da Zabbini Augusto a Zydek Wilhelm - Comune di Bologna
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Dizionario Biografico Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel bolognese (1919-1945),<br />
a cura <strong>di</strong> A. Albertazzi, L. Arbizzani, N. S. Onofri.<br />
Zappoli Gualtiero, «Fritz», <strong>da</strong> Pompeo e Maria Mazzetti; n. il 22/1/1925 a<strong>Bologna</strong>; ivi residente<br />
nel 1943. 2ª istituto tecnico industriale. Coltivatore <strong>di</strong>retto. Militò nel btg Barbarossa della 7ª brg<br />
Garibal<strong>di</strong> della <strong>di</strong>v Modena Montagna e successivamente nella 7ª brg Modena della <strong>di</strong>v Armando e<br />
operò sull'Appennino tosco-emiliano. Ferito. Riconosciuto partigiano <strong>da</strong>l 5/7/44 alla Liberazione.<br />
Zappoli Nildo, «Mosè», <strong>da</strong> Virgilio ed Enrica Me<strong>di</strong>ci; n. il 17/9/1919 a Gaggio Montano. Nel 1943<br />
residente a <strong>Bologna</strong>., Licenza elementare. Meccanico. Nel 1941 fu incarcerato per 2 mesi per aver<br />
preso parte all'assalto <strong>di</strong> un magazzino <strong>di</strong> grano. Militò nella 62ª brg Camicie rosse Garibal<strong>di</strong> con<br />
funzione <strong>di</strong> coman<strong>da</strong>nte <strong>di</strong> <strong>di</strong>st. Riconosciuto partigiano con il grado <strong>di</strong> tenente <strong>da</strong>l 16/8/44 alla<br />
Liberazione.<br />
Zappoli Raffaele, «Lino», <strong>da</strong> Filiberto e Giuseppina Nal<strong>di</strong>; n. il 12/1/1916 a Premilcuore (FO). Nel<br />
1943 residente a <strong>Bologna</strong>. Licenza elementare. Impiegato all'ATM. Prestò servizio militare in<br />
marina a La Spezia. Militò nella brg Tassoni della <strong>di</strong>v Modena Montagna e operò sull'Appennino<br />
tosco-emiliano. Riconosciuto partigiano <strong>da</strong>ll'1/7/44 al 30/4/45.<br />
Zappoli Remo, «Biondo», <strong>da</strong> Armando e Maria Iacchelli; n. il 20/4/1920 a Castel d'Aiano; ivi<br />
residente nel 1943. Licenza elementare. Bracciante. Prestò servizio militare nella GAF <strong>da</strong>l 12/1/41<br />
all’8/9/43 col grado <strong>di</strong> caporale. Militò nella brg Fulmine della <strong>di</strong>v Modena Montagna e<br />
successivamente nella 7ª brg Modena della <strong>di</strong>v Armando e operò sull'Appennino tosco-emiliano.<br />
Venne ferito il 5/10/44. Riconosciuto partigiano <strong>da</strong>l 10/7 al 20/10/44.<br />
Zappoli Renzo, «Alpino», <strong>da</strong> Giovanni e Desolina Venturi; n. il 22/9/1918 a Castel d'Aiano. Nel<br />
1943 residente a Vergato. Diploma <strong>di</strong> avviamento professionale. Agricoltore. Prestò servizio<br />
militare nella Sanità, con il grado <strong>di</strong> caporale. Fu attivo nella brg Folloni della <strong>di</strong>v Modena<br />
Montagna. Riconosciuto patriota <strong>da</strong>l 6/1/45 al 30/4/45.<br />
Zappoli Roveno, «Senza», <strong>da</strong> Aldo e NerinaBaccolini; n.il 20/11/1924 a <strong>Bologna</strong>; ivi residente nel<br />
1943. Licenza <strong>di</strong> avviamento. Commesso. Militò prima nel btg Artioli della 63ª brg Bolero<br />
Garibal<strong>di</strong> e <strong>da</strong>l <strong>di</strong>cembre 1944, nel btg Ver<strong>di</strong> della brg Scarabelli della <strong>di</strong>v Modena Montagna ed<br />
operò a Montefiorino (MO). Riconosciuto partigiano <strong>da</strong>l 2/9/44 al 30/4/45.<br />
Zar<strong>di</strong> Adriana, <strong>da</strong> Cosimo e Maria Sangiorgi; n. il 24/1/1916 a Imola; ivi residente nel 1943.<br />
Licenza elementare. Casalinga. Fu attiva nel btg Pianura della brg SAP Imola. Riconosciuta patriota<br />
<strong>da</strong>ll'l/5/44 al 14/4/45.<br />
Zar<strong>di</strong> Alfredo, «Gallo», <strong>da</strong> Vito e Silvia Ragni; n. il 24/5/1918 a Castel S. Pietro Terme; ivi<br />
residente nel 1943. Licenza elementare. Falegname. Prestò servizio militare in artiglieria a <strong>Bologna</strong><br />
<strong>da</strong>l 3/4/39 all'8/9/43. Militò nella 66ª brg Jacchia Garibal<strong>di</strong> e operò a Castel S. Pietro Terme.<br />
Riconosciuto partigiano <strong>da</strong>l 10/5/44 al 17/4/45. Testimonianza in RB5.<br />
Zar<strong>di</strong> Federico, <strong>da</strong> Fer<strong>di</strong>nando e Amelia Zagnoni; n. il 25/10/1912 a <strong>Bologna</strong>; ivi residente nel<br />
1943. Comme<strong>di</strong>ografo e giornalista professionista. Nel 1939 l'ufficio della censura del Ministero<br />
della cultura popolare — il Minculpop — non gli concesse il visto per la rappresentazione della<br />
comme<strong>di</strong>a «La livrea». Entrato a "il Resto del Carlino" nel 1940, <strong>di</strong>venne vice critico teatrale. Negli<br />
anni della guerra collaborò con l'Ente stampa, l'agenzia nazionale fascista, e il suo nome figura<br />
nell’elenco dei giornalisti sovvenzionati <strong>da</strong>l Minculpop. La mattina del 26/7/43, quando cadde la<br />
<strong>di</strong>ttatura, con Ezio Cesarini* e Antonio Meluschi*, fu uno degli oratori che improvvisarono i primi<br />
comizi in piazza Vittorio Emanuele II (oggi piazza Maggiore). Intervenne all'assemblea dei<br />
giornalisti, convocata il 12/9/43 <strong>da</strong>i <strong>di</strong>rigenti del PFR nella sede de "il Resto del Carlino", e si<br />
<strong>di</strong>chiarò contrario al programma illustrato <strong>da</strong>l nuovo <strong>di</strong>rettore Giorgio Pini. Disse che non intendeva<br />
collaborare con l'esercito tedesco d'occupazione e con il rinato regime fascista. Abbandonò<br />
imme<strong>di</strong>atamente il giornale. Allontanatosi <strong>da</strong> <strong>Bologna</strong>, per non essere arrestato, fu processato in<br />
Istituto per la storia <strong>di</strong> <strong>Bologna</strong>; <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bologna</strong>;<br />
Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nella provincia <strong>di</strong> <strong>Bologna</strong> “Luciano Bergonzini”; Regione Emilia-Romagna.