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03.La Confraternita Del Pugnale Nero_PORPORA

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sicuramente trovato un compagno. In realtà ce n'era già uno lì, in<br />

quella stessa casa, che non solo la voleva, ma era giusto per lei. Phury<br />

era proprio dietro l'angolo, in effetti.<br />

Z alzò la testa con l'intenzione di uscire al più presto dalla stanza, e<br />

indietreggiò di scatto contro la porta.<br />

Bella era di fronte a lui. Quando colse il suo odore così vicino, il<br />

cuore cominciò a corrergli nel petto come una lepre lasciandolo<br />

stordito.<br />

«È vero che sei stato tu a pulire casa mia?» chiese lei.<br />

Oh, cavolo...<br />

«È vero?»<br />

«Sì, è vero.»<br />

«Sto per abbracciarti.»<br />

Lui si irrigidì, ma prima che avesse il tempo di scansarsi, Bella gli<br />

mise le braccia intorno alla vita posandogli la testa sul petto nudo.<br />

Zsadist rimase stretto in quell'abbraccio senza muoversi, senza<br />

respirare, senza fare nulla per ricambiarlo... Riusciva solo a sentire il<br />

corpo di lei. Era alta, per essere una femmina, ma lui la sovrastava di<br />

quindici centimetri buoni e, pur essendo magro, pesava almeno una<br />

trentina di chili più di lei. Eppure ne era sopraffatto.<br />

Dio, che buon odore aveva.<br />

Bella emise un suono soffocato, una specie di sospiro, stringendolo,<br />

i seni premuti contro il suo torace, e quando Z guardò in giù, la curva<br />

della sua nuca era una tentazione irresistibile. Poi c'era il problema del<br />

suo coso. Quel bastardo diventava sempre più duro, più grosso, più<br />

lungo. Con una rapidità incredibile.<br />

Le mise le mani sulle spalle, sfiorandola appena. «Sì, ehm... Bella...<br />

devo andare.»<br />

«Perché?» Più vicino. Spinse l'inguine contro il suo e Zsadist strinse i<br />

denti.<br />

Cazzo, adesso doveva sentirlo anche lei quel coso in mezzo alle<br />

gambe. Era talmente rigido, il bastardo, che le premeva contro la<br />

pancia, e quei maledetti calzoncini non bastavano certo a

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