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03.La Confraternita Del Pugnale Nero_PORPORA

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«Cosa vorresti dire?» Giunti davanti alla porta d'ingresso, Zsadist la<br />

tirò a sé bloccandola con il proprio corpo. La luce del portico non<br />

andava bene. Così davano troppo nell'occhio.<br />

La spense con la forza del pensiero e Bella rise. «Ho sempre sperato<br />

di farti innamorare.»<br />

Lui la baciò sul collo. «Be', sei stata accontentata. Sono innamorato,<br />

innamorato cotto. Anzi stracotto. Ultra...»<br />

Allungandosi in avanti per bussare con il batacchio d'ottone, entrò<br />

in contatto con lei. Lei emise un verso gutturale, simile alle fusa di un<br />

gatto, strusciandosi contro di lui. Zsadist si bloccò di colpo.<br />

Oh, Dio. Oh, no, era già arrapato. Era bastato quel movimento<br />

impercettibile per farglielo venire duro e...<br />

La porta si spalancò. Si aspettava di vedere un doggen. Invece sulla<br />

soglia c'era una femmina alta e snella con i capelli bianchi, un lungo<br />

abito nero e una quantità incredibile di diamanti.<br />

Oh, cavolo. La madre di Bella. Z nascose la pistola nella fondina che<br />

teneva dietro la schiena, assicurandosi che la giacca a doppio petto<br />

fosse abbottonata fino in fondo. Poi intrecciò le mani davanti alla<br />

patta.<br />

Si era vestito nel modo più classico possibile; era la prima volta in<br />

vita sua che indossava un completo con tanto di mocassini da Aghetto.<br />

Avrebbe voluto nascondere con un dolcevita la fascia tatuata da<br />

schiavo che aveva intorno al collo, ma Bella aveva bocciato l'idea, e<br />

forse aveva ragione. Non c'era modo di nascondere quello che era<br />

stato, e non era giusto farlo. Senza contare che, comunque si vestisse e<br />

malgrado fosse un membro della confraternita, la glymera non lo<br />

avrebbe mai accolto a braccia aperte. Per il suo passato di schiavo di<br />

sangue, e per il suo aspetto.<br />

A ogni buon conto, Bella non sapeva che farsene di quegli<br />

aristocratici, e lo stesso valeva per lui. Anche se in onore della sua<br />

famiglia stava cercando di recitare la parte del gentiluomo.<br />

Fu lei a rompere il ghiaccio. «Mahmen.»<br />

Mentre abbracciava la madre in modo cerimonioso, Z entrò in casa,<br />

chiuse la porta e si guardò intorno. L'ambiente era formale e sontuoso,

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