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da Zabbini Augusto a Zydek Wilhelm - Comune di Bologna

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Dizionario Biografico Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel bolognese (1919-1945),<br />

a cura <strong>di</strong> A. Albertazzi, L. Arbizzani, N. S. Onofri.<br />

Zappi <strong>Augusto</strong>, <strong>da</strong> Isaia e Gil<strong>da</strong> Poletti; n. il 27/7/1916 a Casalfiumanese; ivi residente nel 1943. 4ª<br />

elementare. Usciere. Prestò servizio militare in fanteria a Genova col grado <strong>di</strong> caporale <strong>da</strong>l 4/9/39 al<br />

4/9/42. Militò nella 66ª brg Jacchia Garibal<strong>di</strong>. Riconosciuto partigiano <strong>da</strong>ll'1/1/44 alla Liberazione.<br />

Zappi Clara, <strong>da</strong> Eugenio e Settimia Domenicali; n. il 21/4/1919 a Imola; ivi residente nel 1943.<br />

Licenza elementare. Sarta. Collaborò a Imola con la brg SAP Imola. Riconosciuta benemerita <strong>da</strong>l<br />

30/7/44 al 14/4/45.<br />

Zappi Domenico, «Nello», <strong>da</strong> Giovanni e Desdemona Mafal<strong>da</strong> Rossi; n. il 29/1/1924 a Me<strong>di</strong>cina.<br />

Nel 1943 residente a <strong>Bologna</strong>. Licenza <strong>di</strong> avviamento. Tornitore. Prestò servizio militare in<br />

artiglieria a Gorizia <strong>da</strong>l 31/5 all'8/9/43. Militò nel btg Giacomo della 1ª brg Irma Ban<strong>di</strong>era Garibal<strong>di</strong><br />

e operò a <strong>Bologna</strong>. Riconosciuto partigiano <strong>da</strong>l 12/6/44 alla Liberazione.<br />

Zappi Francesco, <strong>da</strong> Federico e Maria Baraccani; n. il 23/9/1921 a Castel del Rio. Nel 1943<br />

residente a Imola. Collaborò con la 36ª brg Bianconcini Garibal<strong>di</strong>. Riconosciuto benemerito <strong>da</strong>l<br />

26/6/44 al 22/2/45.<br />

Zappi Francesco, «Pippo», <strong>da</strong> Tancre<strong>di</strong> e Romil<strong>da</strong> Benedetti; n. il 12/9/1920 ad Argenta (FE), Nel<br />

1943 residente a Imola, 4ª elementare. Coltivatore <strong>di</strong>retto. Prestò servizio militare in fanteria a<br />

Chieti <strong>da</strong>l 20/3/39 all'8/9/43 col grado <strong>di</strong> caporale. Fu attivo a Conselice (RA) nella 28ª brg Gor<strong>di</strong>ni<br />

Garibal<strong>di</strong>. Riconosciuto patriota <strong>da</strong>l 10/6/44 al 15/4/45.<br />

Zappi Giovanni, <strong>da</strong> Angelo e Teresa Carnevali; n. il 5/7/1917 a Imola; ivi residente nel 1943.<br />

Licenza elementare. Bracciante. Militò nella brg SAP Imola e operò nell'Imolese. Riconosciuto<br />

partigiano <strong>da</strong>ll’1/6/44 al 14/4/45.<br />

Zappi Giovanni, <strong>da</strong> Francesco e Geltrude Buscaroli; n. il 4/10/1900 a Imola. Nel 1943 residente a<br />

<strong>Bologna</strong>. 3ª elementare. Bracciante. Per la sua attività antifascista subì vari arresti nel 1926 e nel<br />

1927 e un'ammonizione. Fu attivo nel btg Giacomo della 1ª brg Irma Ban<strong>di</strong>era Garibal<strong>di</strong> ed operò a<br />

<strong>Bologna</strong> dove fu incarcerato nella Caserma del 3° artiglieria <strong>da</strong>l <strong>di</strong>cembre 1944 al gennaio 1945.<br />

Riconosciuto patriota <strong>da</strong>ll'1/10/44 alla Liberazione.<br />

Zappi Graziano, «Furner», <strong>da</strong> Giuseppe e Pia Clelia Costanicola; n. il 5/4/1926 a Casalfiumanese;<br />

ivi residente nel 1943. Licenza elementare. Coltivatore <strong>di</strong>retto. Militò nel btg Montano della brg<br />

SAP Imola e successivamente nel <strong>di</strong>st imolese della 7ª brg GAP Gianni Garibal<strong>di</strong> ed operò alla<br />

Croara <strong>di</strong> Imola. Riconosciuto partigiano <strong>da</strong>l 15/9/44 al 14/4/45.<br />

Zappi Graziano, «Mirco», <strong>da</strong> Manlio* e Agata Carmonini; n. il 15/11/1927 a Mor<strong>da</strong>no; ivi<br />

residente nel 1943. Studente al Liceo Classico <strong>di</strong> Imola. Figlio <strong>di</strong> operai, subito dopo l'8/9/43 aderì a<br />

un gruppo giovanile antifascista e nell'ottobre successivo si iscrisse al PCI. Nel gennaio 1944 lasciò<br />

la casa e si aggregò ad un gruppo armato <strong>di</strong> partigiani inse<strong>di</strong>atisi nelle pen<strong>di</strong>ci del Monte Faggiola.<br />

Dopo il rastrellamento che portò alla <strong>di</strong>spersione del gruppo, nel marzo 1944 entrò nelle fila dell'8ª<br />

brg Garibal<strong>di</strong> sul Monte Falterona. Il mese successivo confluì nella 36ª brg Bianconcini Garibal<strong>di</strong>.<br />

Venne rintracciato <strong>da</strong>l genitore, che l'aveva ricercato su tutti i monti, e ritornò a Mor<strong>da</strong>no - che i<br />

fascisti, in o<strong>di</strong>o a Dino Gran<strong>di</strong>, avevano ribatezzato Moreto - e, certamente affranto <strong>da</strong>lla durissima<br />

esperienza compiuta e <strong>da</strong>lle preoccupate pressioni dei familiari, accettò <strong>di</strong> presentarsi alla chiamata<br />

degli «sban<strong>da</strong>ti» <strong>da</strong> parte del RSI, che scadeva il 25/5/44. Il ce<strong>di</strong>mento lo colpì nel fondo dei suoi<br />

sentimenti spontanei e generosi e ricercò il modo <strong>di</strong> riscattarsi rapi<strong>da</strong>mente e totalmente. Riprese i<br />

contatti con i più noti antifascisti locali e alla fine <strong>di</strong> giugno rientrò nelle fila dei partigiani<br />

impegnati nel territorio circostante. Nell'azione cancellò ogni incertezza verso se stesso e recuperò<br />

tutta la fiducia dei»vecchi e nuovi compagni impegnati nella lotta partigiana. Militò nel <strong>di</strong>st imolese<br />

della 7ª brg GAP Gianni Garibal<strong>di</strong> con funzione <strong>di</strong> vice commissario politico <strong>di</strong> compagnia. Dal<br />

gennaio 1945, fu componente <strong>di</strong> un nucleo della CRI addetto al soccorso delle vittime civili sulla<br />

Istituto per la storia <strong>di</strong> <strong>Bologna</strong>; <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bologna</strong>;<br />

Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nella provincia <strong>di</strong> <strong>Bologna</strong> “Luciano Bergonzini”; Regione Emilia-Romagna.

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