residente a <strong>Bologna</strong>. Licenza elementare. Fattorino. Militò nella 62ª brg Camicie<br />
rosse Garibal<strong>di</strong> con funzione <strong>di</strong> commissario politico <strong>di</strong> compagnia e operò sull'Appennino toscoemiliano.<br />
Nella notte tra il 27 e il 28/9/1944, con altri partigiani della sua brg, si recò <strong>da</strong>i Casoni <strong>di</strong><br />
Romagna (Casalnumanese) a Cà <strong>di</strong> Guzzo in località Belvedere (Castel del Rio), per portare aiuto a<br />
una compagnia della 36ª brg Bianconcini Garibal<strong>di</strong>, rimasta circon<strong>da</strong>ta in una casa colonica <strong>da</strong><br />
ingenti forze <strong>di</strong> SS e paracadutisti tedeschi. Restò ucciso nel tentativo sfortunato <strong>di</strong> aprire un varco<br />
nelle fila tedesche e favorire la sortita dei partigiani accerchiati. Nel suo atto <strong>di</strong> morte il decesso è<br />
stato <strong>da</strong>to per avvenuto il 29. Riconosciuto partigiano <strong>da</strong>l 29/9/43 al 29/9/44. [O]<br />
Zaniboni Petronio, <strong>da</strong> Natale e Teresa Monzani; n. il 4/10/1851 a <strong>Bologna</strong>. Calzolaio. Anarchico.<br />
Nel 1890 e nel 1891 fu arrestato per avere preso parte alle manifestazioni indette per festeggiare la<br />
Festa del lavoro. In entrambi i casi fu prosciolto in istruttoria. Nel settembre 1892 fu arrestato - con<br />
altri 11 anarchici bolognesi - perché accusato <strong>di</strong> appartenere al gruppo che aveva fatto esplodere<br />
una bomba, l'11/9/1892, nell'atrio dell'ufficio telegrafico delle poste <strong>di</strong> <strong>Bologna</strong>. Il 25/7/1893 fu<br />
con<strong>da</strong>nnato a 4 anni e 2 mesi per associazione a delinquere - perché aderente a un gruppo anarchico<br />
- ma assolto <strong>da</strong>ll'accusa dell'attentato. Nel 1896 fu sche<strong>da</strong>to e nel 1898 assegnato al domicilio coatto<br />
per un anno e andò a Favignana (TP). Fu <strong>di</strong>rigente del movimento anarchico bolognese sino al<br />
1920. Il 22/5/30 venne ra<strong>di</strong>ato <strong>da</strong>ll'elenco degli sche<strong>da</strong>ti e incluso in quello dei sovversivi. [O]<br />
Zaniboni Vittorio, <strong>da</strong> Ercole e Anna Rossi; n. il 18/9/1905 a Gaggio Montano. Nel 1943 residente<br />
a Granarolo Emilia. Licenza elementare. Colono. Collaborò a Granarolo Emilia con il btg Oriente<br />
della 4ª brg Venturoli Garibal<strong>di</strong>. Riconosciuto benemerito.<br />
Zanichelli Giorgio, <strong>da</strong> Adolfo ed Ermelin<strong>da</strong> Baccilieri; n. il 12/10/1925 ad Argelato; ivi residente<br />
nel 1943. Colono. Fu attivo nella 2ª brg Paolo Garibal<strong>di</strong>. Riconosciuto patriota.<br />
Zanichelli Giorgio, <strong>da</strong> Raffaele e I<strong>da</strong> Venturoli; n. il 23/2/1922 a S. Pietro in Casale; ivi residente<br />
nel 1943. Colono. Militò nel <strong>di</strong>st <strong>di</strong> Castel Maggiore della 7ª brg GAP Gianni Garibal<strong>di</strong>. Operò in<br />
vari comuni della pianura bolognese sino all'autunno 1944 quando il suo <strong>di</strong>st ebbe l'or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong><br />
raggiungere <strong>Bologna</strong> e acquartierarsi tra le rovine dell'ex ospe<strong>da</strong>le Maggiore, in via Riva <strong>di</strong> Reno,<br />
in previsione <strong>di</strong> quella che si riteneva l'imminente insurrezione. La sera del 7/11/44 il <strong>di</strong>st uscì <strong>da</strong>lla<br />
base e attaccò alle spalle, nei pressi <strong>di</strong> Porta Lame, i nazifascisti che avevano accerchiato un'altra<br />
base partigiana nei locali dell'ex Macello comunale in via Azzo Gar<strong>di</strong>no. Rimasto ferito nello<br />
scontro, fu prima curato in una casa privata e poi ricoverato nell’infermeria partigiana <strong>di</strong> via Duca<br />
d'Aosta 77 (oggi via Andrea Costa). Quando, a seguito <strong>di</strong> una delazione, l'infermeria fu scoperta <strong>da</strong>i<br />
fascisti, venne catturato il 3 o 4/12/44 con altri 13 compagni feriti. Trasferiti nella caserma delle<br />
brigate nere <strong>di</strong> via Magarotti (oggi via dei Bersaglieri) fu a lungo torturato e fucilato, con gli altri<br />
compagni, il 14/12/1944. Riconosciuto partigiano <strong>da</strong>l 10/9/43 al 14/12/44. [O]<br />
Istituto per la storia <strong>di</strong> <strong>Bologna</strong>; <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bologna</strong>;<br />
Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nella provincia <strong>di</strong> <strong>Bologna</strong> “Luciano Bergonzini”; Regione Emilia-Romagna.