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03.La Confraternita Del Pugnale Nero_PORPORA

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Il vampiro che aveva catturato in centro e rinchiuso nella rimessa<br />

dietro il capanno era legato al tavolo come una farfalla infilzata con gli<br />

spilli. Lo aveva preso al solo scopo di sfogare la propria frustrazione,<br />

non avrebbe mai immaginato di ricavarne qualcosa di utile.<br />

«Cos'hai detto?» chiese accostando l'orecchio alla bocca del civile.<br />

«Si chiama... Bella. Quella... la femmina che è stata catturata... si<br />

chiama... Bella.»<br />

O si raddrizzò, pervaso da un dolcissimo, inebriante senso di<br />

rinascita. «Sai se è viva?»<br />

«Credevo fosse morta.» Il civile tossì debolmente. «Era sparita da<br />

un'infinità di tempo.»<br />

«Dove vive la sua famiglia?» Il civile tardò a rispondere, e O fece<br />

una cosa che gli avrebbe fatto aprire la bocca. Garantito. Quando<br />

l'urlo si spense, tornò alla carica. «Dov'è la sua famiglia?»<br />

«Non lo so. Io... non lo so... davvero. La sua famiglia... non lo so...<br />

non lo so...»<br />

Bla, bla, bla. Il civile scivolò nella fase farneticante<br />

dell'interrogatorio, una sorta di diarrea di parole praticamente inutile.<br />

O lo zittì con uno schiaffo. «L'indirizzo. Voglio un indirizzo.»<br />

Quando non ottenne risposta, attinse a un'altra fonte di<br />

incoraggiamento. Il vampiro ansimò sotto quel nuovo attacco, poi si<br />

lasciò sfuggire: «27, Formann Lane».<br />

Con il cuore che batteva all'impazzata, O sussurrò: «Adesso ci vado.<br />

Se hai detto la verità ti lascio libero, altrimenti torno qui e ti uccido<br />

lentamente. Allora, vuoi rettificare qualcosa?».<br />

Il vampiro distolse lo sguardo di scatto, poi lo riportò sul lesser. I<br />

suoi occhi continuavano a spostarsi avanti e indietro, frenetici.<br />

«Pronto?» disse O. «Mi senti?»<br />

Per incalzarlo, fece forza su un punto particolarmente sensibile. Il<br />

vampiro guaì come un cane.<br />

«Dimmelo» disse mellifluo O. «E ti lascio andare. Tutto questo<br />

finirà.»<br />

Il vampiro stringeva i denti, la faccia una maschera di dolore. Una

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