28.05.2013 Views

03.La Confraternita Del Pugnale Nero_PORPORA

03.La Confraternita Del Pugnale Nero_PORPORA

03.La Confraternita Del Pugnale Nero_PORPORA

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Butch imprecò sottovoce. «E va bene, sfotti pure, se vuoi. Però non<br />

tornare più qui. La famiglia di Bella ne ha già passate abbastanza.»<br />

Non appena la porta d'ingresso si chiuse, Zsadist fu assalito da una<br />

vampata di calore, come se qualcuno lo avesse avvolto stretto in una<br />

coperta elettrica con il termostato al massimo. Era sudato in faccia e sul<br />

petto e aveva lo stomaco sottosopra. Alzò le mani. I palmi erano<br />

bagnati e le dita tremavano.<br />

Sintomi fisiologici di stress, pensò.<br />

Era chiaramente in preda a una reazione emotiva, ma quale? Che<br />

fosse dannato se ci capiva qualcosa. Vedeva solo i sintomi secondari.<br />

Dentro di lui non c'era niente, nessuna sensazione che fosse in grado di<br />

identificare.<br />

Si guardò intorno e fu colto dall'impulso di dare fuoco alla fattoria,<br />

di ridurla in cenere, così nessuno avrebbe più potuto averla. Meglio<br />

distruggerla che sapere di non poterci più entrare.<br />

Purtroppo incendiare quella casa equivaleva soltanto a fare del<br />

male a Bella.<br />

Se non poteva lasciarsi alle spalle un mucchio di cenere, si sarebbe<br />

portato via qualcosa. Mentre rifletteva su cosa - non doveva essere<br />

troppo pesante, perché altrimenti non avrebbe potuto smaterializzarsi<br />

-, la mano andò automaticamente alla sottile catenina che aveva al<br />

collo.<br />

Il girocollo di brillantini apparteneva a Bella. Zsadist l'aveva trovato<br />

in mezzo a tutto quel caos, la notte del suo rapimento, sotto il tavolo<br />

della cucina, sul pavimento di cotto. Lo aveva ripulito del sangue di<br />

Bella, aveva aggiustato il fermaglio rotto e da quel momento non se<br />

ne era più separato.<br />

I diamanti erano eterni, giusto? Duravano per sempre. Proprio<br />

come i ricordi che lui aveva di lei.<br />

Prima di uscire diede un'ultima occhiata all'acquario. Il mangime era<br />

ormai sparito, spazzato via dalle piccole bocche spalancate che lo<br />

spiluccavano da sott'acqua.<br />

John non sapeva per quanto tempo era rimasto tra le braccia di

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!