28.05.2013 Views

03.La Confraternita Del Pugnale Nero_PORPORA

03.La Confraternita Del Pugnale Nero_PORPORA

03.La Confraternita Del Pugnale Nero_PORPORA

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

sua, che aveva cercato di non eccitarsi, ma era troppo mortificato per<br />

parlare mentre gli liberavano i polsi e le caviglie. Cercò di alzarsi in<br />

piedi, ma si accasciò su se stesso: era rimasto disteso sulla schiena per<br />

ore ed era passato soltanto un giorno dalla transizione. Nessuno lo<br />

aiutò quando provò di nuovo. Non volevano più toccarlo, l'aveva<br />

capito, non volevano stargli vicino. Fece per coprirsi, ma loro gli<br />

misero i ceppi bloccandogli entrambe le mani.<br />

La vergogna non fece che aumentare quando fu costretto a<br />

percorrere il corridoio. Sentiva il peso all'altezza dell'inguine sussultare<br />

a ogni passo, ballonzolando in modo osceno. Non seppe trattenere le<br />

lacrime e una delle guardie sbuffò disgustata.<br />

Venne scortato in un'altra ala del castello, in un'altra stanza dalle<br />

solide mura rinforzate da sbarre di acciaio. Qui c'erano un tavolaccio,<br />

un vaso da notte, un tappeto e torce fissate in alto alle pareti.<br />

Arrivarono anche cibo e acqua, portati da un altro sguattero che<br />

conosceva da una vita. Anche il giovane, non ancora giunto al<br />

momento della transizione, evitò di guardarlo.<br />

Gli liberarono le mani e lo chiusero dentro a chiave.<br />

Solo e tremante, andò a sedersi per terra in un angolo. Si strinse le<br />

braccia intorno al corpo, con delicatezza, perché nessun altro<br />

l'avrebbe fatto, e cercò di trattare con gentilezza la nuova forma<br />

assunta dal suo corpo in seguito alla transizione... Un corpo che era<br />

stato usato in modo tanto sbagliato.<br />

Dondolandosi avanti e indietro, pensò con timore al futuro. Non<br />

aveva mai avuto nessun diritto, nessuna istruzione, nessuna identità,<br />

ma almeno prima era libero di muoversi. E il suo corpo e il suo sangue<br />

erano soltanto suoi.<br />

Al ricordo di quelle mani estranee sulla pelle fu sopraffatto da<br />

un'ondata di nausea. Abbassò lo sguardo sui genitali; sentiva ancora<br />

l'odore della Padrona su di sé. Si chiese per quanto ancora sarebbe<br />

durata l'erezione.<br />

E cosa sarebbe accaduto al ritorno della Padrona.<br />

Zsadist si sfregò la faccia voltandosi dall'altra parte. La Padrona era<br />

tornata, altro che. E non era mai sola.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!