da Zabbini Augusto a Zydek Wilhelm - Comune di Bologna
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Dizionario Biografico Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel bolognese (1919-1945),<br />
a cura <strong>di</strong> A. Albertazzi, L. Arbizzani, N. S. Onofri.<br />
speciale e, il 19/2/29, venne con<strong>da</strong>nnata a 1 anno e 3 mesi <strong>di</strong> reclusione, nonche all'inter<strong>di</strong>zione<br />
perpetua <strong>da</strong>i pubblici uffici. II 12/3/39 fu scarcerata e sottoposta a 3 anni <strong>di</strong> libertà vigilata. Riprese<br />
1'attività cospirativa. II 17/3/34 fu ancora arrestata, per avere <strong>da</strong>to rifugio a Renato Bitossi,<br />
comunista fiorentino latitante. Accusata <strong>di</strong> favoreggiamento, sconto due mesi <strong>di</strong> carcere. Nel<br />
maggio 1934 venne nuovamente arrestata con Omero Ghini*, Giuseppe Panzacchi*, Ubaldo<br />
Sabbioni* e Emilio Stignani*, tutti collegati all'organizzazione comunista. II 28/5/35 fu <strong>di</strong>ffi<strong>da</strong>ta <strong>da</strong>l<br />
continuare 1'attività clandestina. Dopo l’8/9/43 partecipò alla <strong>di</strong>stribuzione della stampa clandestina<br />
e svolse attività <strong>di</strong> sussistenza a favore dei partigiani specie all'interno dell'ospe<strong>da</strong>le S. Orsola,<br />
coa<strong>di</strong>uvata <strong>da</strong>lla figlia Liliana Alvisi*. Il suo nome (nella forma Zaccherini Alvisi Giovanna) è stato<br />
<strong>da</strong>to a una stra<strong>da</strong> e a un nido dell’infanzia a <strong>Bologna</strong>. [AR] Testimonianza in RB1.<br />
Zaccherini Giuseppe, «Lupo», <strong>da</strong> Domenico e Caterina Dal Monte; n. 1'8/11/1924 a Imola; ivi<br />
residente nel 1943. Licenza elementare. Colono. Prestò servizio militare in fanteria a <strong>Bologna</strong><br />
<strong>da</strong>ll'1/9 all'8/9/43. Fu attivo nella 28ª brg Gor<strong>di</strong>ni Garibal<strong>di</strong> e operò a Campotto (FE). Riconosciuto<br />
patriota.<br />
Zaccherini Italo, <strong>da</strong> Arcangelo e Luigia Cocchi; n. il 25/11/1923 a Imola; ivi residente nel 1943.<br />
Licenza elementare. Colono. Militò nella 28ª brg Gor<strong>di</strong>ni Garibal<strong>di</strong> e operò nel Ravennate.<br />
Riconosciuto partigiano <strong>da</strong>l 25/2/44 al 14/4/45.<br />
Zaccherini Lazzarino, <strong>da</strong> Amilcare e Edvigia Camerlata; n. il3/10/1914 a Imola; ivi residente nel<br />
1943. Istituto tecnico industriale. Meccanico alla Cogne. Collaborò a Imola con la brg SAP Imola.<br />
Riconosciuto benemerito <strong>da</strong>l 16/4/44 al 14/4/45.<br />
Zaccherini Vittoriano, «Pinto», <strong>da</strong> Leo e Irene Ferretti; n. il 28/11/1926 a Dozza. Nel 1943<br />
residente a Imola. Licenza <strong>di</strong> avviamento professionale. Operaio meccanico alla Cogne. Fece parte<br />
del FdG.. Nel giugno 1944 entro a far parte del btg Montano della brg SAP Imola. Nell'agosto il btg<br />
rimase tagliato fuori e rientrò a Imola. Fece parte del GAP operante nella zona <strong>di</strong> Spazzate<br />
Sassatelli. In vista della costituzione del btg Citta della brg SAP Imola il 20/11/44 rientrò a Imola e<br />
fu subito arrestato per la delazione <strong>di</strong> una spia. Rinchiuso nella Rocca (Imola) subì pesanti<br />
interrogatori <strong>da</strong> parte dei nazifascisti. Il 28/11 fu immerso in una vasca d'acqua posta sul torrione e<br />
piu volte picchiato con il calcio <strong>di</strong> una rivoltella perchè restasse sottacqua. Si ammalò <strong>di</strong> tonsillite.<br />
Sul finire del novembre fu trasferito nel carcere <strong>di</strong> S. Giovanni in Monte (<strong>Bologna</strong>) assieme ad altri<br />
imolesi tra cui Walter Tampieri*. Il 22/12/44 fu inviato a Bolzano con una ventina <strong>di</strong> giovani e poi a<br />
Mauthausen (Austria). Sistemato nella baracca n. 24 detta «quarantena» insieme con Vero Vannini*,<br />
Tampieri, Antonio Morìni*, Sante Noferini *, Athos Marri*, fu poi trasferito a Gusen e destinato a<br />
lavorare per la Stayer. Fu 1'unico del gruppo che riusci a salvarsi. Tutti i giorni, su consiglio <strong>di</strong> un<br />
deportato ucraino, mentre si recava al lavoro mangiò un pezzo <strong>di</strong> carbone d'antracite che gli evitò la<br />
<strong>di</strong>ssenteria. Il 5/5/45 fu liberato <strong>da</strong>gli alleati. Rimasto in baracca, perché «avevo la scabbia», fu<br />
successivamente trasferito in un ospe<strong>da</strong>le <strong>da</strong> campo a Berlino. Il 20/6/45 intraprese il viaggio <strong>di</strong><br />
rientro a Imola dove giunse il 26/6/45. Riconosciuto partigiano con il grado <strong>di</strong> sergente <strong>da</strong>ll'1/6/44<br />
al 14/4/45. Testimonianza in: L. Morini, ...per essere libere…; Momenti partigiani imolesi in collina<br />
e in citta; intervento in Imola me<strong>da</strong>glia d'Oro. [AQ-O]<br />
Zaccherini Zanardo, <strong>da</strong> Fer<strong>di</strong>nando e Clementina Pelliconi; n. il 29/8/1929 a Mor<strong>da</strong>no. Nel 1943<br />
residente a Imola. Licenza elementare. Elettricista. Collaborò a Imola con il <strong>di</strong>st imolese della 7ª brg<br />
GAP Gianni Garibal<strong>di</strong>. Riconosciuto benemerito.<br />
Zaccheroli Domenico, <strong>da</strong> Vittorio e Antonia Gherar<strong>di</strong>; n. il 19/12/1903 a Imola. 3ª elementare.<br />
Operaio ceramista. Nel 1930 emigrò in Francia per lavoro. Quando rientrò in Italia 1'8/3/32 venne<br />
arrestato a Bardonecchia (TO) perche trovato in possesso <strong>di</strong> un volantino <strong>di</strong> contenuto antifascista.<br />
Alcuni giorni dopo fu classificato comunista, <strong>di</strong>ffi<strong>da</strong>to e liberato. Il 20/6/36 tornò in Francia e<br />
Istituto per la storia <strong>di</strong> <strong>Bologna</strong>; <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Bologna</strong>;<br />
Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nella provincia <strong>di</strong> <strong>Bologna</strong> “Luciano Bergonzini”; Regione Emilia-Romagna.