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03.La Confraternita Del Pugnale Nero_PORPORA

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testa. «Non fraintendermi, non è che mi aspettassi che fossi felice di<br />

vedermi. Solo... sai, speravo... di prendere una tazza di caffè insieme,<br />

magari, o un tè. Fare due chiacchiere. Restare amici... Però se avevi un<br />

compagno lui non te lo avrebbe permesso. Perciò, ecco, sì... per<br />

questo ho cercato di sbrigarmi.»<br />

Alzò gli occhi gialli su di lei con una smorfia, quasi temesse la sua<br />

reazione.<br />

«Restare amici?» disse Bella.<br />

«Sì... cioè, non oserei mai chiederti di essere qualcosa di più. Lo so<br />

che ti sei pentita... A ogni modo, non me la sentivo di lasciarti andare<br />

senza... Sì, ecco... restare amici.»<br />

Misericordia divina. Era andato a cercarla. Con l'intenzione di<br />

riallacciare i contatti con lei.<br />

Accidenti, questo esulava completamente dagli scenari che aveva<br />

immaginato quando si era preparata a parlare con lui.<br />

«Io... Che cosa stai dicendo, Zsadist?» balbettò, anche se aveva<br />

sentito ogni parola.<br />

Lui abbassò di nuovo lo sguardo sulla matita, poi si voltò verso il<br />

tavolo. Prese il quaderno a spirale, cambiò pagina, si chinò e scrisse<br />

faticosamente per qualche minuto. Poi strappò il foglio.<br />

Gli tremava la mano quando glielo porse. «È tutto pasticciato.»<br />

Lei prese il foglio. In uno stampatello infantile e stentato c'erano<br />

scritte tre parole: IO TI AMO.<br />

Bella strinse le labbra con le lacrime agli occhi. La calligrafia<br />

diventava sempre più incerta prima di sparire.<br />

«Forse non riesci a leggere cosa c'è scritto» disse Zsadist con un filo di<br />

voce. «Posso scriverlo da capo.»<br />

Lei scosse la testa. «Si legge benissimo. È... bellissimo.»<br />

«Non mi aspetto niente in cambio. Voglio dire... lo so che tu non...<br />

provi più niente per me. Ma volevo che lo sapessi. È importante che tu<br />

lo sappia. E se c'è anche solo una possibilità di stare insieme... Non<br />

posso lasciare il mio lavoro alla confraternita, però posso garantirti<br />

che mi prenderò molta più cura di me stesso...» D'un tratto si accigliò e

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