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03.La Confraternita Del Pugnale Nero_PORPORA

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Capitolo 14<br />

Sdraiata nel letto, Bella ascoltava i rumori sommessi che la<br />

circondavano: voci maschili in fondo al corridoio, profonde, ritmiche.<br />

Il vento fuori dalla finestra che soffiava contro la casa, volubile e<br />

capriccioso. Lo scricchiolio acuto del pavimento di legno.<br />

Si costrinse a chiudere gli occhi.<br />

Un minuto dopo era in piedi e camminava nervosa per la stanza; il<br />

tappeto orientale era soffice sotto i piedi nudi. Niente dell'eleganza<br />

che la circondava aveva senso, e lei aveva l'impressione di dover<br />

tradurre goffamente ciò che vedeva. La normalità, la sicurezza in cui si<br />

stava adagiando sembravano quasi un'altra lingua, una lingua che<br />

aveva dimenticato. O era tutto un sogno?<br />

In un angolo la pendola batté le cinque del mattino. Da quanto<br />

tempo era libera, esattamente? Quante ore erano trascorse da quando<br />

i fratelli erano andati a prenderla e l'avevano tirata fuori da sottoterra<br />

per riportarla all'aria aperta? Otto? Forse, solo che a lei sembravano<br />

minuti. O erano anni?<br />

Quel senso confuso del tempo era come la sua vista appannata:<br />

qualcosa che la isolava, spaventandola.<br />

Si strinse nella vestaglia di seta. Era tutto sbagliato. Avrebbe dovuto<br />

essere al settimo cielo, dopo avere passato in quel tubo piantato nel<br />

terreno chissà quante settimane, con il lesser che incombeva su di lei.<br />

Avrebbe dovuto piangere di sollievo. Invece ogni cosa lì intorno le<br />

appariva artificiosa e inconsistente, quasi fosse in una gigantesca casa<br />

di bambola arredata con riproduzioni di cartapesta.<br />

Fermandosi davanti a una finestra, si rese conto che una cosa però<br />

le sembrava reale. E avrebbe tanto voluto stare con lui.<br />

Doveva essere Zsadist quello vicino al letto, la prima volta che si era<br />

svegliata. Lei stava sognando di essere tornata in fondo alla buca, con<br />

quel lesser. Quando aveva aperto gli occhi aveva intravisto solo una<br />

massiccia sagoma nera che le torreggiava sopra e per un attimo non<br />

era riuscita a distinguere l'incubo dalla realtà.<br />

Faticava ancora a distinguerli.

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