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da Zabbini Augusto a Zydek Wilhelm - Comune di Bologna

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Dizionario Biografico Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel bolognese (1919-1945),<br />

a cura <strong>di</strong> A. Albertazzi, L. Arbizzani, N. S. Onofri.<br />

<strong>da</strong>ll'1/3/44 al 14/4/45.<br />

Zar<strong>di</strong>ni Armando, <strong>da</strong> Vincenzo e Teresa Soavi; n. il 24/7/1895 a <strong>Bologna</strong>. 3ª elementare. Fabbro.<br />

Anarchico. Prese parte alla prima guerra mon<strong>di</strong>ale e rimase mutilato. Il 20/5/26 fu arrestato,<br />

sche<strong>da</strong>to e assegnato al confino per 5 anni. Andò a Lampedusa (AG) dove si sposò e vi restò anche<br />

dopo il 2/5/31 quando venne liberato. Tornato a <strong>Bologna</strong> nel 1933, nel 1935 si trasferì a Siena<br />

sempre sottoposto a controlli, l'ultimo dei quali il 31/2/42. [O]<br />

Zarotti Ettore, <strong>da</strong> Raffaele, n. nel 1903 a Pianoro.Fu arrestato a <strong>Bologna</strong> nel 1921 perché accusato<br />

<strong>di</strong> militare tra gli Ar<strong>di</strong>ti del popolo. Rinviato a giu<strong>di</strong>zio il 28/12/21, con altri 29 Ar<strong>di</strong>ti del popolo, il<br />

21/7/22 subì una con<strong>da</strong>nna a 8 mesi e 10 giorni <strong>di</strong> reclusione. [O]<br />

Zarri Domenico, <strong>da</strong> Albino e Bibiana Buriani; n. il 4/12/1887 a Molinella. Ferroviere. Iscritto al<br />

PSI. Il 20/6/23 fu licenziato <strong>da</strong>lle FS per motivi politici, con la formula dello «scarso ren<strong>di</strong>mento <strong>di</strong><br />

lavoro». [O]<br />

Zarri Fernando, «Fausto», <strong>da</strong> <strong>Augusto</strong> e Violante Alzani; n. il 18/11/1913 a <strong>Bologna</strong>; ivi residente<br />

nel 1943. Licenza elementare. Falegname. Nella primavera del 1936 aderì al PCI e svolse attività<br />

clandestina <strong>di</strong> propagan<strong>da</strong> e <strong>di</strong> capocellula. Il 24/6/37 venne arrestato e incarcerato per 10 giorni a<br />

S. Giovanni in Monte (<strong>Bologna</strong>). Trasferito nel carcere <strong>di</strong> Regina Coeli (Roma), restò in attesa <strong>di</strong><br />

processo per 4 mesi; l'imputazione a carico suo e <strong>di</strong> altri comunisti bolognesi era <strong>di</strong> «riunioni,<br />

propagan<strong>da</strong> intensa, ra<strong>di</strong>oau<strong>di</strong>zioni <strong>da</strong>lla Spagna repubblicana». Il Tribunale speciale, il 14/10/37, lo<br />

con<strong>da</strong>nnò a 3 anni <strong>di</strong> reclusione. Fu, quin<strong>di</strong>, trasferito nella casa <strong>di</strong> pena <strong>di</strong> Civitavecchia (Roma),<br />

dove restò rinchiuso per 2 anni e 4 mesi. Nell'ultimo anno <strong>di</strong> reclusione fece parte e <strong>di</strong>resse la<br />

«carrozza» il comitato <strong>di</strong>rigente del collettivo dei carcerati politici. Lasciò la casa penale a seguito<br />

<strong>di</strong> amnistia, il 6/3/40, ma dovette scontare 2 anni <strong>di</strong> libertà vigilata. Dopo alcuni mesi riprese<br />

l'attività antifascista. Verso la fine del 1942 ebbe la <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> uno dei 4 settori (quello <strong>di</strong> S.<br />

Donato) in cui era sud<strong>di</strong>visa l'organizzazione comunista <strong>di</strong> <strong>Bologna</strong> e, il 25/7/43, ne <strong>di</strong>rigeva un<br />

secondo (quello <strong>di</strong> S. Vitale). Agli inizi del 1944 fu chiamato a far parte, prima, del comitato<br />

federale e, poi, della segreteria della federazione bolognese del PCI. Dai primi <strong>di</strong> giugno del 1944<br />

alla Liberazione (e fino a metà maggio 1945) fu segretario della stessa federazione. In questa veste<br />

fu uno dei componenti il Triunvirato insurrezionale dell'Emilia-Romagna. Militò nella 1ª brg Irma<br />

Ban<strong>di</strong>era Garibal<strong>di</strong>, con funzione <strong>di</strong> intendente <strong>di</strong> btg. Riconosciuto partigiano con il grado <strong>di</strong><br />

capitano <strong>da</strong>l 10/9/43 alla Liberazione. [AR]<br />

Zarri Mario, <strong>da</strong> Andrea e Rosa Gandolfi; n. il 9/7/1901 a Molinella. Falegname. Iscritto al PCI. Fu<br />

segnalato nel 1923 quando emigrò per lavoro in Francia. Nel 1931 venne espulso <strong>da</strong>lla Francia e si<br />

recò in Belgio. Espulso anche <strong>da</strong>l Belgio nel 1932, tornò in Francia. Lo stesso anno nei suoi<br />

confronti fu emesso un man<strong>da</strong>to <strong>di</strong> cattura, se fosse rientrato. Da un appunto che si trova nella sua<br />

pratica risulta che nel 1933 <strong>di</strong>venne un informatore della polizia. Morì il 28/2/1935. [O]<br />

Zarri Mario, <strong>da</strong> Eleuterio e Attilla Zambonelli;n.il 15/4/1915 a S. Giorgio <strong>di</strong> Piano; ivi residente<br />

nel 1943. Operaio. Collaborò con la 4ª brg Venturoli Garibal<strong>di</strong>. Riconosciuto benemerito <strong>da</strong>l<br />

18/9/44 alla Liberazione.<br />

Zarri Pietro, <strong>da</strong> Giacomo e Anna Ungarelli; n. il 20/12/1865 a Molinella. Orologiaio. Iscritto al<br />

PSI. Per la sua attività politica venne segnalato nel 1911. Sottoposto a controlli, prima e dopo<br />

l'avvento del fascismo, il 25/1/36 fu ra<strong>di</strong>ato <strong>da</strong>ll'elenco dei sovversivi. [O]<br />

Zarri Renata, <strong>da</strong> Napoleone e Serafina Regazzi; n. il 4/12/1913 a <strong>Bologna</strong>; ivi residente nel 1943.<br />

Licenza elementare. Casalinga. Venuta a contatto con Bruno Tubertini* <strong>da</strong>l 1935, accentuò i<br />

sentimenti antifascisti e specie dopo l'arrestò del compagno avvenuto l'1/12/37. Agli inizi de 1939<br />

<strong>di</strong>venne militante del PCI. Collaborò alla riuscita <strong>di</strong> incontri, a <strong>Bologna</strong>, fra <strong>di</strong>rigenti comunisti<br />

Istituto per la storia <strong>di</strong> <strong>Bologna</strong>; <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bologna</strong>;<br />

Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nella provincia <strong>di</strong> <strong>Bologna</strong> “Luciano Bergonzini”; Regione Emilia-Romagna.

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