da Zabbini Augusto a Zydek Wilhelm - Comune di Bologna
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Dizionario Biografico Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel bolognese (1919-1945),<br />
a cura <strong>di</strong> A. Albertazzi, L. Arbizzani, N. S. Onofri.<br />
quali Giorgio Amendola, Antonio Roasio*, Amerigo Clochiatti, Vittorio Ghini* ed altri. Dopo il<br />
25/7/43 partecipò alla manifestazione in piazza a <strong>Bologna</strong> durante la quale si svolse un finto<br />
funerale a Benito Mussolini. Partecipò a commissioni <strong>di</strong> protesta presso la Questura <strong>di</strong> <strong>Bologna</strong> per<br />
ottenere la scarcerazione dei detenuti politici comunisti, avvenuta nella terza decade dell'agosto<br />
1943. Dopo 1'8/9/43 collaborò con Alberto Trebbi*, Leoni<strong>da</strong> Roncagli*, Giorgio Volpi* ed altri,<br />
come <strong>da</strong>ttilografa e nella <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> stampa clandestina. Il 4/8/44, con Bruno Tubertini salì a<br />
Festa (Marano sul Panare - MO) e svolse attività <strong>di</strong> staffetta per la 7ª brg della <strong>di</strong>v Armando. Il<br />
29/11/44 passò oltre le linee alleate sul Monte Lancio. Da allora operò a Porretta Terme fino<br />
all’aprile 1945. Riconosciuta partigiana <strong>da</strong>l 9/9/43 alla Liberazione. [AR] Testimonianza in RB1.<br />
Zarri Ruggero Amedeo, <strong>da</strong> Francesco e Giuseppina Gombi; n. l’8/5/1878 a <strong>Bologna</strong>. 3ª<br />
elementare. Orologiaio. Anarchico. Fu per molti anni <strong>di</strong>rigente della Vecchia CdL e per questo nel<br />
1926 venne sche<strong>da</strong>to. Il 27/10/26 fu arrestato perché trovato in possesso <strong>di</strong> una rivoltella priva del<br />
permesso. Il 12/2/36 venne ra<strong>di</strong>ato <strong>da</strong>ll'elenco degli sche<strong>da</strong>ti e incluso in quello dei sovversivi. Fu<br />
controllato sino al 29/4/1943 quando morì. [O]<br />
Zarri Sergio, <strong>da</strong> Carlo; n. il 26/8/1909. Militò nella 62ª brg Camicie rosse Garibal<strong>di</strong>. Riconosciuto<br />
partigiano <strong>da</strong>ll'11/5/44 alla Liberazione.<br />
Zasa Corra<strong>di</strong>no, <strong>da</strong> Francesco e Marianna Rosa Lomastro; n. il 22/7/1886 a Tricarico (MT). Nel<br />
1943 residente a <strong>Bologna</strong>. Diploma <strong>di</strong> scuola me<strong>di</strong>a. Impiegato. Fu membro del CUMER.<br />
Riconosciuto patriota.<br />
Zassi Carmela, <strong>da</strong> Umberto e Livia Canova; n. il 16/2/1906 a Grizzana; ivi residente nel 1943.<br />
Casalinga. Fu uccisa <strong>da</strong>i nazifascisti il 29/9/1944 in località Cre<strong>da</strong> <strong>di</strong> Salvaro (Grizzana), nel corso<br />
dell'ecci<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Marzabotto, con il padre* e la sorella Iole*. [O]<br />
Zassi Iole, <strong>da</strong> Umberto e Livia Canova; n. il 23/8/1920 a Grizzana. nel 1943 residente a<br />
Marzabotto. Casalinga. Fu uccisa <strong>da</strong>i nazifascisti il 29/9/1944 in località Cre<strong>da</strong> <strong>di</strong> Salvaro<br />
(Grizzana), nel corso dell'ecci<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Marzabotto, con il padre* e la sorella Carmela*. [O]<br />
Zassi Umberto; n. il 25/9/1879 a <strong>Bologna</strong>. Nel 1943 residente a Grizzana. Operaio. Fu ucciso <strong>da</strong>i<br />
nazifascisti il 29/9/1944 in località Cre<strong>da</strong> <strong>di</strong> Salvaro (Grizzana), nel corso dell'ecci<strong>di</strong>o <strong>di</strong><br />
Marzabotto, con le figlie Carmela* e Iole*. [O]<br />
Zauli Domenico, <strong>da</strong> Giacomo e Delta Trascorsi; n. il 29/1/1905 a Riolo Terme (RA). Nel 1943<br />
residente a Imola. Ortolano. Collaborò a Imola con la brg SAP Imola. Riconosciuto benemerito<br />
<strong>da</strong>ll'1/4/44 al 14/4/45.<br />
Zauli Giancarlo, <strong>da</strong> Giuseppe e I<strong>da</strong> Monduzzi; n. il 26/3/1926 a Riolo Terme (RA); ivi residente<br />
nel 1943. Licenza elementare. Colono. Militò nella 36ª brg Bianconcini Garibal<strong>di</strong> e operò<br />
sull'Appennino tosco-emiliano. Riconosciuto partigiano <strong>da</strong>l 4/5/44 al 22/2/45. [O]<br />
Zauli Luigi, <strong>da</strong> Enrico e Antonia Zambi; n. il 5/3/1917 a Castel Bolognese (RA); ivi residente nel<br />
1943. Militò nella 36ª brg Bianconcini Garibal<strong>di</strong> e operò sull'Appennino tosco-emiliano.<br />
Riconosciuto partigiano <strong>da</strong>l 3/10/44 al 12/4/45.<br />
Zauli Luigi, detto Libero, <strong>da</strong> Giulio e Anna Marchi; n. il 13/4/1926 a Riolo Terme (RA); ivi<br />
residente nel 1943. Casante. Fece parte del primo gruppo armato con funzione <strong>di</strong> capoplotone che<br />
nell'inverno 1943-44 si organizzò sull'Appennino tosco-emiliano, all'Albergo <strong>di</strong> Cortecchio<br />
(Palazzuolo sul Senio - FI), <strong>da</strong>l quale sarebbe nata in seguito la 36ª brg Bianconcini Garibal<strong>di</strong>. Il<br />
20/2/1944 la base in cui si trovava fu attaccata <strong>da</strong> ingenti forze fasciste. Nello scontro che seguì<br />
restò ucciso unitamente a Dante Cassani*. Della loro morte <strong>di</strong>ede notizia il 26/2 un volantino del<br />
Istituto per la storia <strong>di</strong> <strong>Bologna</strong>; <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bologna</strong>;<br />
Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nella provincia <strong>di</strong> <strong>Bologna</strong> “Luciano Bergonzini”; Regione Emilia-Romagna.