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03.La Confraternita Del Pugnale Nero_PORPORA

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Z alzò la testa. Sopra la buca, sulle travi a vista del tetto, a un'altezza<br />

di cinque metri, c'era un piccolo dispositivo. «Cosa c'è lassù, V?»<br />

«Una cellula laser. Se incroci il suo raggio, probabilmente scatta il...»<br />

«Fermi tutti» disse Rhage. «Qui ho un'altra pistola da scaricare.»<br />

V si accarezzò il pizzetto. «Dev'esserci un telecomando a distanza,<br />

anche se è probabile che il nostro amico se lo sia portato via, o almeno<br />

è quello che avrei fatto io.» Scrutò il soffitto, strizzando gli occhi. «Quel<br />

modello in particolare funziona con batterie al litio, quindi non basta<br />

spegnere il generatore per disattivarlo. E sono aggeggi molto insidiosi<br />

da disarmare.»<br />

Z si guardò intorno in cerca di qualcosa per spingere via il coperchio<br />

e gli venne in mente di controllare in bagno. Entrò, strappò via la<br />

tenda della doccia e tornò con l'asta.<br />

«Tutti fuori.»<br />

«Z, amico» intervenne concitato Rhage, «non sono sicuro di avere<br />

trovato tutte le...»<br />

«Portate fuori anche il civile» intimò Z. Vedendo che nessuno si<br />

muoveva, imprecò con violenza. «Non c'è tempo da perdere, e se<br />

qualcuno dev'essere colpito, sarò io. Cristo santo, fratelli, volete<br />

sloggiare?»<br />

Quando la stanza fu sgombrata, Zsadist si avvicinò aña buca. Diede<br />

le spalle a una delle pistole che erano state rimosse, in modo da<br />

trovarsi sulla sua linea di tiro, e spostò lentamente il coperchio con<br />

l'asta della doccia. Subito risuonò il rumore secco di uno sparo.<br />

Lo colpì al polpaccio sinistro. Il dolore lancinante lo fece cadere in<br />

ginocchio, ma lui lo ignorò trascinandosi fino all'imboccatura del<br />

condotto. Afferrò le funi che scendevano verso l'inferno e iniziò a<br />

tirare.<br />

La prima cosa che vide furono i suoi capelli. I lunghi, bellissimi<br />

capelli scuri di Bella l'avvolgevano tutta, coprendole il viso e le spalle<br />

come un velo.<br />

Zsadist si accasciò, non ci vedeva più ed era sul punto di svenire.<br />

Tremava convulsamente, ma continuò a tirare. All'improvviso lo<br />

sforzo divenne meno gravoso perché altre mani erano giunte in suo

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