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03.La Confraternita Del Pugnale Nero_PORPORA

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Capitolo 40<br />

Scese la notte e il capanno rimase al buio. U era stato tutto il giorno<br />

davanti al computer. Via e-mail e cellulare aveva rintracciato i<br />

ventotto lesser sopravvissuti nell'area di Caldwell e aveva convocato<br />

un'assemblea generale per mezzanotte. Li avrebbe riorganizzati in<br />

squadre, affidando il reclutamento a un'unità operativa di cinque<br />

elementi.<br />

Dopo la riunione di quella notte avrebbe destinato alle azioni in<br />

città solo due squadre di Beta. Ormai i vampiri civili non si facevano<br />

più vedere molto nei bar del centro perché troppi di loro erano stati<br />

catturati in zona e sottoposti alle tecniche di persuasione. Era tempo di<br />

spostare altrove l'obiettivo.<br />

Dopo attenta riflessione, aveva deciso di dislocare il resto dei suoi<br />

uomini nei quartieri residenziali. I vampiri erano attivi di notte. A casa<br />

loro. Era solo questione di individuarli in mezzo agli umani...<br />

«Sei proprio un pezzo di merda.»<br />

U balzò su dalla sedia.<br />

Sulla soglia del capanno c'era O, completamente nudo. Aveva il<br />

petto coperto di graffi, il volto tumefatto e i capelli scarmigliati.<br />

Sembrava stravolto e incazzato.<br />

Quando chiuse la porta con un crac, U fu incapace di muoversi: per<br />

quanto si sforzasse, non riusciva ad assumere la posizione di difesa, i<br />

muscoli non rispondevano ai comandi. Non restava che scoprire chi<br />

dei due fosse il Fore-lesser, adesso.<br />

«Hai dimenticato due cose importanti» disse O sfilando con<br />

non-curanza un coltello da un fodero appeso al muro. «La prima è che<br />

l'Omega è molto volubile e la seconda è che ha un debole per me.<br />

Non ci ho messo molto a rientrare nelle sue grazie.»<br />

Vedendo arrivare il coltello, U cercò di scappare, tentò di gridare.<br />

«Buonanotte, U. E saluta tanto l'Omega, quando lo vedi. Ti sta<br />

aspettando.»

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